UNA CITTADINA AMENA, INTERESSANTE IL SUO CANALE CHE SEPARA LA
RIVA LEVANTE DA QUELLA PONENTE, SEMBRA DI ESSERE IN UNA PARIGI IN
MINIATURA. UN LUNGOMARE SPETTACOLARE, E STRADE RICCHE DI NEGOZI
E LOCALI PER DIVERTIRSI E MANGIARE. UN LUOGO ITALIANO DA VISITARE,
DEGNO DI AMMIRAZIONE PER LA PULIZIA DELLE STRADE E PER LA CORTESIA
DEI SUOI ABITANTI.

In epoca romana, buona parte del territorio su cui, oggi, sorge Cesenatico era coperta dal mare, ma l’altra parte ha origini antichissime, sono stati infatti rinvenuti oggetti risalenti all’età del bronzo antico (1800 a.c.), comunque la vera storia di Cesenatico coincide con la storia del suo porto.
Cesenatico nacque come scalo marittimo di Cesena in seguito ad una bolla del Pontefice Giovanni XII, che appovò la costruzione indicandone anche il punto: quella di un Csale denominato Tumba de S. Toma.
Questo fatto suscitò l’invidia dei signori vicini, gli Ordelaffi di Forlì, i Manfredi di Faenza, i Polentani di Ravenna i quali, di volta in volta, tentarono di conquistarlo e di interrarlo. Ciò nonostante era destinato ad assumere una notevole rilevanza se la comunità di Cesena, nel 1490, chiamò al suo servizio Dionigio da Viterbo, "ingeniero et architecto mirabile de la Signoria de Vinecia", per migliorarne la navigabilità.
Questo fatto dimostra non solo l’interesse di Cesena per il suo porto, ma soprattutto quello di Venezia. "L’occhiuta" signoria veneziana non avrebbe certamente prestato un suo ingegnere idraulico se non avesse avuto un grosso interesse per il porto di Cesenatico. Giova ricordare che, nonostante la caduta di Costantinopoli e la conseguente espansione turca, la Serenissima era all’apogeo dalla sua potenza e considerava tutto l’Adriatico semplicemente come il golfo di Venezia. Le sue mire di dominazione diretta sui porti della Romagna non erano poi molto nascoste.
I moli che si protendevano dalla spiaggia, specialmente quello di levante, trattenevano la sabbia trasportata dalle correnti e permettevano la formazione di bassifondi proprio all’imboccatura del porto rendendo pericolosa l’agibilità.

Nel settembre del 1502, Leonardo da Vinci "architetto e ingegnere generale" "del Valentino", di ritorno da Le Havre, per incarico del Valentino stesso, studiò le strutture del porto di Cesenatico e, dopo averne eseguita un’attenta ricognizione, disegnò una serie di migliorie e varianti che, successivamente adottate, hanno fatto di quel porto un rifugio sicuro, anche sotto il profilo strategico - militare, come fu dimostrato durante il periodo napoleonico. Secondo gli storici i lavori per la costruzione del porto iniziarono nel giugno del 1314 e furono terminati nel mese di agosto dello stesso anno.
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