ARTICOLO TRATTO DA
"MARIECLAIRE"
Dormire fa bene alla veglia, (ovvero) se si
dormono 6-8 ore e si riposa bene di notte,
di giorno si avranno migliori performance
fisiche e psichiche. Il sonno è un toccasana
anche per la memoria come sottolinea
Assomensana,
Assomensana,
Associazione non profit di
neuropsicologi che
neuropsicologi che
studiano come potenziare le facoltà
cognitive.
cognitive.
Durante la notte, senza interferenze
inopportune,
inopportune,
il cervello immagazzina fino all’80%
delle nuove
delle nuove
informazioni, contro il 40% che
riesce ad assorbire
di mattina. Ecco spiegato il senso di
affaticamento
e la mancanza di concentrazione che
ad aprile
Diventano condizioni costanti e
difficili da gestire
per molte persone.
riesce ad assorbire
di mattina. Ecco spiegato il senso di
affaticamento
e la mancanza di concentrazione che
ad aprile
Diventano condizioni costanti e
difficili da gestire
per molte persone.
Cosa fare allora? Il professor
Giuseppe Alfredo Iannoccari,
presidente dell'associazione
arriva
in soccorso: «È il sonno il rimedio
per
tutti: infatti, durante il riposo notturno,
il cervello rielabora, seleziona e
mantiene
esclusivamente le informazioni
che sono
utili e indispensabili alla vita,
mentre si disfa
di quelle che non sono importanti.
In
questo modo, l’organo del pensiero
riorganizza la rete di neuroni,
conservando
solo ciò che serve e prepara
il tessuto
cerebrale per essere efficiente
il giorno
successivo». Concedersi un buon
sonno
ristoratore significa quindi curarsi
della propria
salute sia fisica sia psichica.
Di seguito
10 indicazioni, tratte dal vademecum
Vivere
almeno 100 anni (Linee guida
per una
sana longevità), curato da
Assomensana,
per abbandonarsi nelle braccia di
Morfeo
quando si fatica a prendere sonno.
Giuseppe Alfredo Iannoccari,
presidente dell'associazione
arriva
in soccorso: «È il sonno il rimedio
per
tutti: infatti, durante il riposo notturno,
il cervello rielabora, seleziona e
mantiene
esclusivamente le informazioni
che sono
utili e indispensabili alla vita,
mentre si disfa
di quelle che non sono importanti.
In
questo modo, l’organo del pensiero
riorganizza la rete di neuroni,
conservando
solo ciò che serve e prepara
il tessuto
cerebrale per essere efficiente
il giorno
successivo». Concedersi un buon
sonno
ristoratore significa quindi curarsi
della propria
salute sia fisica sia psichica.
Di seguito
10 indicazioni, tratte dal vademecum
Vivere
almeno 100 anni (Linee guida
per una
sana longevità), curato da
Assomensana,
per abbandonarsi nelle braccia di
Morfeo
quando si fatica a prendere sonno.
1. A cena scegliere cibi leggeri come
pesce, yogurt, legumi, frutta secca,
ricchi di triptofano, precursore della
serotonina
pesce, yogurt, legumi, frutta secca,
ricchi di triptofano, precursore della
serotonina
2. Optare anche per cibi ricchi di
vitamina B6
come orzo, riso, carni bianche,
che favoriscono
l’assorbimento del triptofano
vitamina B6
come orzo, riso, carni bianche,
che favoriscono
l’assorbimento del triptofano
3. Evitare bevande alcoliche o
eccitanti che
contengono teina o caffeina prima
di coricarsi
eccitanti che
contengono teina o caffeina prima
di coricarsi
4. Bere tisane a base di camomilla,
tiglio,
passiflora, valeriana e biancospino
tiglio,
passiflora, valeriana e biancospino
5. Evitare di esporre il corpo ad
attività
fisicamente pesanti
attività
fisicamente pesanti
6. Dormire in un luogo fresco: la
temperatura
ideale per un sonno ristoratore è
di circa 18°C
temperatura
ideale per un sonno ristoratore è
di circa 18°C
7. Mantenere stabile l’orario del
coricarsi
seguendo l'alternanza luce-buio
coricarsi
seguendo l'alternanza luce-buio
8. Ridurre il tempo di esposizione
alla TV,
soprattutto prima di andare a letto
alla TV,
soprattutto prima di andare a letto
9. Se dopo una mezz’ora non si
riesce a
prendere sonno meglio alzarsi
dal letto
riesce a
prendere sonno meglio alzarsi
dal letto
10. Per (ri)prendere sonno dedicarsi
ad
attività rilassanti come la lettura o
la musica.
ad
attività rilassanti come la lettura o
la musica.
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