Lasciate ogne speranza, Voi ch' intrate...
Vi aspetta un viaggio nella Cultura, nella Filosofia, nella Poesia, nella Sociologia, nel Gossip......by Phil :-)
venerdì 10 giugno 2022
MISTERI-UFOLOGIA:R.S. LAZAR “DICHIARAZIONI”
TRATTO DA IL PARANORMALE.COM
Robert Scott Lazar, nato il 26 Gennaio 1959
a Coral Gables, in Florida, Tra il 1989 ed
il 1990 personaggio alquanto controverso
si presentò al grande pubblico americano
costernando ed affascinando i media su
suoi presunti coinvolgimenti, all’interno
di strutture governative segrete, inerenti
studi di retroingegneria su velivoli di
origine aliena. Fin da subito le affermazioni
diffuse da questo sedicente fisico, a
tutt’oggi non è stato infatti ancora possibile
confermare la sua laurea in tale disciplina,
scioccarono sia il mondo ufologico quanto
quello dei mass media americani. Ai primi
del 1989, il giornalista televisivo George
Knapp, della KLAS di Las Vegas, stava
conducendo una serie di trasmissioni sugli
UFO. Nel mese di marzo, Knapp fu avvicinato
da Robert Scott Lazar, un trentenne che
dichiarò di essere un fisico, di aver
lavorato nel complesso di Nellis e di avere
una serie di rivelazioni da fare. Knapp
controllò la sua storia e si convinse a
renderla nota. Fu ciò che avvenne nel corso
di due serate televisive, l’11 e il 13
novembre.Area 51 esplodeva anche tra i
mass-media.
Lazar, senza mezzi termini, affermò che
nell’Area 51 si lavorava a velivoli a
propulsione gravitazionale di origine aliena,
e che aveva subito accuse di spionaggio e
minacce di morte. Egli avrebbe svolto le
sue attività tra il dicembre 1988 e l’aprile
1989 in una zona denominata S-4, circa 16 km
più a sud dell’Area 51 propriamente detta,
presso il laghetto di Papoose. Ora, è certo
che Lazar, nel 1982, abbia lavorato presso i
Laboratori Nazionali di Fisica di Los Alamos
(una circostanza che questo ente cercò invan
di negare). Successivamente, con il suo impiego
presso S-4, gli sarebbe stato dato accesso ad
informazioni altamente riservate. Delle attività
di S-4 non sarebbe stato al corrente nemmeno
il Presidente degli Stati Uniti. Lì, dentro
enormi hangar sotterranei fra loro collegati,
in un’atmosfera di continui controlli ed intimidazioni,
il primo giorno gli sarebbero stati fatti leggere
circa 120 documenti sugli UFO: nove astronavi erano
cadute in mano alle autorità – non era spiegato
come – ed autopsie erano state eseguite su
cadaveri di alieni provenienti dal quarto pianeta
del sistema stellare binario Zeta Reticuli 2. Poi,
Lazar avrebbe potuto lavorare ad un velivolo del
diametro di 9-12 m, al cui interno c’era una
colonna centrale che correva tra il pavimento
e il soffitto del disco. Una consolle appariva
rimossa, e le sedie sembravano esser state
costruite per “bambini”. Secondo Lazar il velivolo
era propulso da un reattore ad antimateria, un
apparato emisferico posto sul pavimento del velivolo,
delle dimensioni di un pallone da basket. Gli
sarebbe stato mostrato anche il reattore in
funzione.
Come “carburante” il disco avrebbe utilizzato
poco più di due etti di un elemento con numero
atomico 115, un minerale superpesante e secondo
Lazar non sintetizzabile sulla terra. Questo
sistema propulsivo permetterebbe di manipolare
lo spazio-tempo e di rendere invisibili i
velivoli.Il lavoro di Lazar sarebbe consistito
in un tentativo di duplicare il reattore.
Lazar avrebbe potuto osservare da lontano anche
i nove tipi diversi di dischi posteggiati negli
hangar, ad ognuno dei quali assegnò un
nomignolo, e durante un breve volo
dell’astronave su cui aveva lavorato:
questa divenne blu, luminosa nella parte
inferiore e cominciò a sibilare come un
apparato ad alto voltaggio elettrico.
Sconvolto, la sera del 22 marzo dell’89,
per cercare di corroborare le sue paure,
Lazar avrebbe condotto sua moglie Tracy,
il discusso appassionato di UFO John Lear
ed un amico, Gene Huff, in una località desolata
a 24 km dalla zona dei presunti test. Qui,
avrebbero osservato (Lear attraverso il suo
telescopio Celestron) e filmato strane luci
ellittiche compiere ardite manovre sulle Groom
Mountains. Sul video si sentono anche i commenti
eccitati dei testimoni. In un’altra occasione,
però, la sorveglianza li avrebbe scoperti. In
seguito, Lazar sarebbe stato minacciato dalI’FBI,
e nell’aprile (o maggio) 1989 cancellato dalla
lista degli addetti ad Area 51.
Sarebbe stato anzi a causa di minacce analoghe
che, nel febbraio successivo, Lazar ruppe
repentinamente un contratto con la Nippon
Television. Successivamente, nel novembre
dell’89, nel corso di un’intervista rilasciata
a Benny Goodman della stazione radiofonica
KVBG, un uomo che affermava di essere
un elettricista della “Reynolds Electronics
and Engineering” impiegato nella località di
Camp Mercury, nella parte più meridionale
dell’Area 51, si fece avanti sostenendo di aver
lavorato in un tunnel sotterraneo profondo 1000 m.
Lì avrebbero luogo enormi operazioni “coperte”.
Un marine lo avrebbe pesantemente minacciato
quando vide medici in camice bianco portare via
su lettini quattro corpi di piccoli esseri
sconosciuti. Chiamando alcuni ufologi di Las
Vegas, l’anonimo disse che lui e altri 50
lavoratori impiegati a Camp Mercury avevano
deciso di appoggiare Lazar, ma pare che
l’iniziativa non abbia avuto seguito. Sempre
alla KVBG, in precedenza erano giunte le
telefonate di un individuo che si nascondeva
dietro lo pseudonimo di “Yellow Fruit”. Egli
avrebbe lavorato ad Area 51 come addetto alla
sicurezza. Le sue affermazioni sono, se possibile,
ancor più improbabili delle precedenti.Uno
dei suoi compagni di lavoro sarebbe stato…
un alieno “buono”, mentre altri avrebbero
fatto parte del gruppo degli EBE (termine
usato per descrivere gli alieni nel famoso
documento “Majestic 12”, un falso quasi sicuro).
Uno scontro cruento avrebbe avuto luogo tra i
“buoni” e gli EBE, e i primi avrebbero preso
il sopravvento sulla base, dove oggi lavorerebbero
37 “buoni” e 3 EBE sarebbero tenuti prigionieri!.
L’ufologo William Hamilton si è recato nell’ottobre
’89 presso il “Little Ale ‘Inn”, la birreria
di Rachel, sulla statale 375, la cui proprietaria,
Pat Travis, gli disse di conoscere di vista
“Yellow Fruit”.
Questo buffo termine non sarebbe altro che il
nome del primo livello delle unità di sicurezza
dell’Area 51, oltre che l’appellativo di una
vecchia unità congiunta Esercito-CIA.
Hamilton riuscì a parlare soltanto per telefono
con “Yellow Fruit”, e questi gli ripete che
sotto l’Area 51 c’erano enormi tunnel sotterranei
che celavano un’intensa attività governo-alieni.
Su richiesta di Knapp, Lazar si è sottoposto più
volte al test del poligrafo – la cosiddetta
“macchina della verità” – con almeno quattro
diversi esaminatori e con risultati incoraggiant
ma non univoci. Uno degli esaminatori, Terry
Tavernetti, ricevette a sua volta minacce
telefoniche. Un ipnotista clinico che lavora
spesso con la Polizia, Layne Keck, nell’89 ha
inoltre sottoposto Lazar a ipnosi regressiva,
ed ha concluso che l’uomo è sincero ma che durante
il suo periodo di lavoro per i servizi gli sarebbe
stato somministrato un farmaco e gli sarebbero
state date istruzioni ipnotiche per indurlo a
non ricordare i dettagli di ciò che aveva visto.
Il giornalista George Knapp, lo “scopritore” di
Lazar, ha confermato che le storie su Area 51
erano ricorrenti da anni, e che anche lui aveva
raccolto direttamente inizi in senso positivo.
Riuscì a contattare almeno quattro altri
informatori fra i quali addetti alla sicurezza
della base, che avrebbero fatto parziali
ammissioni, anche sulla presenza di un velivolo
discoidale ad Area 51. Un professionista di Las
Vegas gli disse che, mentre lavorava li’, vide
atterrare un disco, e che perciò fu tenuto per
parecchie ore sotto interrogatorio. Un controllore
di volo addetto ai radar della base aerea di
Nellis, invece, gli raccontò di oggetti che volavano
sulle Groom Mountains a oltre i 1.000 km/h.Un
portavoce della base di Nellis, infine, ha
confermato a Knapp l’esistenza di un’installazione
interna denominata S-4, ma si è rifiutato di dare
ulteriori dettagli in merito.Uno dei problemi
con Bob Lazar è che é sempre stato stranamente
difficile reperire tracce del suo background di
specializzazioni universitarie e di impieghi
qualificati. Tuttavia, la dichiarazione dei
redditi del 1989, che Lazar ha esibito, cita un
lavoro retribuito, svolto quell’anno in Nevada
per i servizi segreti della Marina.Il modello
contiene anche il numero di identificazione di
Lazar, comprensivo della sigla “MAJ”, che il fisico
sostiene di aver avuto quando lavorava ad S-4.
L’ufologo Bill Moore, che avversa Lazar, ha
avanzato però seri dubbi sull’autenticità di
tale dichiarazione. D’altro canto, Lazar é una
persona la cui credibilità si presta senz’altro
ad essere discussa. Nel 1990, infatti, é stato
condannato ad una pena detentiva (sospesa) per
aver partecipato alla gestione di una casa di
tolleranza a Las Vegas.Lazar ha anche ammesso
a mezza bocca di aver intravisto, dentro S-4,
due uomini in camice bianco discutere con “qualcuno
di piccolo, dalle lunghe braccia”, ma si è
rifiutato di sostenere che poteva trattarsi
di un alieno. Fra i 120 documenti che egli
avrebbe potuto leggere, vi sarebbero stati
quelli concernenti i progetti “Galileo”
(attività di volo con i dischi volanti),
“Looking Glass” (studi sulla possibilità di
vedere il passato) “Siderick” (su potentissime
armi a raggi) e uno riguardante l’origine dell’umanità,
che sarebbe nata grazie ad esperimenti genetici
degli alieni, che peraltro avrebbero “programmato”
anche la venuta di Gesù sulla Terra !Nel 1979,
alieni presenti nella base avrebbero avuto uno
scontro a fuoco con il personale. Poi,
nell’aprile 1987, in un incidente avvenuto
ad Area 51, erano morti almeno due addetti.
Lazar sarebbe stato chiamato a sostituire uno
di costoro.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento