Lasciate ogne speranza, Voi ch' intrate...

Vi aspetta un viaggio nella Cultura, nella Filosofia, nella Poesia, nella Sociologia, nel Gossip......by Phil :-)































sabato 20 luglio 2019

Le visioni, i sogni, e le rivelazioni-7° parte

L'utilità dei sogni, delle visioni e delle rivelazioni Dio ancora oggi dà sogni, visioni e rivelazioni, questo è confermato dalla Scrittura che dice che negli ultimi giorni "i vostri vecchi avranno dei sogni, i vostri giovani avranno delle visioni" (Gio. 2:28), e da quella che dice ai santi: "Parlino due o tre profeti, e gli altri giudichino; e se una rivelazione è data a uno di quelli che stanno seduti, il precedente si taccia" (1 Cor. 14:29-30). D’altronde, se Dio dice che Lui non cambia (cfr. Mal. 3:6) non può essere altrimenti. Ora, se in relazione ai sogni, alle visioni e alle rivelazioni scritte nella Bibbia che ebbero gli antichi e da me citate in precedenza, vi facessi la seguente domanda a voi credenti: 'Furono utili quei sogni, quelle visioni e quelle rivelazioni, a coloro a cui Dio li diede?', sono sicuro che la risposta sarebbe: 'Certamente!' Bene, quindi, io proseguo, se furono utili a quel tempo agli antichi, certamente i sogni, le visioni, e le rivelazioni di Dio saranno utili anche oggi a chi vengono dati secondo il beneplacito della volontà di Dio. Non vi pare sia logico? Sarebbe infatti assurdo dire che quelle manifestazioni provenienti da Dio furono utili solo a quel tempo e a certe persone, ma oggi non possono più essere utili a noi. Ma riflettete un pò a queste cose, poniamo il caso che un credente commetta di nascosto un furto o un altro peccato e Dio rivela ad un altro credente la cosa nascosta e questo lo ammonisce fraternamente a ravvedersi; non pensate voi che il credente che ha compiuto il misfatto dovrà riconoscere che Dio è un Dio che sa tutto e che di lui non ci si può fare beffe e sarà attirato a ravvedersi nel cospetto di Dio e a confessare il suo misfatto? E poniamo il caso che dei genitori perdano il proprio figlio e, dopo avere fatto tutto il loro possibile senza trovarlo, un giorno Dio riveli dove il piccolo si trova? Non pensate voi che essi saranno contenti ed avranno motivo di lodare grandemente Iddio? E poniamo pure il caso di una donna che non può avere figli, e dopo trenta anni di matrimonio, Dio le riveli che rimarrà incinta e darà alla luce un maschio; non pensate voi che Iddio sarà glorificato per mezzo di questa rivelazione? Chi lo avrebbe detto che quella donna avrebbe partorito? Solo un Dio che conosce tutto e che può tutto poteva preannunciare una simile cosa. E se Dio rivela che un certo credente è stato da lui chiamato ad essere o un apostolo, o un profeta, o un evangelista, o un pastore o un dottore? Non pensate voi che quel credente avrà del bene da ciò e sarà portato a glorificare Dio? E se Dio rivela ad un credente che ci sarà a breve tempo una carestia quando non ci sono segni che una cosa del genere possa succedere in quella nazione, non pensate voi che Dio sarà glorificato tramite di essa? E chi avrebbe potuto predire una simile cosa all'infuori di Dio? E la stessa cosa va detta della predizione di una guerra. Potrei proseguire col fare tanti altri esempi, ma spero che voi abbiate capito che ogni parola di conoscenza e ogni parola di sapienza sono utili e mediante di esse Dio viene innalzato e temuto. Ma non è forse vero che noi leggendo quelle rivelazioni scritte nella Bibbia e che concernono un misfatto operato di nascosto da qualcuno che Dio ha rivelato ad un suo servo, o che concernono la predizione di una carestia, di una guerra, di un giudizio particolare di Dio, della nascita di un bambino, della chiamata al ministerio di qualcuno, siamo portati a innalzare Dio e a temerlo? Non è forse vero che quelle rivelazioni esaltano e mostrano la conoscenza, la sapienza, la potenza e la grandezza di Dio? Quindi, è giusto e perciò normale che un credente desideri di avere dei sogni, delle visioni celesti e delle rivelazioni divine, perchè queste cose non possono che essere utili a lui e agli altri. Non è invece giusto e non è neppure normale che un figlio di Dio non desideri minimamente di avere un sogno, una visione o una rivelazione. Dirò di più, è molto preoccupante che non esista questo desiderio in un credente, perchè siccome che come ho detto prima i doni di parola di sapienza, di parola di conoscenza, e il discernimento degli spiriti sono dei doni spirituali che si manifestano in questa maniera, ciò significherebbe che egli non desidera questi doni spirituali come invece Paolo ordina di fare secondo che è scritto: "Così anche voi, poiché siete bramosi de’ doni spirituali, cercate di abbondarne per l’edificazione della chiesa" (1 Cor. 14:12), ed anche: "Ma desiderate ardentemente i doni maggiori" (1 Cor. 12:31), ed ancora: "Procacciate la carità, non lasciando però di ricercare i doni spirituali, e principalmente il dono di profezia" (1 Cor. 14:1). Ma io dico: 'Se anche questi doni sono distribuiti dallo Spirito Santo per l'utile comune, come si fa a non desiderarli?'

Nessun commento:

Posta un commento