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Vi aspetta un viaggio nella Cultura, nella Filosofia, nella Poesia, nella Sociologia, nel Gossip......by Phil :-)
venerdì 17 dicembre 2021
MISTERI:La casa degli specchi-LEGGENDE METROPOLITANE
TRATTO DA IL PARANORMALE.COM
Questa è una di quelle storie che va
prese con beneficio del dubbio, anche
perché di riferimenti su nomi e date
del paranormale e del brivido.
A Cadice (in Spagna), nei pressi
della Torre Tavira, c’è una casa
ormai disabitata da almeno una cinquantina
di anni che ad un turista non dice
nulla di che, ma a cui gli abitanti
della città evitano di avvicinarsi.
È conosciuta come “La Casa de los
Espejos” (La Casa degli Specchi) e
solo i ragazzini in cerca di brividi
o gli amanti del mistero provenienti
da fuori città cercano di intrufolarsi
al suo interno forzando le inferriate
delle finestre.
Dall’esterno è tutto sommato piuttosto
curata e sembra che il tempo sia molto
clemente nei suoi confronti: si tratta
di un’elegante casa a tre piani con
un’architettura barocca e pare davvero
un peccato che sia lasciata all’incuria
e in totale abbandono.
Le voci vogliono che la casa sia
infestata dallo spettro di una giovane
e bellissima ragazza che uccide chiunque
tocchi o rompa uno dei suoi specchi che
ancora sarebbero appesi alle pareti in
tutta la casa.
La leggenda, perché di questo si deve
parlare, narra che all’inizio del 1900
vi andò a vivere un ammiragli della marina
spagnola assieme alla moglie e una figlia
avuta da una relazione precedente al
matrimonio. Il lavoro dell’uomo gli
imponeva spesso lunghi viaggi e di conseguenza
doveva stare lontano da casa per lunghi
periodi; si dice che, almeno inizialmente,
la moglie e la figliastra 15enne andassero
tutto sommato d’accordo, o almeno accettarono
di convivere per amore dello stesso uomo.
L’amore dell’ammiraglio per sua figlia però
era superiore ad ogni altro sentimento,
persino quello per la sua consorte, e ciò
ben presto fu chiaro anche a lei,
nonostante cercasse in tutti i modi di
assecondarlo quando era a casa. Ma
l’ammiraglio aveva per la sua Liana
(il nome gliel’ho dato io) una vera
adorazione ed era solito vantarsi con
i colleghi e amici di avere come figlia
la ragazza più bella della Spagna; si
dice che ogni volta che partiva per un
viaggio le lacrime rigassero le sue guance
e che ogni volta che tornava a casa le
portava uno specchio come segno del suo
profondo affetto per lei e affinchè Liana
stessa si rendesse conto di quanto fosse
bella.
Col passare del tempo la casa si riempì
di specchi, tutti costosi e fatti amano;
la ragazza si divertiva a passeggiare per
la sua casa e ad osservare la propria
immagine riflessa in ogni specchio, ma
la cosa iniziò a disturbare la matrigna
che, al contrario, doveva fare i conti
con gli effetti dell’età e la bellezza
che iniziava a sfiorire.
La donna odiava dover vedere se stessa
in quegli specchi perché ogni giorno
che passava mettevano in risalto una
ruga che prima non c’era. Quella rabbia
divenne depressione e poi gelosia per
la giovane e bella Liana, che al contrario
diventava sempre più bella e sempre più
donna; tutto sfociò in risentimento e
spesso in litigi anche per le cose più
futili.
Il rapporto tra matrigna e figlia fu
irrimediabilmente compromesso e all’ennesima
volta che l’ammiraglio si vantò con i vicina
della bellezza delle figlia, la donna si
convinse a liberarsi della bella Liana.
Attese che l’ammiraglio ripartisse per
il prossimo viaggio, e poi avvelenò la
cena della figliastra: Liana soffrì per
giorni in preda a dolori lancinanti,
sanguinamenti dalla bocca e dagli occhi
e infine morì. La donna era convinta che
togliendo la figlia di mezzo lei e suo
marito avrebbero riacceso il loro amore,
ma al ritorno l’uomo non ebbe la reazione
sperata.
La donna disse che Liana aveva contratto
una malattia orribile e, nonostante avesse
tentato ogni cura, era morta mentre lui
era via. L’ammiraglio fu completamente
devastato dalla perdita: si ritirò a vita
Una sera, mentre l’uomo si stava asciugando
le lacrime di dolore, gli capitò di guardare
in uno degli specchi appesi alla parete della
camera da letto e ciò che vide lo fece tremare
di paura: al di là dello specchio c’era la
figura spettrale della sua amata figlia che
gli mimò il modo in cui era stata uccisa dalla
matrigna. Riflessa nello specchio, vide la
moglie avvelenare un bicchiere e offrirlo a
sua figlia; poi vide la figura di Liana,
questa volta con sangue che fuoriusciva
dalla bocca e dagli occhi e infine nuovamente
la moglie che gongolava al capezzale della
figlia morta.
Scioccato e pieno di rabbia, l’ammiraglio
prese la sua pistola, corse al piano di sotto
e uccise la moglie, per poi andare a confessare
tutto alla polizia. La casa da allora risulta
abbandonata, ma al suo interno le pareti
sarebbero ancora coperte di specchi.
Le persone che vivevano nelle vicinanze
hanno più volte affermato che a tarda notte
si potevano sentire urla agghiaccianti e
pianti provenire dal vecchio edificio:
dicevano che erano urla di dolore di una
ragazza e che erano talmente spaventose
da far loro cercare un’altra sistemazione.
Alcuni affermano di ombre vaganti e di una
figura eterea che di tanto in tanto si
mostrerebbe attraverso le fessure delle
persiane e di movimenti non ben definiti
visibili attraverso le fessure nel legno
degli scudi e delle finestre del terzo
piano.
Negli ultimi anni, nonostante la casa sia
recintata da un muro piuttosto alto, in
molti hanno scavalcato e hanno forzato le
inferiate del piano terra; alcuni hanno
affermato che all’interno ci siano ancora
degli specchi, sebbene la maggior parte sia
distrutta e in frantumi sul pavimento, ma
la cosa più inquietante è che più di un
curioso si è presentato in chiesa scosso
affermando di aver “disturbato” l’anima
di Liana.
Qui ci sono due aneddoti che di solito si
raccontano a riguardo: il primo dice che
un ragazzino si intrufolò in casa per
rubare qualcosa di valore, ma accidentalmente
ruppe uno degli specchi e quando osservò la
sua immagine nei frammenti a terra vide il
volto di una ragazza morta arrabbiata che lo
fece scappare a gambe levate; il secondo
invece parla della sensazione di essere
osservati quando si entra in casa e di poter
vedere con al coda dell’occhio una figura
femminile che osserva da oltre gli specchi
appesi alle pareti.
A Cadice la storia della Casa degli Specchi
è molto famosa e la maggior parte di quelli
che vivono nella zona non ci si avvicinano,
specialmente di notte; per contro la leggenda
stuzzica molti giovani e non è raro che qualcuno
sfidi qualcun’altro a dimostrare il proprio
coraggio nel rimanere più a lungo possibile
all’interno della casa.
FONTE: Misteri dal Mondo –
Credere Per Vedere
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