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sabato 10 marzo 2018

Quando si parla di amore, è meglio seguire il cuore o la testa? Se le emozioni sono temporanee e la ragione è troppo razionale...

articolo tratto da "ELLE"

Quando si parla di amore, 
seguire il cuore è cosa buona 
e giusta. Quante volte lo abbiamo
 sentito? Ma cosa vuol dire, davvero, 
seguire il cuore, e cosa comporta? 
Le emozioni, in fondo, sono 
temporanee, mutano nel tempo: 
siamo davvero sicuri di voler 
basare delle importanti decisioni 
della vita su qualcosa di passeggero? 
C'è chi dice cheascoltare la testa 
sia invece la cosa migliore da fare, 
specialmente se si tratta di relazioni.
 Ecco perché, almeno valutare l'idea,
 potrebbe essere saggio...

Il cuore non è fatto 

per prendere decisioni

Quello è il ruolo del cervello:
 immagazzinare informazioni 
e mandare segnali al corpo per
 aiutarti a prendere la decisione
 migliore. Cosa fa ilcuore? A 
parte pompare il sangue, ci fa 
provare le sensazioni e isentimenti
i quali, comunque, passano poi
 per la testa, matrice dei pensieri.

Siamo convinti che se 

una cosa ci rende felici

 non può essere sbagliata

Quando siamo indecisi se 
ascoltare cuore o testa 
per prendere una decisione,
 vince quasi sempre il cuore,
 perché siamo portati a credere
 che quando sentiamo - nel senso 
di sentire, feel, provare emozioni - che una 
cosa è giusta, o meglio, che ci fa 
stare bene, quella sia la scelta da
 prendere. Ma le sensazioni non
 sono immutabili, cambiano nel 
tempo, a seconda delle circostanze.
 Prendere una decisione importante
 che combacia con le proprie emozioni, 
ci rassicura, ci fa sentire che siamo 
sulla strada giusta. Scegliere secondo
 pensieri razionali, invece, 
non ci dà alcuna soddisfazione emotiva.
 Ecco perché ci piace credere che 
seguire il cuore sia cosa da fare.

Il cuore ti fa credere che

 sia una decisione spontanea, 

ma il cuore sa mentire

Il cuore è uno strumento molto 
potente e pericoloso: può diventare 
il nostro peggior nemico, se 
non lo teniamo sotto controllo.
 Non è un caso che, talvolta, 
mandiamo in fumo quello per 
cui abbiamo lavorato una vita 
proprio perché scegliamo di 
ascoltare lui. Come scrive Katrina
 Torrijos diBolde, magazine online
 dedicato alle relazioni, "il cuore
 ha il potere di metterci in situazioni
 in cui avevamo giurato di non
 trovarci mai: è come un bulldozer 
che ha il pilota automatico, è sordo
 e non vuole sentire laragione
appunto".

Seguire il cuore è la 

via più facile per uscirne

 feriti

Da un cuore spezzato si fatica 
a tornare indietro. Dato che le emozioni 
sono temporanee, quando 
prendiamo una decisione 
basata su quelle sensazioni, poi
 rimaniamo spesso delusi perché 
ci ritroviamo in una situazione
diversa da quella che ci aspettavamo, 
nella quale non proviamo più gli
 stessi sentimenti. Se scegliamo 
di seguire la razionalità, invece,
 certo, c'è un minimo rischio che
 le nostre sensazioni all'inizio non 
ci rendano felici, ma di sicuro le 
aspettative combaceranno con la realtà.
C'è chi, nelle scelte della vita,
 lavorative o personali,
 preferisce ascoltare ciò che 
dice il cuore, altri si sentono più 
sicuri a seguire il cervello. Chi
 la vince? Nessuno. Perché, in fondo, 
lo sappiamo che non esistono mai
 scelte giuste o scelte sbagliate:
 esistono solo le scelte che ci sentiamo
 di prendere in un momento della 
vita, per svariati motivi e condizioni
 esterne. E che esse siano state 
dettate da cuore o testa, poco 
importa: alla fine, ogni cosa non 
è mai uguale a se stessa, siamo
 nati per evolverci e cambiare
 continuamente, e così fa anche
 la realtà. La cosa migliore, forse, 
è far lavorare insieme il cuore e
 la testa, le emozioni e la ragione: 
un buon team work è la chiave 
per il successo nella vita, dopotutto.

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