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mercoledì 10 aprile 2024
BIOGRAFIA:Madame de Pompadour
TRATTO DA BIOGRAFIE.
Jeanne-Antoinette Poisson, marchesa
di Pompadour, detta anche Reinette
("reginetta") è nota alla storia com
e Madame de Pompadour. Nobile francese,
fu la più celebre favorita del re Luigi XV
di Francia. Difese strenuamente i principi
della monarchia assoluta ma fu anche
simpatizzante dell'Illuminismo. Grazie alla
sua influenza cercò di spingere la Francia
verso il dispotismo illuminato. Ebbe notevole
importanza a livello politico: a lei si deve
la riuscita del rovesciamento delle alleanze,
con il quale la Francia si unì al Sacro Romano
Impero, unione che sarebbe stata suggellata nel
1770 dal matrimonio del Delfino Luigi Augusto
con l'arciduchessa Maria Antonietta d'Austria.
Madame de Pompadour ebbe notevole influenza
sulle arti, la moda, il teatro e la musica.
Dettò lo stile del suo tempo: di fatto fu la
donna francese più potente del XVIII secolo
Madame de Pompadour influente amante del re
Nasce a Parigi il 29 dicembre 1721 da Luise
Madeleine de La Motte, una ricca ereditiera
borghese, e da François Poisson (la paternità
della bambina non gli viene però attribuita).
La ragazza viene educata in convento. Frequenta
poi i salotti parigini dove si confronta con
artisti, letterati e filosofi.
A un ballo organizzato per festeggiare
le nozze del Delfino (Luigi Ferdinando
di Borbone con Maria Teresa Raffaella di Spagna),
conosce Luigi XV: diventa così la sua amante.
L'11 luglio 1745 Luigi le conferisce il
titolo di Marchesa di Pompadour; viene
riconosciuta come maîtresse-en-titre,
cioè amante ufficiale.
La presentazione a Corte avviene il
14 settembre: la sua condizione di amante
è nota a tutti, anche alla regina che non
ha da tempo rapporti con il re.
L'influenza di Madame de Pompadour sul
re si manifesta nelle elezioni a cariche
politiche e militari di parenti, amici e
conoscenti fidati.
Il potere di Madame de Pompadour diviene
noto anche a livello internazionale.
A tentare di diminuire la sua figura nella
famiglia reale ci sono la regina e i figli
del re; cercano di emarginare la Pompadour
non rivolgendole mai la parola, ma vengono
severamente redarguiti dal re.
L'amore per le arti
E' una grande amante degli spettacoli
teatrali così ottiene dal re il permesso
di organizzare una compagnia teatrale della quale
lei stessa fa parte. La marchesa nomina Direttore
Generale della compagnia il duca de La Vallière,
illuminista e protettore di Voltaire.
Il 30 dicembre 1747 va in scena L'enfant
prodigue di Voltaire; l'autore, invitato alla
rappresentazione, dedica ai due amanti alcuni
versi (sgraditi alla famiglia reale):
«Che la pace ai nostri campi insieme a Luigi
arrivi! Che siate entrambi di nemici privi E
insieme le preziose conquiste manteniate!»
Madame de Pompadour non si preoccupa delle
rivalità fra gli scrittori: accetta di buon
grado Voltaire come i rivali Moncrif e Crébillon.
Oltre a un'inclinazione per teatro e pittura
, Madame de Pompadour protegge (più o meno
segretamente) la pubblicazione dell'Encyclopédie
di Denis Diderot. Nel 1755 si fa ritrarre dal
pittore di corte Maurice Quentin de La Tour,
accanto al quarto tomo dell'opera.
Paradossalmente presta sostegno alle idee
illuministiche che poi contribuiranno a
scardinare la monarchia francese, pur nutrendo
una sincera ansia di salvarla.
I detrattori
La guerra di successione austriaca
si conclude nel 1748 con la pace di Aquisgrana.
Dopo tanti sacrifici essa sancisce tuttavia il nulla
di fatto.
Responsabile dell'esito deludente della guerra e
del cattivo andamento degli affari interni, oltre
al re di Francia, viene accusata la marchesa sua amante.
Alla fine del 1748 arriva a corte il duca di
Richelieu, pronipote del famoso cardinale. I
detrattori della marchesa nutrono in lui speranze,
pensando che non tolleri il dominio di Madame de Pompadour
sullo spirito del re. La solidità morale del duca però
si dimostra lontana da quella del celebre parente.
Viene scoperta una sua relazione con Madame de La Poplinière
(andava a trovarla all'insaputa del marito infilandosi
per il caminetto) che lo copre di ridicolo.
Intanto gli attacchi contro il re e soprattutto
contro la Pompadour, nella forma di libelli aumentano.
Ecco come recitava uno di questi:
Questa prostituta subalterna senza vergogna
lo governa davanti a lei si prosterna chi gli
orrori chiede all'insolente. Tutto davanti all'idolo
si piega il cortigian per lei s'impiega e servendo
questa vera strega diviene sempre più indigente
In questo periodo, e a causa delle agitazioni
sociali, la marchesa ha il terzo degli aborti
spontanei.
Alla fine del 1749 Pompadour si trasferisce
in un nuovo appartamento, al piano terra del
Castello di Versailles, sotto quello reale;
esso comunica con quello del re per mezzo
di una scala a chiocciola.
L'influenza politica
La passione amorosa fra Luigi e la marchesa
non dura nel tempo, ma rimangono intatte una
solida amicizia e la complicità; così Madame
de Pompadour mantiene inaltera la sua influenza
sul re, divenendo di fatto il suo principale
consigliere politico.
Dopo il 1750 ottiene dal re il titolo
di duchessa.
Benché ormai non sia più amante reale,
la duchessa Pompadour è per tutti regina di fatto.
Madame de Pompadour prende la sua prima iniziativa
politica facendo nominare il conte de Choiseul-Stainville
ambasciatore a Roma: il suo intento è quello di
appianare la tensione esistente fra la Francia e
lo Stato Pontificio dopo l'esilio, decretato da
Luigi XV, dell'arcivescovo di Parigi, Christophe
de Beaumont.
La Francia, la Prussia e Madame de Pompadour
Il conflitto con la Prussia di Federico II,
che mira a spegnere l'influenza dell'impero
asburgico sulla Germania, aveva messo in movimento
la diplomazia austriaca. Maria Teresa d'Austria e
il cancelliere Wenzel Anton von Kaunitz-Rietberg,
già ambasciatore imperiale a Parigi e buon
interlocutore di Pompadour, contattano la duchessa
al fine di ottenere un avvicinamento dei due Paesi, divisi
da secoli di rivalità, proprio in funzione anti-prussiana.
L'iniziativa diplomatica dell'Austria viene accolta
con favore dalla Pompadour, e va a buon fine.
Il 1º maggio 1756 viene così firmato il trattato
di Versailles con il quale l'Austria vede
garantiti dalla Francia i suoi possessi nei
Paesi Bassi; in cambio conserva la propria
neutralità nel prossimo conflitto anglo-francese,
mentre si sarebbero portate aiuto nel caso di
attacco di una terza potenza.
L'accordo è vantaggioso per l'Austria, il cui
contributo nel conflitto anglo-francese sarebbe
stato nullo, mentre oneroso per la Francia (così
dimostrerà la guerra dei sette anni).
L'ambasciatore von Starhemberg scrive a Vienna
che dalla Pompadour:
dobbiamo aspettarci tutto. Vuole essere
stimata e in effetti lo merita. La vedrò più
spesso e più confidenzialmente quando la nostra
alleanza non sarà più un mistero. Per quell'epoca
vorrei avere delle cose da dirle che la lusinghino
personalmente.
La morte
Jeanne-Antoinette Poisson, Madame de Pompadour,
muore il 15 aprile 1764 a Versailles a causa
di un edema polmonare acuto. Aveva solo 42 anni.
Muore prima di veder realizzati i frutti del suo operato.
L'ultimo privilegio che le viene accordato è
quello di rimanere a Versailles: era severamente
vietato ai cortigiani di morire nel luogo in cui
risiedeva il re e la sua corte.
Si narra che, considerato il maltempo al momento
della partenza della salma per Parigi, Luigi XV abbia commentato:
La marchesa non avrà bel tempo per il suo viaggio.
e vedendo il corteo allontanarsi senza aver potuto
rendere ufficialmente omaggio a colei che così
a lungo era stata la sua confidente, abbia mestamente
dichiarato:
Ecco l'unico omaggio che ho potuto renderle.
La storica nobile di Francia viene infine sepolta
a Parigi nella cappella del convento dei Cappuccini.
Madame de Pompadour nella cultura
Madame de Pompadour è oggetto di versetti
satirici che Thomas Mann fa recitare al poeta
di Lubecca, Jacques Hoffstede, uno dei personaggi
del suo primo romanzo, "I Buddenbrook".
Nel campo della moda il nome Pompadour è
associato a un tipo di acconciatura in
voga negli anni '50. I tacchi Pompadour
sono un tipo di tacco rialzato per scarpa.
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