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lunedì 27 aprile 2015

un bellissimo borgo "SPERLONGA".




























Sperlonga è un piccolo centro 
 arroccato sullo sperone roccioso



proteso a mare dal monte Magno. 
I lunghi e dorati arenili sono una 
delle sue caratteristiche: è
 circondata da due golfi di
 sabbia finissima detti Riviere 
di Levante e di Ponente.
Le due Riviere, separate 
dalla suggestiva Torre Truglia,
 presentano uno straordinario
 colpo d'occhio. 

La Riviera di Levante si 
estende fino alla Grotta
 di Tiberio. 

La Riviera di ponente, 
invece, lambisce la parte
 bassa di Sperlonga. 

Arricchiscono il paesaggio 
due specchi di acqua dolce
 chiamati gli occhi di Sperlonga 
e sono il lago Lungo, separato 
dal mare da un breve cordone
 di dune ed il lago di S. Puoto.
Arroccata sulla lingua di terra 
di Monte San Magno, vanta 
origini mitiche.

Secondo alcuni studiosi, infatti,
 non lontana dalla sue coste, sorgeva 
Amiclae, la misteriosa città fondata 
dai Laconi.

Ma furono i romani a scoprirla alla
 fine dell’età repubblicana,
 realizzando magnifiche residenze,
 epicentri produttivi e di otium,
 attratti dalla bellezza del luogo
 e del clima mite.

All’Imperatore Tiberio va il merito 
di aver fatto costruire una villa
 imponente, che inglobava anche
 un’ampia grotta, nella quale furono
 collocate pregevoli opere di marmo
 che celebravano le gesta di Ulisse.

Saranno proprio le numerose cavità
 naturali, in latino "speluncae", 
tra cui quella utilizzata dall’imperatore,
 a determinare il nome del futuro paese:
 Sperlonga.

Sperlonga,

 ancora storia

Dopo la caduta di Roma, 
verso il VI secolo, i ruderi 
della villa imperiale servirono
 da rifugio alle popolazioni 
rivierasche perseguitate dalla
 malaria e dai continui attacchi
 dei pirati che infestavano il Tirreno.

Per proteggersi dalle incursioni, 
che predavano ad ondate le coste,
 vennero costruite alcune torri 
di avvistamento.

Tutto fu inutile e il piccolo
 centro venne raso al suolo
 nell’agosto del 1534 dalle 
orde di Kaireddin Barbarossa,
 pirata turco e ammiraglio al
 servizio dell'Impero Ottomano.
Nel Settecento e nell’Ottocento,
 Sperlonga assunse l’attuale 
caratteristica struttura a forma
 di testuggine e venne arricchita
 con chiese e palazzi signorili.

L’agricoltura rifiorì, ma non 
riuscì a far decollare 
l’economia. 

Il grande sviluppo verrà 
solo dopo la costruzione 
della litoranea Terracina-Gaeta,
 aperta nel 1957.

La nuova strada fece conoscere
 l’antico borgo marinaro e la
 preziosa collezione di marmi 
di Villa Tiberio, lanciando
 Sperlonga come una delle
 mete turistiche e culturali 
più apprezzate del Lazio.
Un labirinto di viuzze, case
 tinte di calce bianca, resti 
di antiche costruzioni, spiagge
 sull'azzurro Tirreno, laghi e monti.

Tutto questo lo si trova a 
Sperlonga, nel Lazio, in 
provincia di Latina, antico 
borgo marinaro costruito su 
di un promontorio e circondato
 dal mare, considerato tra i più 
limpidi d'Italia, tanto da essere
 insignito, già dall'anno 1998
 della Bandiera Blu.

Passeggiando tra i vicoli del 
suo centro storico, si aprono 
improvvisi squarci sul mare 
azzurro,  da un lato la spiaggia 
di levante e l'altro della Grotta 
di Tiberio, dall'altro si nota la 
lunga spiaggia di ponente ed
 il promontorio del circeo.
Originariamente nel medioevo 
per difendersi dai Saraceni 
furono costruite quattro torri, 
per ordine del viceré Don Pietro
 di Toledo: la Torre Centrale e
 la Torre del Nibbio, sono oggi 
incorporate tra le case del paese,
 dando quell'aspetto arroccato 
e tortuoso che è una caratteristica
 di Sperlonga.

La Torre Truglia a pianta
 quadrangolare e robusti 
contrafforti laterali sta sul 
promontorio all'imboccatura
 del porticciolo.

Eretta sui ruderi di una precedente
 torre romana, fu rasa al suolo 
solo due anni dopo.

Ricostruita nel 1611, fu 
nuovamente abbattuta dai 
Turchi qualche anno dopo,
 per essere rimessa in piedi 
il secolo successivo come
 postazione d'avvistamento. 

Dal 1870 al 1969 ha ospitato
la Guardia di Finanza.

Del sistema difensivo faceva
 parte anche la Torre Capovento,
 a pochi chilometri a sud del paese, 
sull'omonimo strapiombo, 
anch'essa utilizzata come
 posto di dogana.

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