articolo tratto da
"MARIE CLAIRE"
Nella continua caccia
di sapori nuovi ed emozioni
inedite, da qualche anno a
questa parte ci siamo
imbattuti negli edamame.
Piccoli, teneri fagioli verdi che
ci vengono serviti caldi
al sushi bar mentre aspettiamo
il nostro chiarshi, assaggiati
per la prima volta con un po’
di diffidenza e poi – boom! -
la dipendenza totale. Mentre
Gianfranco Vissani si sgola
con gli appelli per recuperare
la cucina tradizionale italiana
e mollare un po’ il colpo con
tutta questa cucina fusion,
noi siamo entrati nel tunnel,
gli edamame vanno sempre
più forte e ormai da tempo
si trovano anche surgelati al
supermercato, e basta
scottarli che sono già pronti.
Ma finché ne mangiavamo
una manciata occasionale
prima di una cena giapponese,
ora che il loro consumo si è
incrementato, è giusto chiedersi
se gli edamame fanno bene,
se gli edamame fanno male,
se gli edamame proprietà ne
hanno, qual è il loro valore
nutrizionale. Insomma, tutto.
E lo abbiamo chiesto alla
dottoressa nutrizionista
Giulia Vincenzo.
“I fagioli edamame sono
i fagioli di soia più usati
nella cucina orientale, ma
stanno prendendo piede
anche qui”, ammette la dottoressa.
“Come categoria nutrizionale,
ovviamente, sono dei legumi,
quindi una buona fonte di
proteine, ma in questo caso
più elevata e importante perché
contiene gli aminoacidi
essenziali. Gli edamame
contengono anche fosforo,
calcio, potassio, magnesio
e fitoestrogeni”, che sono le
molecole naturali che
somigliano ai nostri estrogeni,
quindi vanno a stimolare lo
stesso recettore. “Ecco”,
spiega la dottoressa
“l’edamame è sconsigliato
in quei casi in cui la soia può
esagerare la stimolazione
ormonale, ad esempio le
donne che sono sotto Tamoxifene,
uno specifico farmaco
chemioterapico che si usa
contro il tumore alla mammella,
e in generale i tumori
ormonosensibili”. Quindi
l’edamame è sconsigliato
solo alle donne che stanno
seguendo delle cure chemioterapiche,
oppure che sono guarite da
un tumore al seno e sono a
rischio recidiva. Per quanto
riguarda la domanda che ci
stiamo ponendo tutti, state
tranquilli: l'edama calorie
ne ha poche, solo 122 per 100 gr.
Ma l’edamame è ricco
di sali minerali, “per cui
è poco consigliato anche per
chi ha problemi renali”,
aggiunge la dottoressa. C’è
però chi gli edamame non li
digerisce: perché? “I problemi
di digestione dell’edamame, e
comunque della soia, sono
riconducibili semplicemente
al fatto che sono legumi”,
spiega la dottoressa. “Questo
dipende dal tipo di fibre che
contengono i legumi. Ma
comprandoli già decorticati,
o consumandoli passati, il
problema si risolve perché
la fibra si sminuzza e viene
digerita in maniera diversa.
In pratica, è come se
risparmiassimo all’intestino
la sua prima fase di lavoro,
quella durante la quale si
producono i gas”. Ottimo
consiglio, di cui fare tesoro.
Peccato che, purtroppo, a
passare i fagioli edamame
sparisce il divertimento:
quanto è rilassante pescare
nel piattino i baccelli per tirare
fuori i fagioli?
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