"ELLE"
Intrattenere una
conversazione e farsi capire
in maniera esaustiva, senza
rinunciare alla propria opinione
per paura di essere fraintesi
(o incompresi) non è un
fenomeno così scontato. Anche
se il suo nome potrebbe suonarvi
piuttosto nuovo, l'assertività
è il segreto per un dialogo
efficace: un modus operandi
che vi darà la possibilità di
esprimervi in maniera
chiara e diretta nell'ottica
di affermare il vostro
pensiero senza il rischio
di malintesi (o di offendere
qualcuno). Proviamo a imparare
insieme tutti i trucchi di questo
modo di parlare, o meglio,
di comunicare in maniera
consapevole.
Nella comunicazione
l'assertività diventa un
elemento imprescindibile.
Ma riavvolgiamo il nastro e
proviamo a spiegare bene
dall'inizio quali sono i modi
comuni di rivolgersi alle
persone, scindendo la
comunicazione in tre
grandi categorie: la modalità
aggressiva, laddove
l'interlocutore non riesce
a prendere in considerazione
i punti di vista degli altri
e si esprime in maniera
egocentrica e tracotante,
badando più a coprire la
voce degli altri che a dare
un reale significato alle
proprie parole. La modalità
passiva, quando invece
l'interlocutore teme troppo
il giudizio altrui e non riesce
a imporre il proprio pensiero
per paura di sbagliare,
risultando così debole e
di poco impatto. Infine, la
modalità che tutti dovrebbero
utilizzare è quella assertiva,
ovvero quella di chi riesce
a raggiungere
l'autoconsapevolezza del
valore delle proprie parole,
riuscendo, senza gridare e
senza sovrastare gli altri,
ad affermare il proprio
pensiero con efficacia.
In poche parole, insomma,
l'assertività potrebbe essere
considerata una via di mezzo
tra l'aggressività e la passività.
La comunicazione assertiva,
dunque, potrebbe
semplicemente essere
considerata una
comunicazione equilibrata:
atta a non farsi zittire da
un interlocutore troppo
arrogante, e al contempo
attenta a non risultare
invadente e antipatica alle
orecchie di chi ci ascolta.
L'equilibrio sarà il piano
su cui dovrete muovervi,
cercando di controllare
sempre il tono della voce,
scegliendo le parole giuste,
senza mai offendere nessuno.
Fare attenzione a queste
piccole cose quando si parla
può essere un esercizio
quotidiano che potrebbe
tornarvi utile in ogni
momento della vostra giornata.
E se non vi sentite
particolarmente assertivi,
ma piuttosto credete di
appartenere a una delle
altre due modalità, niente
paura: nessuno nasce
assertivo. La tecnica
dell'assertività è una
disciplina che si conquista
negli anni, riuscendo a
trasformare i propri difetti
in virtù, nell'intento di
migliorarsi sempre e
di riuscire a trovare un
equilibrio in primis con
se stessi e successivamente
anche con il resto del mondo.
Raggiungere
l'assertività
dipenderà dalle
tecniche che utilizzerete.
Potrete allenarvi con
soggetti che vi rendono
particolarmente arroganti
o particolarmente passivi.
Non è detto che si sia
sempre uguali con tutti,
magari in famiglia si
tenderà a sentirsi più
sicuri e quindi si tenderà
ad accogliere una modalità
più aggressiva, mentre
al lavoro davanti al vostro
capo vi sentirete più
imprigionati nella
modalità passiva.
Allenatevi a essere
più equilibrati in
entrambi i sensi:
provate a essere meno
aggressivi in famiglia e
a farvi mettere meno
i piedi in testa al lavoro,
se farete caso ogni giorno
alle dinamiche
interpersonali che
vi circondano, riuscirete
a trovare un equilibrio
assertivo che vi sarà utile
in ogni ambito della vita.
Un tono di voce, un modo
di esprimervi che sarà lo
stesso sia in famiglia che
al lavoro. Parlate pacatamente,
affermate i vostri diritti,
nel rispetto dei diritti altrui,
se qualcuno non capisce o fa
finta di non capire, ripetete
con calma il vostro punto
di vista finché non ci
possano essere più
fraintendimenti.
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