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Vi aspetta un viaggio nella Cultura, nella Filosofia, nella Poesia, nella Sociologia, nel Gossip......by Phil :-)
venerdì 3 dicembre 2021
MISTERI:LE CASCATE DEL BUCAMANTE E I DUE INNAMORATI-LEGGENDE
TRATTO DA IL PARANORMALE.COM
Fantasmi, luoghi infestati, anime
inquiete… No, non siamo nella
leggendaria Scozia o in Galles,
ma nella nostra amatissima Italia.
La nostra penisola è piena di luoghi
misteriosi e magici e non mancano
le leggende di fantasmi e anime in
pena.
In provincia di Modena c’è una
frazione chiamata Monfestino, che
in epoca rinascimentale era feudo
di re Guidobaldo e della moglie Elvira.
Siamo ai piedi del Monte Cornazzano,
vicino all’antico borgo di Granarolo
e ancora oggi l’atmosfera è suggestiva
e fiabesca. Uno degli affluenti più
importanti della regione è il torrente
Tiepido, a sua volta alimentato dal rio
Bucamante, il cui nome ed il nome delle
sue cascate traggono ispirazione dalla
storia tragica che riguarda la figlia
del re.
I signori di Monfestino, Guidubaldo e
donna Elvira, avevano una bellissima
figlia di nome Odina, la quale insieme
alla sua dama di compagnia amava
passeggiare nei boschi attorno alla
fortezza, cogliere fiori e fantasticare
tra il fresco degli alberi.
Proprio durante una delle sue lunghe
passeggiate la giovane Odina costeggiò
il torrente più del solito e le due
donne si spinsero più lontano di
quanto avessero mai fatto prima.
Fu allora che avvertirono nell’aria
il leggiadro suono di uno zufolo e
incuriosite ne cercarono al fonte.
Si trovarono in una piccola radura
dove il giovane Titiro, un povero
pastore, suonava il suo strumento
seduto su una roccia mentre badava
al suo gregge.
Nonostante le sue vesti scarne e
sporche il ragazzo era molto bello
e quando gli sguardi si incrociarono,
tra Odina e Titiro scoppiò quella
scintilla che solo poche persone hanno
effettivamente sentito accendersi nei
loro cuori.
Odina però non era sola, e di certo
re Guidobaldo non le permetteva di
allontanarsi senza Fiorina, la sua
dama di compagnia. Proprio Fiorina
fu la causa delle loro disgrazie.
Odina tornò spesso a trovare il
pastorello, a volte portandogli
dei doni o del buon cibo, finchè
tra i due sbocciò l’amore. Fiorina
però, che in segreto era altrettanto
attratta dal bel pastore, rivelò ai
genitori della ragazza degli incontri
“sconvenienti”, che ovviamente
vietarono ad Odina di incontrarlo
di nuovo.
Odina, per essendo già maggiorenne,
doveva sottostare alle rigide regole
imposte dal padre, così iniziò ad
incontrare Titiro in gran segreto
nei boschi attorno alla rocca. I
due amanti si rividero spesso, ma
i loro incontri si fecero sempre
meno accorti e una notte Fiorina
li colse sul fatto.
La dama di compagnia andò nuovamente
ad avvertire la regina Elvira e fu
così che re Guidobaldo ordinò che
la sua indisciplinata figlia fosse
rinchiusa per punizione nella torre
del castello. La ragazza in qualche
modo riuscì ad eludere le guardie
e si mise a correre nei boschi nella
speranza di incontrare di nuovo il
proprio amato. Titiro era al solito
posto, triste ed intento a suonare
lo zufolo pensando ad Odina.
Finalmente di nuovo insieme, i due
decisero di fuggire nascondendosi
nel bosco, ma da Monfestino il re
sguinzagliò i suoi migliori segugi
e le sue migliori guardie con il
compito di riportare Odina al
castello e catturare l’importunatore.
Guardie, servi e cani setacciarono
tutto il territorio circostante,
fino a quando i due amanti non
vennero scoperti nei pressi delle
cascate del torrente. Ormai messi
alle strette e nella previsione che
quello sarebbe per loro stato il
loro ultimo incontro, Titiro ed
Odina incrociarono gli sguardi per
un’ultima volta e con tacito consenso
si gettarono abbracciati da una
roccia nella cascata più grande,
trovando cosi entrambi la morte.
Nella caduta il peso dei loro corpi
avvinghiati fece cedere il terreno
sotto la cascata che formò una grossa
buca che prese il nome di “Buca degli
Amanti”, poi nei secoli mal tradotta
in “Bucamante”. Da allora, in omaggio
a quella tragica vicenda, sia il torrente
che le sue cascate hanno preso il
nome di Bucamante.
Ancora oggi lungo il rio Bucamante
si percepisce la forza e la magia
del loro amore: gli spiriti felici
di Odina e Titiro sembrano accompagnare
i visitatori e non è raro avere
l’impressione di vedere in lontananza
nel sottobosco un paio di fatine dei
boschi o un folletto dei monti.
Ogni anno a fine luglio nel borgo
di Monfestino si tiene una rievocazione
storica in onore della triste vicenda
dei due innamorati.
Tale manifestazione viene rappresentata
attraverso immagini di vita quotidiana,
il caratteristico mercato medioevale,
con cantastorie e giullari, con armigeri
e cavalieri, dame e commedianti, il tutto
contornato dalla scenografia naturale
del luogo, dai colori, dalle luci, dagli
addobbi e dalle musiche. E’ una festa
per tutti coloro che amano rivivere,
anche per un solo giorno, l’affascinante
epoca medioevale.
FONTE: Misteri dal Mondo –
Credere Per Vedere
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