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Vi aspetta un viaggio nella Cultura, nella Filosofia, nella Poesia, nella Sociologia, nel Gossip......by Phil :-)
mercoledì 21 giugno 2023
PIRANDELLO: "IL FU MATTIA PASCAL", LA SUA ATTUALITA'.
BRANI SALIENTI TRATTI DAL LIBRO
"IL FU MATTIA PASCAL"
Le macchine e il progresso scientifico
«Oh perché gli uomini,» domandavo a me
stesso, smaniosamente, «si affannano così
a rendere man mano più complicato il congegno
della loro vita? Perché tutto questo stordimento
di macchine? E che farà l'uomo quando le
macchine faranno tutto? Si accorgerà allora
che il così detto progresso non ha nulla a che
fare con la felicità? Di tutte le invenzioni,
con cui la scienza crede onestamente d'arricchire
l'umanità (e la impoverisce, perché costano tanto care),
che gioja in fondo proviamo noi, anche ammirandole?»
La necessità di un'identità
Ed ecco, ora, dopo essermi aggirato
per due anni, come un'ombra, in quella
illusione di vita oltre la morte, mi vedevo
costretto, forzato, trascinato peri capelli
a eseguire su me la loro condanna. Mi avevano
ucciso davvero! Ed esse, esse sole si erano
liberate di me... [...] Ma sì! ma sì! Io non
dovevo uccider me, un morto, io dovevo uccidere
quella folle, assurda finzione che m'aveva
torturato, straziato due anni, quell'Adriano Meis,
condannato a essere un vile, un bugiardo,
un miserabile; quell'Adriano Meis dovevo uccidere,
che essendo, com'era, un nome falso, avrebbe
dovuto aver pure di stoppa il cervello, di
cartapesta il cuore, di gomma le vene, nelle
quali un po' d'acqua tinta avrebbe dovuto scorrere,
invece di sangue: allora sì! Via, dunque, giù,
giù, tristo fantoccio odioso! Annegato, lí,
come Mattia Pascal! Una volta per uno!
La solitudine
Ah, che vuol dir morire! Nessuno, nessuno
si ricordava più di me, come se non fossi mai
esistito...
Folle! Come mi ero illuso che potesse
vivere un tronco reciso dalle sue radici?
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