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Vi aspetta un viaggio nella Cultura, nella Filosofia, nella Poesia, nella Sociologia, nel Gossip......by Phil :-)
giovedì 26 gennaio 2023
MISTERI:HEAVEN’S GATE- LA SETTA UFOLOGICA SUICIDA
TRATTO DA IL PARANORMALE.COM
Molti ricorderanno la notizia data
il 26 marzo del 1997 in tutto il mondo
dai telegiornali con la quale si comunicava
il suicidio di massa di 39 persone americane
appartenenti ad uno strano culto. Ecco,
quel culto era una setta ufologica che credeva
che la cometa Hale-Boop contenesse
un’astronave aliena e passasse per
prelevare le loro anime e farle ascendere
ad uno stato di esistenza superiore.
Heaven’s Gate (“Cancello del Paradiso”)
era una setta ufologica fondata e guidata
da Marshall Applewhite e Bonnie Nettles a
San Diego, in California. Applewhite era
identificato come un guru, un uomo dai
poteri soprannaturali che faceva da tramite
tra l’umanità e gli alieni, mentre la sua
compagna, che decisamente ne sapeva di più,
era vista come la prediletta del “grande
sacerdote”.
In realtà Applewhite era un insegnante
di musica che insegnava alle scuole superiori
a San Diego, uno di quelli di cui nemmeno ci
si ricorda quando si finisce la scuola. Non aveva mai
mostrato segni di squilibrio o interessi “anomali”,
fino a quando nel 1974 conobbe Bonnie Lu
Trusdale Nettles. Anche l’incontro tra i
due nasconde particolari tutt’altro che
comuni: l’uomo venne ricoverato a Houston
per problemi gravi problemi cardiaci e andò vicino
alla morte più di una volta durante il ricovero;
in ospedale incontrò Bonnie Nettles che al
tempo era un’infermiera e prese
particolarmente a cuore la sua riabilitazione.
Applewhite era divorziato con due figli e
l’infermiera ne approfittò per guidarlo
nel suo mondo magico, fatto di giorni
passati all’osservatorio astronomico e
letture di libri di occulto, riuscendo
ad insinuarsi nella mente dell’uomo che
decise di cambiare completamente vita e
passarla con lei. L’influenza della donna
fu tale che Applewhite, una volta uscito
dall’ospedale, tagliò i contatti con
l’ex moglie e i figli e non volle più rivederli.
Nel 1975 l’uomo si licenziò e assieme
alla sua nuova compagna fondò il culto
“mistico – trascendentale” chiamato
“The Two” secondo il quale la coppia
era stata “scelta” come intermediaria
tra gli alieni del cosmo profondo e
gli esseri umani. Centinaia di uomini e
donne giunsero dalla California,
Nuovo Messico, Oregon, e Colorado
pronti a seguire i due predicatori,
addirittura abbandonando le famiglie
a investendo i loro risparmi nella
causa iniziata dalla coppia.
Applewhite e Nettles non facevano
che professare l’imminente arrivo
di un’astronave aliene che avrebbe
condotto tutti i seguaci del culto
su un piano di esistenza superiore
e che il momento della dipartita era
vicino. Tutti pendevano dalle loro
labbra e attendavano con trepidazione
l’arrivo della nave spaziale. Applewhite
e la sua compagna cercavano seguaci
anche attraverso i mezzi di informazione,
inclusa la pubblicità sui giornali:
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Nel 1985 Bonnie Nettles morì di cancro,
ma ciò non fermò Appelwhite dal proseguire
la sua crociata: cambiò nome alla sua setta
chiamandola “Heaven’s Gate” e tonò alla
ribalta cercando adepti in tutti gli Stati
Uniti. Migliaia di persone aderirono al
suo credo e Applewhite iniziò ad indire
ritrovi sempre più frequenti dove si mostrava
in una posizione sopraelevata ( solitamente
seduto su una roccia) e leggeva passi di
libri sull’ufologia e parlava di casi
di abduction.
Chi aderiva a questa setta doveva seguire
schemi rigidi, abbandonare la propria
personalità a favore di una “collettiva”
senza differenze; nessuno poteva agire
in maniera autonoma, ma solo con il benestare
del gruppo e tutti erano invitati a meditare
ore e ore al giorno per allontanarsi dalle
tentazioni quotidiane e innalzarsi
spiritualmente per raggiungere lo stato
di “eletto” per essere prelevati dagli
extraterrestri. Applewhite avrebbe
traghettato i fedeli verso un mondo
“superiore”, mentre il nostro a causa
della dissolutezza e la negazione alla
conversione sarebbe presto stato distrutto
da un enorme cataclisma.
La cosa andò avanti fino al 1997,
quando tutte le testate giornalistiche e
i telegiornali diedero al notizia che la
cometa Hale-Boop era in avvicinamento
verso la Terra. Era ciò che intendeva
Applewhite: i tempi erano maturi e finalmente
era arrivato il tempo della dipartita
dal mondo terreno per innalzarsi ad
un’altra dimensione. Applewhite a febbraio
tenne un comizio in cui scelse tra i suoi
fedeli 50 “prescelti” che ritenne pronti
spiritualmente e con loro iniziò incontri
più intimi per alcune settimane in cui
li preparava all’evento tanto atteso.
Il giorno prefissato per la loro “partenza”
era il 26 marzo 1997 e per quel giorno
invitò tutti gli eletti in una villa del
quartiere di Rancho Santa Fe, nei pressi
di San Diego.
Quel giorno la polizia fu avvertita da
una telefonata da parte di Rio Diangelo,
un ex adepto, che la avvertì di un
“incredibile scempio” che probabilmente
era avvenuto in quella villa. Due pattuglie
si precipitarono per investigare e la polizia
rinvenne con orrore 39 cadaveri, 21 donne
e 18 uomini di età compresa tra i 26 e i 72 anni,
tutti appartenenti alla setta ufologica
di Marshall Applewhite.
Quasi tutti i corpi erano coperti da un
sudario viola e la morte era stata procurata,
dopo aver assunto un miscuglio di alcool e
droghe, tramite soffocamento con sacchetti
di plastica avvolti attorno al capo. Si
scoprì dalle indagini che tutte le avevano
rinunciato a tutto, anche al proprio nome,
e sulla loro veste da cerimonia portavano
una sigla che li identificava. I maschi,
tra cui Applewhite, per dimostrare la loro
purezza di spirito e l’abbandono delle
tentazioni terrene, si erano precedentemente
castrati e le donne avevano simbolicamente
“chiuso” il loro sesso, e quindi la loro lussuria,
con del nastro isolante che lo sigillava completamente.
Tutti erano vestiti allo stesso modo,
avevano un nastro colorato avvolto al
braccio e indossavano scarpe Nike, ma il
suicidio non avvenne simultaneamente:
la “migrazione delle anime” avvenne
nel corso di tre giorni e la scoperta
dei corpi avvenne grazie ad un nastro
recapitato a Rio Diangelo che svelò
ciò che stava a significare.
Per convincere gli adepti a lasciare
la terra e il loro corpo, la guida
spirituale del gruppo disse che era
l’unico modo di evacuare questo mondo.
Applewhite convinse 38 adepti dei 50
inizialmente richiamati a suicidarsi
per trasportare la propria anima sulla
cometa che passava vicino al pianeta
Terra. Il grande guru avvelenò con
arsenico e vodka i suoi seguaci convincendoli
a seguirlo nella sua ascensione sulla
cometa e assieme agli ultimi di loro
brindò con quel cocktail mortale.
Aveva ragione Applewhite? Beh, a vedere
come sono andate le cose direi di no: nessun
cataclisma avvenne in quei giorni e la
cometa proseguì per la sua strada; da
allora sono passati quasi 20 anni e le
previsioni apocalittiche presagite dalla
setta non hanno trovato realizzazione,
nemmeno nel 2012. Vuoi vedere che Applewhite
si è sbagliato?
FONTE: Misteri dal Mondo –
Credere Per Vedere
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