Villa Foscari, imponente, con
la sua facciata in stile neoclassico.
Elisabetta era una nobildonna
del ‘700. Abitava in questa villa.
Ma a causa della sua indole libertina,
la sua dimora divenne la sua prigione:
fu rinchiusa all’interno di villa Foscari.
Ed è qui che morì.
Una donna splendida. Dai
lunghi e fluenti capelli rossi. Vestita
interamente di bianco. Lei è
Elisabetta:la Damabianca lasciata
morire in questa villa. Eterea,
inafferrabile. La si vede vagare in
alcune stanze del castello. Oppure
nei retrostanti giardini.
Ca’ Dario
Il palazzo di Ca’ Dario fu
costruito nel 1479, su
commissione di Giovanni Dario.
Sui resti di un antico cimitero.
Fu proprio Giovanni Dario,
mercante e notaio, il primo
proprietario del palazzo. vi si
trasferì con sua moglie e sua
figlia Marietta. Ben presto,
Dario perse tutte le sue fortune.
E in seguito al tracollo finanziario,
anche la moglie, che morì
d’infarto.Ca’ Dario restò
disabitato per diversi anni.
Finché, intorno al 1800,
fu acquistata da gioielliere
armeno Arbit Abdoll. Dopo
pochi anni, anch’egli perdette
tutte le sue fortune, e gli
ultimi anni della sua vita li
trascorse nella più cupa
povertà.Ormai, per Venezia
si era diffusa la voce che
una maledizione gravasse
su Ca’ Dario. Una maledizione
che colpì ancora. Nella metà
dell’Ottocento, la casa fu
acquistata da un inglese
che andò a viverci con
il suo amante. Entrambi
morirono suicidi, in seguito
a fallimento finanziario.Ancora,
nel 1979 il nuovo proprietario
del palazzo, un conte, fu ucciso
dalla sua amante. La donna
riparò a Londra. Ma solo per
essere uccisa a sua volta da
un assassino prezzolato.
Stessa sorte toccò al manager
del gruppo rock The Who e ad
un industriale veneziano: in tempi
diversi acquistarono Ca’ Dario,
fallirono e morirono suicidi.
Come sarebbe accaduto pochi
anni dopo al manager Raul Gardini.
Campiello del Remer
Il corpo di Fosco Loredan che
affiora dal Canal grande, stringendo
ancora in mano la testa mozzata
della moglie. Secondo la leggenda,
questa scena sarebbe visibile
affacciandosi dal campiello di Remer
proprio sul Canal grande.
Il corpo di Fosco Loredan che
affiora dal Canal grande, stringendo
ancora in mano la testa mozzata
della moglie. Secondo la leggenda,
questa scena sarebbe visibile
affacciandosi dal campiello di Remer
proprio sul Canal grande.
Fosco Loredan
era uomo terribilmente geloso. Una notte non
che la fece più. Rincorse sua moglie fino
al Canal grande, accusandola di tradirlo
con suo cugino. E nonostante il doge
di Venezia avesse cercato di fermarlo,
le tagliò la testa.Quando Fosco comprese
cosa aveva fatto, chiese aiuto al doge
Questi gli consigliò di recarsi a Roma,
dal papa, con la testa di moglie e di
chiederli perdono per quanto accaduto.
Loredan raggiunse Roma. Ma il pontefice
non volle neppure riceverlo. Fosco allora tornò a
Venezia ancora con la testa della moglie.
E si suicidò gettandosi nel Canal grande.
Ponte dei sospiri
Il Ponte dei sospiri era il passaggio
dei condannati a morte. E i loro
sospiri e le loro urla disperata
riecheggiano ancora, sotto di esso.
per la serie non è vero, ma ci credo.
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