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Vi aspetta un viaggio nella Cultura, nella Filosofia, nella Poesia, nella Sociologia, nel Gossip......by Phil :-)
venerdì 4 giugno 2021
MISTERI:FANTASMI-La dama nera del Parco Sempione
TRATTO DA ILPARANORMALE.COM
Per chi crede che superstizione e
fantasmi siano tipici del sud Italia
c’è da ricredersi: molte città del
nord sono infestate da fantasmi, alcune
di queste nel tempo hanno addirittura
eguagliato la misteriosa Napoli, che del
sud sembra essere un polo attrattivo di
fenomeni paranormali. Chi non ha sentito
parlare della magica Torino? O l’oscura
Venezia? O ancora la misteriosa Milano?
In questo articolo vi parlerò proprio di
Milano. Centro nevralgico del nord Italia,
anche Milano ha i suoi lati oscuri. Le
leggende metropolitane non mancano, e
non mancano testimonianze di avvistamenti
di UFO o fantasmi, con tanto di riferimenti
storici. Tra questi un caso che è diventato
famoso in Lombardia è la Dama nera del Parco
Sempione.
Parco Sempione è il parco più grande
di Milano ed ha una superficie di
386.000 mq.
Il Parco nel XV secolo era un bosco
molto grande situato accanto al
Castello Sforzesco. Dopo la caduta
degli Sforza parte del bosco fu
adibita a campi agricoli, mentre la
parte più vicina al castello fu
trasformato in piazza d’armi. Dopo
l’Unità d’Italia si smise di usare
questa parte per scopi militari e
nel 1894 divenne giardino pubblico.
Al suo interno si trovano diverse
sculture ed edifici che hanno
contribuito alla storia artistica
di Milano ogni anno si organizzano
esposizioni, incontri, visite guidate
ed eventi mondani. E’ un luogo molto
frequentato e senza dubbio, se doveste
andare a visitare Milano, una passeggiata
nel parco è davvero da fare.
La leggenda vuole che all’imbrunire,
nelle sere d’estate, una donna bellissima
vestita tutta di nero, con il volto nascosto
da un velo anch’esso nero, percorra a piedi
il parco. Il suo atteggiamento e schivo e
fugace e non ama attirare l’attenzione:
se non è disturbata da schiamazzi o rumori
eccessivamente alti, la si può vedere al
centro del sentiero in prossimità del
laghetto artificiale. S e disturbata
sparisce nel nulla e non riappare per
diversi giorni. Avete letto bene: non
riappare…
Si tratta infatti di un’anima in
pena che pare legata al parco stesso
e nel suo vagare si concede qualche
attimo di paura per rimirare il
tramonto specchiato nel laghetto,
prima di scomparire nei viali poco
più avanti. Molti presunti testimoni
dicono che la sua passeggiata nel
parco è accompagnata da un dolce
profumo di violetta.
La misteriosa donna cerca di evitare
le persone che si concedono una sosta
nel parco o che ci vanno a fare d
curioso tenti di avvicinarla. Si dice
che le persone che tentino di osservare
il viso che è nascosto sotto il velo
nero cadano in uno stato simile alla
trance e inizino a vagare smarriti nel
parco. La donna si mostrerà a loro in
lontananza per condurli fino ad un punto
imprecisato del Parco. Ella conduce i
suoi prescelti in una villa misteriosa
che non esiste nel parco, probabilmente
in una dimensione creata apposta per
attirare le sue “prede”.
All’interno ogni stanza è illuminata
da candelabri ed è preparata a lutto.
Al suo interno gli arazzi, i mobili e
le suppellettili sono molto antiche e
in un angolo alcuni musicisti vestiti
in frac suonano brani mai sentiti prima.
Dopo aver ballato con lei il prescelto
viene accompagnato nella sua camera da
letto e lì gli mostrerebbe una bara
aperta, in cui riposa il cadavere di
una bellissima ragazza dalla carnagione
chiara e i capelli neri.
Si racconta che la Dama nera del Parco
Sempione non tolga mai il velo dal viso,
ma che le persone che la seguono siano
vinti dalla curiosità e tentino loro
stesso di farlo. Dietro al velo si
nasconderebbe un volto scheletrico,
con le orbite vuote e che trasmetterebbe
un terribile senso di oppressione. A
questo punto il mal capitato si
risveglierebbe dalla trance e si
ritroverebbe in un punto casuale
del parco, solitamente molto lontano
da dove si ricordava di essere rimasto.
Nata con l’apertura al pubblico del
parco, la leggenda della Dama nera del
Parco Sempione, pian piano molti curiosi
iniziarono a prenderla sul serio, anche
perchè le testimonianze negli anni
continuavano a crescere. Più volte
venne ( e viene tutt’oggi ) controllata
l’intera area del parco alla ricerca di
quella misteriosa villa, che però non è
mai ritrovata.
Alcuni diedero anche un nome a quell’entità:
Bianca Maria Scappardone, vedova di Ermes
Visconti, vissuta nel 500, ma queste sono
indicazioni non confermate e quindi poco
attendibili.
FONTE: Misteri dal Mondo –
Credere Per Vedere
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