Lasciate ogne speranza, Voi ch' intrate...
Vi aspetta un viaggio nella Cultura, nella Filosofia, nella Poesia, nella Sociologia, nel Gossip......by Phil :-)
venerdì 29 aprile 2022
MISTERI-PHILIP EXPERIMENT: IL FANTASMA INVENTATO REALMENTE APPARSO.
TRATTO DA IL PARANORMALE.COM
Diverso tempo fa, ancora prima di
scrivere l’articolo a riguardo, mi
interessai alla storia del fantasma
si Ash Manor, un caso davvero emblematico
che potrebbe spiegare gran parte delle
apparizioni eteree ritenute credibili.
Ma andiamo per gradi. Cosa sono
i fantasmi? Esistono molte ipotesi,
ma tutte confutabili o non generalizzabili
a tutti i casi.
– Residui spirituali: una persona
particolarmente legata ad un posto
lascerebbe parte della sua essenza
che perdurerebbe per diversi anni
prima di consumarsi definitivamente.
– Anima del defunto: per un motivo
importante, come ad esempio un’azione
non compiuta o terminata in vita,
l’anima del defunto si attarderebbe
sul nostro piano di esistenza finchè
non avrà terminato ciò che ha iniziato.
– Un’invenzione: la scienza afferma
che non esistono prove di entità ultraterrene
e che tutti gli esperimenti svolti in
questo senso non hanno risolto il dubbi.
Poiché spesso le testimonianze sono
contraddittorie o non verificabili
si tende a relegare i casi come “falsi”.
– Allucinazioni o errori di valutazione:
a volte crede di vedere porta a convincersi
di vedere effettivamente. Sono stati
svolti esperimenti che hanno dimostrato
che se si sparge la voce che un luogo
sia infestato pur non essendolo, molti
tenderanno ad affermare che ci sia un
fantasma e instaureranno una sorta di
effetto a catena convincendo altre
persone.
– Mondi paralleli: c’è chi addirittura
afferma che assieme al nostro coesistan
o realtà parallele spesso invalicabili e
separati da una barriera invisibile, Queste
realtà coesisterebbero nello stesso tempo
e nello stesso spazio, ma avrebbero anche
altre dimensioni e di tanto in tanto tra
alcune si genererebbe un “buco” attraverso
il quale si vedrebbe cosa succede altrove.
I fantasmi sarebbero entità di dimensioni
parallele.
E poi c’è l’opinione che ha cercato
di spiegare il caso del fantasma di
Ash Manor. I coniugi Keel nel 1934
vennero tormentati dallo spettro di un
uomo vestito con abiti tipici del 1800 e
sia lui, sia sia moglie e sua figlia lo
videro e interagirono cercando di colpirlo
più volte. Le apparizioni si protrassero
a lungo e dopo sedute con medium e indagini
di esperti del paranormale si venne a scoprire
che l’uomo era in realtà omosessuale e tra lui
e sua moglie c’era un forte disagio. La
conclusione fu che l’uomo aveva creato
inconsciamente lo spettro e che in qualche
modo fosse riuscito a materializzare la
sua figura davanti a sé ogni volta che era
in fase di riposo. In poche parole la sua
mente aveva generato quello che tutta
la famiglia vedeva come un fantasma.
È davvero possibile che noi, se sottoposti
a stress o a periodi psicologicamente difficili,
creiamo dei fantasmi? Questa ipotesi può sembrare
davvero stupida, ma se pensiamo ai famosi
poltergeist diventa un po’ meno ridicola:
oggi i poltergeist sono ritenuti fenomeni di
psicocinesi creati da adolescenti affetti
da tempeste ormonali (spesso ragazzine alle
prese con i primi cicli mestruali); prima
si pensava che fossero anch’essi entità
paranormali (veramente ancora molti
credono si tratti di spiriti).
Ciò che vi sto per raccontare sembra
essere una conferma di ciò che vi ho
scritto e non si parlerebbe più solo
di un’ipotesi, ma di una cosa dimostrata.
Chiamato “Philip Experiment”, è passato
alla storia per il caso in cui un
personaggio inventato apposta finì
per manifestarsi come fantasma durante
una seduta spiritica. Fu organizzato a
Toronto nel 1972 da un gruppo di studiosi
Società per la Ricerca Psichica capeggiati
dal matematico A. R. G. Owen e dallo psicologo
Joel Whitton.
In tutti gli otto studiosi vollero dimostrare
l’ipotesi secondo cui il potere della mente
fosse in grado di generare forze sconosciute
che erano in grado di interagire con il mondo
reale. Nel settembre il gruppo di Owen forse
dimostrò che i poltergeist ed ogni altra
manifestazione spiritica sono frutto del volere
della mente umana.
Il gruppo inventò a tavolino un
personaggio storico mai vissuti e gli
diedero nome Philip Aylesford. Crearono
un suo background curato nei minimio particolari
e tutti lo studiarono molte volte al giorno ogni
giorno: ci vollero settimane per ricostruire i
luoghi dov’era ambientata la storia, e le abitudini
di vita degli inglesi del 1600, per disegnare
l’aspetto fisico di Philip, i suoi sentimenti
verso la moglie e verso quella che divenne
la sua amante. Una volta pronta, la storia
di Philiph sembrava davvero reale.
Philip Aylesford era un aristocratico
vissuto nel 1600 in Inghilterra che si
era sposato con la figlia di un politico
influente per mantenere il buon nome
della famiglia e per la dote; sua moglie
si chiamava Dorothea, ma tra i due non
sbocciò mai l’amore e l’uomo si distaccò
da lei occupandosi sempre più spesso
dei possedimenti terrieri. Un giorno
trovò sulle terre ereditate una carovana
di zingari e lì conobbe la bella Margo,
di cui si innamorò quasi immediatamente.
La loro fu un’avventura travolgente, al
punto che Philip e Margò si rifugiarono
nella casa del custode del castello
di Diddington Manor, dove lui viveva,
ma Dorothea ben presto scoprì l’adulterio
e per vendicarsi accusò Margo di aver
ammaliato suo marito con la stregoneria.
Margo finì a processo e Philip, temendo
di perdere prestigio e e reputazione,
non scagionò la zingara che venne
ritenuta colpevole e bruciata sul rogo.
Dopo la morte della sua amata Philip fu
colto da rimorso e alcuni giorni dopo,
nel 1654, si gettò dalla torre più alta
del castello.
Una stira triste, strappa lacrime, ma
completamente inventata. Non solo Owen,
a insaputa degli altri membri del gruppo,
inserì anche degli errori grossolani, come
il fatto che Diddington Manor esiste realmente,
ma non aveva alcun castello.
Quando Owen si convinse che tutti avevano
“assorbito” la storia di Philip iniziò una
serie di sedute in cui un medium cercava di
evocare lo spirito di Philip. Passarono ancora
diverse settimane, ma alla fine il tavolino si
mosse, pei si sentirono dei colpi nella stana e
poi le persiane delle finestre si chiusero con
gran rumore.
Stabilirono il classico codice de gli spiritisti:
un colpo per il sì e due colpi per il no e i
partecipanti cominciarono a fare domande a
Philip. Incredibilmente l’entità reagiva alle
domande e rispondeva a volte manifestandosi
con rumori, movimenti di oggetti e perfino
aggredendo gli stessi partecipanti.
Con il passare del tempo Philip assunse
un carattere sempre più definito e si arrivò
al punto che in seguito di una domanda provocatoria
di uno studioso su sua moglie Dorothea il
tavolo spostò di peso l’uomo e lo bloccò in
un angolo facendo talmente tanta pressione
che ci vollero tre persone per liberarlo.
Si fecero diverse sedute, ma ad un certo
punto Philip smise di rispondere alle domande
e si decise di interrompere l’esperimento.
Essendo consapevoli che non esisteva nessun Philip,
gli studiosi conclusero che i fenomeni paranormali
a cui avevano assistito erano generati dal
subconscio del gruppo, anche se non si capacitarono
di come quel subconscio potesse creare una forza
tale da spostare il tavolo e una persona per tutta
la stanza.
Il fantasma non si manifestò mai con parole
o apparizioni, limitandosi solamente a muovere
tavoli o sbattere porte, ma tutti si resero
conto che quell’entità era genuina, seppure
originata da un personaggio inventato.
I risultati dell’esperimento furono pubblicati
su diversi giornali e fecero il giro del mondo;
Hollywood ne ha approfittato e ha girato un film
ispirato proprio a questo esperimento,
“Le Origini del Male”.
Ma allora tutti i fantasmi sono generati
dal nostro subconscio? Beh, non me la sento
di estremizzare tutte le migliaia di casi di
presunte apparizioni e fenomeni paranormali;
sono giunto alla conclusione che in molti casi
il nostro cervello sia capace di cose misteriose
e difficili da comprendere, perfino farci credere
che qualcosa esista anche se non è vero. Credo
però anche a casi di residui spirituali, casi
di allucinazione, alle anime dei defunti e,
purtroppo, a falsi creati ad oc solo per un po’
di fama o di denaro.
FONTE: Misteri dal Mondo –
Credere Per Vedere
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