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sabato 23 giugno 2018

"Non riesco mai a farmi capire" ---> Tutto sull'assertività, ovvero come imparare a comunicare in maniera efficace e consapevole

articolo tratto da
    "ELLE"

Intrattenere una
 conversazione e farsi capire
 in maniera esaustiva, senza 
rinunciare alla propria opinione
 per paura di essere fraintesi
 (o incompresi) non è un 
fenomeno così scontato. Anche
 se il suo nome potrebbe suonarvi
 piuttosto nuovo, l'assertività
 è il segreto per un dialogo 
efficace: un modus operandi 
che vi darà la possibilità di 
esprimervi in maniera 
chiara e diretta nell'ottica
 di affermare il vostro 
pensiero senza il rischio 
di malintesi (o di offendere 
qualcuno). Proviamo a imparare
 insieme tutti i trucchi di questo
 modo di parlare, o meglio, 
di comunicare in maniera
 consapevole. 
Nella comunicazione
 l'assertività diventa un
 elemento imprescindibile. 
Ma riavvolgiamo il nastro e
 proviamo a spiegare bene
 dall'inizio quali sono i modi 
comuni di rivolgersi alle 
persone, scindendo la
 comunicazione in tre 
grandi categorie: la modalità
 aggressiva, laddove 
l'interlocutore non riesce
 a prendere in considerazione 
i punti di vista degli altri 
e si esprime in maniera 
egocentrica e tracotante, 
badando più a coprire la 
voce degli altri che a dare 
un reale significato alle 
proprie parole. La modalità 
passiva, quando invece
 l'interlocutore teme troppo
 il giudizio altrui e non riesce
 a imporre il proprio pensiero
 per paura di sbagliare, 
risultando così debole e 
di poco impatto. Infine, la
 modalità che tutti dovrebbero
 utilizzare è quella assertiva,
 ovvero quella di chi riesce 
a raggiungere
 l'autoconsapevolezza del
 valore delle proprie parole,
 riuscendo, senza gridare e
 senza sovrastare gli altri, 
ad affermare il proprio
 pensiero con efficacia. 
In poche parole, insomma, 
l'assertività potrebbe essere
 considerata una via di mezzo
 tra l'aggressività e la passività. 
La comunicazione assertiva,
 dunque, potrebbe 
semplicemente essere
 considerata una 
comunicazione equilibrata
atta a non farsi zittire da 
un interlocutore troppo
 arrogante, e al contempo
 attenta a non risultare
 invadente e antipatica alle 
orecchie di chi ci ascolta.
 L'equilibrio sarà il piano 
su cui dovrete muovervi,
 cercando di controllare 
sempre il tono della voce, 
scegliendo le parole giuste, 
senza mai offendere nessuno. 
Fare attenzione a queste 
piccole cose quando si parla
 può essere un esercizio
 quotidiano che potrebbe
 tornarvi utile in ogni 
momento della vostra giornata.
 E se non vi sentite
 particolarmente assertivi,
 ma piuttosto credete di 
appartenere a una delle
 altre due modalità, niente
 paura: nessuno nasce 
assertivo. La tecnica 
dell'assertività è una 
disciplina che si conquista
 negli anni, riuscendo a 
trasformare i propri difetti
 in virtù, nell'intento di
 migliorarsi sempre e 
di riuscire a trovare un
 equilibrio in primis con
 se stessi e successivamente 
anche con il resto del mondo. 
Raggiungere
 l'assertività 
dipenderà dalle 
tecniche che utilizzerete.
 Potrete allenarvi con
 soggetti che vi rendono
 particolarmente arroganti 
o particolarmente passivi. 
Non è detto che si sia 
sempre uguali con tutti,
 magari in famiglia si
 tenderà a sentirsi più 
sicuri e quindi si tenderà
 ad accogliere una modalità 
più aggressiva, mentre 
al lavoro davanti al vostro
 capo vi sentirete più 
imprigionati nella
 modalità passiva.
Allenatevi a essere
 più equilibrati in 
entrambi i sensi:
 provate a essere meno 
aggressivi in famiglia e
 a farvi mettere meno
 i piedi in testa al lavoro,
 se farete caso ogni giorno
 alle dinamiche 
interpersonali che 
vi circondano, riuscirete 
a trovare un equilibrio
 assertivo che vi sarà utile
 in ogni ambito della vita.
 Un tono di voce, un modo 
di esprimervi che sarà lo
 stesso sia in famiglia che
 al lavoro. Parlate pacatamente,
 affermate i vostri diritti, 
nel rispetto dei diritti altrui, 
se qualcuno non capisce o fa 
finta di non capire, ripetete
 con calma il vostro punto 
di vista finché non ci
 possano essere più
 fraintendimenti.

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