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sabato 23 febbraio 2019

Anno Bernadette - Martedì 23 febbraio 1858 Cronaca della 7a apparizione.

Martedi 23 febbraio

 1858 : il segreto

Il 23 febbraio 1858, sin dalle
 6 del mattino, 150 persone
 si sono radunate davanti alla
 roccia di Massabielle. Tra la
 folla vi sono alcuni notabili 
della città di Lourdes che
 si recano alla Grotta per la prima 
volta. Arriva Bernadette,
 accompagnata dalla sua zia e 
madrina Bernarde Castérot e
 da alcune altre donne.
Immediatamente lei s’inginocchia
 al solito posto, riceve una candela 
accesa che tiene nella mano sinistra, 
tiene il rosario con la mano destra. 
Fa il segno della croce, lentamente, 
ampiamente, con raccoglimento. 
Quindi inizia a pregare il rosario. 
Appena finita la prima decina,
 all’improvviso il suo volto cambia. 
Ora è radioso di luce. Quelli che 
erano stati con lei durante una
 precedente apparizione 
commentano immediatamente:
 “Ora vede”.
Dopo la preghiera, inizia
 il dialogo. La gioia continua 
ad irradiare il volto di 
Bernadette. Lei sorride, saluta, 
sta ascoltando, parla. I suoi vicini 
vedono solo il movimento delle
 labbra, senza sentire il 
minimo suono. Lei fa sì con la
 testa, poi no. A volte è triste,
 poi ride francamente, allegramente,
 ma in una modo che, nella sua 
estrema semplicità, rimane
 sempre al di sopra della realtà.
Dopo quasi un’ora l’incontro
 tra la Signora e la giovane
 finisce. Bernadette ritrova 
il suo aspetto di giovane 
ordinaria, banale, che nessuno
 può distinguere dalle sue 
compagne tranne che per
 le piccole dimensioni 
della sua persona.
Lascia la grotta con la zia,
 felice di aver visto la misteriosa
 Signora, felice soprattutto 
che questa non fosse contrariata.
Dal 23 febbraio 1858 gli 
abitanti di Lourdes si
 appassionano all’evento 
della Grotta. Alcuni vi credono, 
altri non vi credono affatto, 
ma nessuno rimane indifferente. 
Da quel momento in poi tutti
 vogliono vedere Bernadette. 
È per questo che lei è sempre
 più sollecitata a testimoniare,
 a casa di persone, al cachot,
 all’uscita della scuola.
Noi che ascoltiamo questa 
storia possiamo toccare con
 mano l’importanza della
 testimonianza di Bernadette,
 sia quando è silenziosa sia 
nelle risposte alle domande.
La testimonianza silenziosa è
 il suo atteggiamento durante 
la preghiera. Mediante la sua 
meditazione, tutti comprendono 
che si trova alla presenza di 
qualcuno e che questo incontro
 è per lei fonte di grande felicità. 
Noi stessi siamo toccati nel vedere
 le persone pregare, al punto da
 esserne rafforzate nella nostra 
esperienza di preghiera.
La testimonianza data da
 Bernadette con le sue parole
 è caratterizzata dalla sobrietà.
 Si limita a rispondere alle
 domande. Dice: “Sono incaricata 
di dirvelo, non di farvelo credere”
Lei riferisce, trasmette ciò che ha 
ricevuto. Non ha alcun beneficio,
 nessuna gloria. 

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