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Vi aspetta un viaggio nella Cultura, nella Filosofia, nella Poesia, nella Sociologia, nel Gossip......by Phil :-)
giovedì 27 ottobre 2022
MISTERI:LEGGENDE METROPOLITANE-LA DEMONESSA VOLANTE DI GUADALUPE
TRATTO DA IL PARANORMALE.COM
L’uomo-gufo d’Inghilterra, l’uomo-pipistrello
di Houston, la donna volante di Da Nang e,
naturalmente, l’uomo falena di Point
Pleasant sono solo alcune delle creature
umanoidi volanti che i criptozoologi inseguono
e sperano di immortalarli per dimostrare la
loro esistenza.
Nel mondo già da diversi secoli si moltiplicano
le bizzarre testimonianze di persone che
affermano di aver visto mostruosi umanoidi
volare e attaccare la gente. Ma è così?
Esistono creature del genere oppure si
tratta di allucinazioni, leggende a notizie
false architettate per un po’ di fama?
Beh, quando le testimonianze vengono da gente
comune sono in pochi a prenderle sul serio,
specialmente quando quei testimoni hanno
la bella idea di scriverci un libro,
pubblicizzare la loro città o la loro
attività; esistono però dei casi in cui
quanto meno il dubbio rimane. Il caso di
cui sto per parlarvi non è molto diverso
dagli altri, ma a testimoniare furono un
commissario e diversi agenti di polizia,
quindi persone decisamente attendibili.
Certo, non esistono fotografie o video a
loro supporto, ma in questo caso le ricerche
del “mostro” sono quanto meno giustificate
da parte dei biologi e gli amanti del mistero.
Non dobbiamo nemmeno andare indietro nel tempo
di molto: era venerdì 16 gennaio del 2004 e il
commissario Leonardo Samaniego aveva il turno
di notte in prossimità di Guadalupe, in Messico.
Verso le 3 del mattino si trovava nella zona
della colonia Valles de la Salle e faceva
molto caldo per essere notte fonda.
Assieme ad un agente era in pattuglia e
come di routine era appostato a bordo
strada per fermare i veicoli per accertamenti.
A quell’ora non passava molta gente sulla
statale, ma di tanto in tanto avevano l’opportunità
di fermare qualche camion che trasportava
merci per i vari mercati; questo è per dire
che i due in effetti si annoiavano, ma
all’improvviso tra gli alberi dietro la
pattuglia Samaniego sentì dei cespugli
muoversi e agitarsi.
All’inizio ci diede poco peso e sperava
che se fosse stato un animale selvatico,
questo scappasse alla vista dei fari; ma
all’improvviso una figura scura saltò fuori
dalla boscaglia volò da terra ad un ramo di
un grande albero che si ergeva sul lato della
strada, per poi girarsi lentamente a osservare
l’ufficiale. Data l’ora l’oscurità era quasi
totale, così Samaniego accese la sua torcia
elettrica e puntò il fascio di luce verso
la creatura.
Con orrore vide quella che sembrava una
ragazza con lunghi capelli neri accovacciata
su un ramo. Aveva la pelle nerissima come i
capelli, quello che sembrava un vestito
strappato addosso anch’esso nero e un volto
terrificante che ricordava solo in parte quello
umano: aveva lunghe orecchie appuntite, un
naso appena accentuato e una bocca simile a
quella dei cani piuttosto che umana. Gli
occhi scintillavano sotto il fascio di luce
e la creatura emetteva una sorta di rantolio
nervoso.
Samaniego fece qualche passo indietro e
la creatura si alzò prima in piedi e poi
spiccò il volo, mostrando che in realtà
quello che sembrava un vestito erano ali
simili a quelle dei corvi ripiegate su se
stesse. Il corpo sembrava umano, con forme
accentuate, ma coperto di un folto pellame
nero.
L’ufficiale corse alla macchina e diede
ordine al collega di mettere in moto e
partire, ma la creatura, dopo aver svolazzato
sopra le loro teste, scese in picchiata sulla
pattuglia atterrando sul tettuccio e provocandone
un’ammaccatura di diversi centimetri.
L’agente mise in moto l’auto e quello che
sembrava un diavolo alato apparentemente
scappò spaventato dal rumore del motore;
questo però solo per pochi secondi, giusto
il tempo per la pattuglia di mettersi
in carreggiata e fare qualche centinaio di metri.
La creatura tornò nuovamente ad attaccare
l’auto e nuovamente si posò sul tettuccio,
causandone quasi lo sfondamento. Poi con
gli artigli si chinò per tenersi contro la
forza dell’aria e nel mentre con una mano
iniziò a battere sul parabrezza nel tentativo
di romperlo. L’agente chiamò la centrale
segnalando la cosa e per fortuna vennero
mandati dei rinforzi, ma solo a fatto avvenuto.
Preso dal panico, Leonardo Samaniego alla guida
dell’auto iniziò a fare svolte, inversioni e
a muovere l’auto a zig zag nella speranza
che quel mostro desistesse, ma la donna
ostruosa si aggrappava al parabrezza con
tale forza che non riuscì a farla staccare.
L’agente estrasse la sua pistola e sparò
due colpi al soffitto dell’auto: probabilmente
riuscì a colpire la creatura perché staccò
gli artigli dagli sportelli, ma fece leva
sull’auto e Samaniego perse il controllo
andando a sbattere contro un muro a lato
della strada.
L’agente svenne sul colpo, mentre Samaniego
riaprì gli occhi per qualche secondo
vedendo che la creatura era ancora lì
sul tettuccio e lo guardava malevolmente.
Tale fu la sua paura che l’uomo svenne.
Pochi muniti dopo giunse una seconda pattuglia
e in breve tempo anche un ambulanza di paramedici.
La bestia alata non c’era più, ma c’erano i
segni dei graffi sulla carrozzeria e il
tettuccio quasi completamente sfondato.
Samaniego e l’agente fortunatamente si
ripresero e se la cavarono con qualche
giorno di ospedale. Incredibilmente,
quando Samaniego ha raccontato la sua
storia ai suoi colleghi al lavoro,
diversi agenti nel dipartimento hanno
ammesso che anche loro avevano visto una
“strega volante” nella zona di notte, ma
non avevano segnalato i loro incontri per
paura di essere ridicolizzati.
Nel maggio 2009, un criptozoologo Ken
Gerhard di San Antonio (in Texas) è giunto
in Messico per investigare sulla questione,
ma nei 4 mesi in cui ha esplorato la regione
intorno a Guadalupe non ha trovato mai la
fatidica creatura.
Cosa ha attaccato i due agenti quella notte?
I biologi credono si sia trattato di un
attacco da parte di un avvoltoio nero,
uno sparviero o un corvo imperiale; si
tratterebbe quindi di un uccello e Samaniego
si sarebbe lasciato suggestionare anche a
causa della stanchezza. Per contro non solo
il commissario, ma anche diversi agenti
affermano ancora oggi di aver incontrato
una demonessa volante, una specie di donna
mostruosa aggressiva e malvagia.
Quello che è certo è che le testimonianze
di strani e terrificanti umanoidi volanti
sono centinaia e in diversi luoghi del mondo.
Detto questo non è che io mi fidi delle
testimonianze non verificabili, ma qualcosa
di strano sta succedendo nei cieli,
su questo non c’è dubbio.
FONTE: Misteri dal Mondo –
Credere Per Vedere
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