Quando si parla di amore,
seguire il cuore è cosa buona
e giusta. Quante volte lo abbiamo
sentito? Ma cosa vuol dire, davvero,
seguire il cuore, e cosa comporta?
Le emozioni, in fondo, sono
temporanee, mutano nel tempo:
siamo davvero sicuri di voler
basare delle importanti decisioni
della vita su qualcosa di passeggero?
C'è chi dice cheascoltare la testa
sia invece la cosa migliore da fare,
specialmente se si tratta di relazioni.
Ecco perché, almeno valutare l'idea,
potrebbe essere saggio...
Il cuore non è fatto
per prendere decisioni
Quello è il ruolo del cervello:
immagazzinare informazioni
e mandare segnali al corpo per
aiutarti a prendere la decisione
migliore. Cosa fa ilcuore? A
parte pompare il sangue, ci fa
provare le sensazioni e isentimenti,
i quali, comunque, passano poi
per la testa, matrice dei pensieri.
Siamo convinti che se
una cosa ci rende felici
non può essere sbagliata
Quando siamo indecisi se
ascoltare cuore o testa
per prendere una decisione,
vince quasi sempre il cuore,
perché siamo portati a credere
che quando sentiamo - nel senso
di sentire, feel, provare emozioni - che una
cosa è giusta, o meglio, che ci fa
stare bene, quella sia la scelta da
prendere. Ma le sensazioni non
sono immutabili, cambiano nel
tempo, a seconda delle circostanze.
Prendere una decisione importante
che combacia con le proprie emozioni,
ci rassicura, ci fa sentire che siamo
sulla strada giusta. Scegliere secondo
pensieri razionali, invece,
non ci dà alcuna soddisfazione emotiva.
Ecco perché ci piace credere che
seguire il cuore sia cosa da fare.
Il cuore ti fa credere che
sia una decisione spontanea,
ma il cuore sa mentire
Il cuore è uno strumento molto
potente e pericoloso: può diventare
il nostro peggior nemico, se
non lo teniamo sotto controllo.
Non è un caso che, talvolta,
mandiamo in fumo quello per
cui abbiamo lavorato una vita
proprio perché scegliamo di
ascoltare lui. Come scrive Katrina
Torrijos diBolde, magazine online
dedicato alle relazioni, "il cuore
ha il potere di metterci in situazioni
in cui avevamo giurato di non
trovarci mai: è come un bulldozer
che ha il pilota automatico, è sordo
e non vuole sentire laragione,
appunto".
Seguire il cuore è la
via più facile per uscirne
feriti
Da un cuore spezzato si fatica
a tornare indietro. Dato che le emozioni
sono temporanee, quando
prendiamo una decisione
basata su quelle sensazioni, poi
rimaniamo spesso delusi perché
ci ritroviamo in una situazione
diversa da quella che ci aspettavamo,
nella quale non proviamo più gli
stessi sentimenti. Se scegliamo
di seguire la razionalità, invece,
certo, c'è un minimo rischio che
le nostre sensazioni all'inizio non
ci rendano felici, ma di sicuro le
aspettative combaceranno con la realtà.
C'è chi, nelle scelte della vita,
lavorative o personali,
preferisce ascoltare ciò che
dice il cuore, altri si sentono più
sicuri a seguire il cervello. Chi
la vince? Nessuno. Perché, in fondo,
lo sappiamo che non esistono mai
scelte giuste o scelte sbagliate:
esistono solo le scelte che ci sentiamo
di prendere in un momento della
vita, per svariati motivi e condizioni
esterne. E che esse siano state
dettate da cuore o testa, poco
importa: alla fine, ogni cosa non
è mai uguale a se stessa, siamo
nati per evolverci e cambiare
continuamente, e così fa anche
la realtà. La cosa migliore, forse,
è far lavorare insieme il cuore e
la testa, le emozioni e la ragione:
un buon team work è la chiave
per il successo nella vita, dopotutto.
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