dedicate alla mamma.
ADA NEGRI
Scrittrice ed insegnante, Ada Negri
è considerata una delle più grandi
potesse italiane di sempre. Nata a
Lodi nel 1870, morì a Milano nel
me vicina al regime ma in realtà
sempre profonda e tormentata,
fino alla conversione negli ultimi
anni della sua vita. Una vera donna
dal suo tempo.
La mamma
La mamma non è più giovane
e ha già molti capelli
grigi: ma la sua voce è squillante
di ragazzetta e tutto in lei è chiaro
ed energico: il passo, il movimento,
lo sguardo, la parola
La mamma non è più giovane
e ha già molti capelli
grigi: ma la sua voce è squillante
di ragazzetta e tutto in lei è chiaro
ed energico: il passo, il movimento,
lo sguardo, la parola
RAINER MARIA RILKE
Poeta, narratore e drammaturgo
austriaco ma di origine boema,
Rainer Maria Rilke nacque a
Praga nel 1875 ed è considerato
il più importante autore di lingua
tedesca del XX secolo.
Fu un grande viaggiatore
passando periodi della sua vita
a Vienna, Monaco, Parigi, Mosca
e perfino in Scandinmavia.
Nel 1906 rimase per quasi
un anno in Italia, fra Capri e
Napoli e tornò nel nostro
paese per un lungo viaggio
cinque anni più tardi prima
di stabilirsi in Svizzera
dove morì, a Montreux nel 1926.
Le Mani della Madre
Tu non sei più vicina a Dio
di noi; siamo lontani tutti. Ma tu hai stupende
benedette le mani.
Nascono chiare in te dal manto,
luminoso contorno:
io sono la rugiada, il giorno,
ma tu, tu sei la pianta.
di noi; siamo lontani tutti. Ma tu hai stupende
benedette le mani.
Nascono chiare in te dal manto,
luminoso contorno:
io sono la rugiada, il giorno,
ma tu, tu sei la pianta.
EDMONDO DE AMICIS
Edmondo De Amicis (Oneglia,
1846 – Bordighera 1908) è stato
soldato, giornalista, insegnante e
pedagogo e, naturalmente, scrittore.
La sua fama è legata soprattutto a
Cuore, il celebre libro per ragazzi,
ma egli fu anche poeta, pubblicando
una raccolta di suoi componimenti
nel 1881, di cui fa parte questa
struggente dichiarazione d’amore
alla mamma.
A Mia Madre
Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni
mia madre ha sessant’anni e più la guardo
e più mi sembra bella.
Non ha un accento, un guardo, un riso
che non mi tocchi dolcemente il cuore.
Ah se fossi pittore, farei tutta la vita
il suo ritratto.
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch’io le baci la sua treccia bianca
e quando inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
Ah se fosse un mio prego in cielo accolto
non chiederei al gran pittore d’Urbino
il pennello divino per coronar di gloria
il suo bel volto.
Vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei
Vorrei veder me vecchio e lei…
dal sacrificio mio ringiovanita!
Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni
mia madre ha sessant’anni e più la guardo
e più mi sembra bella.
Non ha un accento, un guardo, un riso
che non mi tocchi dolcemente il cuore.
Ah se fossi pittore, farei tutta la vita
il suo ritratto.
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch’io le baci la sua treccia bianca
e quando inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
Ah se fosse un mio prego in cielo accolto
non chiederei al gran pittore d’Urbino
il pennello divino per coronar di gloria
il suo bel volto.
Vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei
Vorrei veder me vecchio e lei…
dal sacrificio mio ringiovanita!
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