Lasciate ogne speranza, Voi ch' intrate...
Vi aspetta un viaggio nella Cultura, nella Filosofia, nella Poesia, nella Sociologia, nel Gossip......by Phil :-)
venerdì 21 gennaio 2022
MISTERI:IL MISTERO DELL’ISOLA DI COLARES
TRATTO DA IL PARANORMALE.COM
Avete mai sentito parlare di
“incontri ravvicinati del VI tipo”?
Normalmente siamo abituati a notizie
che riguardano in contri del II, III
o IV tipo, cioè avvistamenti,
interazioni e rapimenti da parte
di creature extraterrestri, ma
esistono casi molto più “gravi”
in cui i testimoni vanno anche
oltre.
Un incontro ravvicinato del VI tipo
è un contatto con UFO o creature
aliene i quali sono causa di danni
fisiologici a lungo termine, lesioni
gravi che mettono in pericolo al
vita delle vittime o addirittura
nel causano le morte. Casi del genere
“documentati” si contano sulla
punta delle dita e tra questi
forse il più importante fu
quello avvenuto sull’isola di
Colares dal 1977.
Colares è un piccolo comune
brasiliano nello Stato del Pará
e viene definito isola solo per
il fatto che i fiumi tagliano la
regione facendone assumere a
tutti gli effetti la fisionomia.
Siamo in piena Amazzonia e,
come si può immaginare, la
popolazione vive in piccoli
villaggi sul mare vivendo dei
prodotti locali e della pesca.
Già prima del 1977 gli abitanti
della regione avevano avvistato
più volte degli UFO (intesi
proprio come oggetti volanti non
identificati), ma quell’anno
qualcosa cambiò e sembrò iniziare
una vera e propria invasione con
: grandi diversi metri e piccoli
come una mano, a forma di uovo,
di disco, di sigaro, luminosi e
no, di giorno e di notte, concreti
ed evanescenti.
Giungevano da nord ogni giorno,
sia dal cielo che talvolta dal
mare emergendo dell’acqua, e la
loro invasione massiccia durò
da mesi per poi attenuarsi
notevolmente, ma mai finire.
Stando alle centinaia di denunce
alle autorità gli abitanti di
Colares furono aggrediti dagli
oggetti non identificati che li
colpirono con raggi luminosi
ferendoli, bruciandoli, rubando
addirittura loro del sangue e
causando malesseri di diverso
tipo che durarono anche settimane.
Intervennero l’esercito, molte
associazioni scientifiche e,
ovviamente, la stampa di tutto
il Brasile.
Solo nell’agosto del 1977
furono ferite 35 persone,
alcune di loro costrette al
ricovero in ospedale, e diverse
centinaia di abitanti fuggirono
dall’isola terrorizzati. Gli
eventi si concentrarono
principalmente sull’isola di
Colares e con maggiore
intensità sulla città di
Colares, di circa 2.000 abitanti.
Il fenomeno degli UFO divenne
talmente intenso che gli oggetti
nel gergo locale assunsero il
bizzarro nome di “chupa-chupa”.
Qui riporto alcune delle testimonianze
delle vittime di quei fenomeni.
La mattina del 10 agosto 1977 il
pescatore Manoel João de Oliveira
Filho, di 44 anni, passeggiava
lungo la spiaggia di Rio Novo con
alcuni amici cercando un buon posto
dove pescare. Erano le 7 del mattino
quando vide un oggetto a forma di
ombrello fermo a circa 5 m dalla
superficie dell’acqua a pochi metri
dal bagnasciuga. Da sotto l’oggetto
usciva un raggio di luce bianca e
l’oggetto non emetteva alcun suono.
Era largo circa 2 m e sembrava
scandagliare il fondale. Lentamente,
ignorando il gruppo di pescatori,
si spostò verso il largo e ad un
certo punto “spense” il raggio e
si allontanò verso la località
Machadinho.
Lo stesso giorno un falegname di
nome João Dias Costa e un pescatore,
Joao da Cruz Silva, entrambi nella
città di Colares, videro uno sciame
di “sfere luminose” sorvolare la
cittadina a non più di 50 m di
altitudine e nelle due notti successive
in molti riferirono di oggetti
luminosi a forma di sfera fermi
sopra il centro di Colares anche
per diversi minuti. Le sfere poi
si allontanarono in tempi diversi
verso ovest.
Qualche giorno dopo Carlos Cardoso
de Paula, il barbiere della
cittadina, ebbe un incontro
molto ravvicinato con le “luci”
che addirittura scesero all’altezza
della sue finestra e una entrò in casa.
«Erano del 2 di notte e stavano
tutto dormendo; io stavo fumando
la mia ultima sigaretta alla finestra
quando improvvisamente una “pallina
di fuoco” entrò nella nostra casa e
cominciò a girare freneticamente per
la stanza. Poi sembrò calmarsi e si
avvicinò lentamente alla mia gamba
destra fino che risalì senza toccare
la mia pelle. Poco dopo ho cominciato
a sentirmi debole e sentivo gli
occhi pesanti chiudersi. Ho
lanciato un urlo e la palla di
fuoco rapidamente uscì dalla stanza.
Mentre mi ispezionava sentivo una
sorta di calore sulla parte vicina
a lei, ma sono certo che non mi
abbia mai toccato.»
Il 27 agosto Raimundo Costa Leite,
molto conosciuto per la sua abilità
nel realizzare e riparare reti da
pesca, era su una barca con il suo
amico Orivaldo Malaquias Pinheiro
per pescare poco a largo dalla spiaggia
a Cajueiro. Erano le 4 del mattino
quando un oggetto a forma di sigaro
delle dimensioni di un elicottero
giunse dal mare e si fermò sopra
eno. L’oggetto poco dopo se ne andò
ad altissima velocità verso la
foresta ad est.
Per tutta l’estate ci furono
segnalazioni del genere, ma quasi
nessuno affermò di essere stato
aggredito da quelle strane luci
e quegli oggetti sconosciuti. Ad
ottobre le cose cambiarono e gli
oggetti divennero ostili, come se
avessero studiato il luogo e gli
abitanti per organizzare un attacco
in piena regola.
Il 20 ottobre ben tre donne vennero
colpite al seno dai fasci di luce:
tutte e tre affermarono di essere
state immobilizzate da un raggio
luminoso proveniente da un oggetto
a forma di disco che non avevano
nemmeno visto arrivare e che si era
fermato sopra la loro testa a pochi
metri di altezza. Quell’influsso
sul loro corpo sviluppò una tremenda
tensione nervosa per diversi giorni e
tutte affermarono che sentivano come
costanti scosse elettriche al petto
che rendeva loro difficile respirare.
Vennero ricoverate in ospedale e ci
volle una settimana prima che i sintomi
sparissero.
La sera del 29 ottobre Benedito Campos
e sua moglie Silvia Mara, incinta di
7 mesi, erano seduti nel giardino di
l primo piano della loro casa. La donna
si mise ad urlare terrorizzata e
l’oggetto la colpì con un secondo
raggio di luce facendole perdere
immediatamente i sensi e facendola
cadere in una sorta di trance. L’uomo
cercò di soccorrerla ma un terzo fascio
di luce colpì un braccio della donna.
Benedito iniziò ad urlare per richiamare
i vicini e quando le prime persone uscirono
di casa l’oggetto si allontanò a grande
velocità.
«Le vene di Silvia sembravano pulsare
ed erano così gonfie che credevo
scoppiassero da un momento all’altro.»
Benedito si fece aiutare da un vicino
e assieme portarono al donna in casa
dell’amico per chiamare i soccorsi nel
timore che la donna perdesse il bambino.
Ma pochi minuti dopo l’oggetto tornò e
mentre l’uomo attendeva fuori dalla casa
un altro raggio lo colpì paralizzandolo
per diversi minuti. L’arrivo dei
soccorritori fece nuovamente scappare
l’UFO, ma mentre i due coniugi venivano
condotti alla Clinica Medica di Mosqueiro,
l’UFO seguì il veicolo per tutto il
percorso. La moglie si riprese dopo
tre giorni, mentre Benedito, pur
essendosi ripreso dalla paralisi
dopo pochi minuti, mostrò una strana
instabilità psichica e una grave
depressione per molti giorni.
Alfredo Bastos Filho, sindaco di
Colares al tempo degli attacchi
, ha confermato che per tutto
l’anno non ci fu un momento di pace:
la popolazione era terrorizzata dai
chupa-chupa, la clinica si riempì
in poco tempo di ustionati o di persone
semi-paralizzate o anche di gente che
presentava una strana anemia. Le persone
locali erano così spaventate che molte
donne lasciarono la città con i loro figli,
mentre gli uomini rimasti per lavorare
accesero moltissimi falò attorno alla
città per montare la guardia di notte
e si diedero il cambio epr oltre 3 mesi
ogni notte portandosi dietro dei fuori
fuochi d’artificio per segnalare ogni
volta che vedevano che i chupa-chupa
che si avvicinavano.
Nel novembre 1977 il medico Wellaide
Cecim Carvalho, responsabile dell’unità
sanitaria dell’isola di Colares, rese
pubbliche le analisi sui principali
ricoveri del mese: le vittime hanno
sofferto di ipertermia generalizzata,
cefalea cronica superficiale, ustioni
di primo e secondo grado, nausea,
tremori, vertigini, astenia e presentavano
piccoli orifizi nella pelle dove erano
stati colpiti dai raggi.
La maggior parte delle vittima dei chupa-chupa
avevano subito lesioni al viso o all’area
toracica. Le lesioni sembravano ferite da
radiazioni, cominciando con un intenso
arrossamento della pelle nella zona colpita,
per poi degenerare nella perdita dei capelli
e in grosse macchie nere sulla pelle.
Secondo lui le persone erano state vittima
di estreme ustioni molto simili a quelle
prodotte dall’irradiazione del cobalto.
In alcuni casi erano anche ben visibili
piccoli fori sulla pelle simili a punture
di aghi.
La prima morte legata agli UFO avvenne
i primi di novembre: verso l’1 di notte
una signora 60enne giunse alla clinica
con gravi problemi cardiaci. Sul il
seno sinistro c’erano due buchi molto
strani della dimensione di un pisello
e lei si lamentava di vertigini, mancanza
di respiro. Alle 3 il dottor Wellaide,
intuendo la gravità della situazione,
la fece trasferire in un ospedale a
Belém, molto più attrezzato per casi del
genere, tre ore dopo il medico legale
Renato Chaves gli comunicò l’avvenuto
decesso della donna per arresto cardiaco.
Il giorno seguente il COMAR (Comando
Regionale dell’Aeronautica Brasiliana)
arrivò a Belém e iniziò una serie di
ricerche in tutta la regione sotto il
nome di “Operation Plate” (Operazione
Piattino). Durante le indagini l’Air
Force scattò centinaia di fotografie
di dischi volanti nel bacino di Marajó e
trascorse oltre un mese e mezzo nei pressi
di Colares, installando diversi
dispositivi vicino alla spiaggia di
Bacurí.
Dopo la conferenza stampa rilasciata
dal COMAR molti giornali cominciarono
incredibilmente a sostenere e confermare
le dichiarazioni dei militari secondo
ciu i presunti UFO erano in realtà
palloncini meteo o satelliti segreti,
e che non c’era stata alcuna aggressione
autorità obbligarono al silenzio lo
stesso sindaco del paese sotto pesanti
minacce e i giornali locali per più di
5 anni non presero nemmeno in considerazione
un articolo sulle testimonianze dei locali.
Durante l’ondata di avvistamenti dei
“chupa-chupa” ci furono anche altre zone
colpite, come Pinheiro e São Bento nello
Stato di Maranhão e Viseu e Bragança nello
Stato di Pará. Uno di quegli “epicentri
ufologici” fu la Baía do Sol sull’Isola
di Mosqueiro. Secondo alcuni membri della
GUA (Amazonian Ufological Group) esisterebbe ,
una base extraterrestre nascosta sott’acqua
a largo della baia e la dimostrazione
sarebbero le migliaia di segnalazioni e
avvistamenti anche negli ultimi anni di
oggetti volanti non identificati che
provengono dal mare.
Nel 1981, una seconda donna colpita da
un raggio luminoso nella periferia di
Colares morì di infarto, anche se non
fu mai chiaro se la sua morte fosse
correlata all’attacco. Nel maggio del
1986 due pescatori nei pressi dell’Isola
de Granchi (poco distante da Colares)
vennero trovati morti sulla loro barca
con ustioni di secondo e terzo grado su
metà del loro corpo: la sera prima ci
furono numerosi avvistamenti di “palle
di fuoco” nel cielo.
Nella stessa zona nel 1988 una “palla
di fuoco” ustionò gravemente tre uomini
che tagliavano degli alberi sull’isola.
Uno di loro morì e uno dei due sopravvissuti,
Edmundo, presentò un danneggiamento
elettrico sul petto che lo rese invalido
a vita.
Secondo Ufologo Bob Pratt, nonostante
l’informazione venne del tutto repressa
fino a metà degli anni ’90, almeno 10
persone morte nella regione hanno qualche
relazione con gli incontri ravvicinati
di UFO di quel periodo. Alcuni stimano
che migliaia di persone abbiano subito gli
attacchi dei chupa-chupa negli anni tra
il 1970 e il 1980 e che questi si
verifichino ancora oggi, anche se
meno frequentemente.
FONTE: Misteri dal Mondo –
Credere Per Vedere
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento