Lasciate ogne speranza, Voi ch' intrate...
Vi aspetta un viaggio nella Cultura, nella Filosofia, nella Poesia, nella Sociologia, nel Gossip......by Phil :-)
mercoledì 1 maggio 2024
Biografia:Nellie Bly
tratto da biografie
Elizabeth Jane Cochran nasce a Burrell,
nello stato della Pennsylvania, il 5
maggio 1864. È celebre con lo pseudonimo
di Nellie Bly, con la quale firmava i suoi
articoli giornalistici; è ricordata come la
prima giornalista investigativa . A lei si
deve il genere di giornalismo sotto copertura.
La sua storia è inoltre celebre per aver compiuto
un giro del mondo nel tempo record di 72 giorni,
emule del personaggio di Phileas Fogg, protagonista
del romanzo "Il giro del mondo in 80 giorni".
L'infanzia
Tredicesima di quindici figli,
suo padre Michael Cochran, giudice e
uomo d'affari, muore quando lei ha solo
sei anni. La madre si risposa con un uomo
che presto si rivela essere violento e dedito
all'uso di alcol. Elizabeth, ancora adolescente,
testimonia contro di lui durante il processo di
divorzio voluto dalla madre. Abbandona gli studi
per le difficoltà economiche famigliari e si
trasferisce a Pittsburgh dove tenta la carriera
di insegnante; ma il futuro le riserva un ruolo
che la proietterà nella storia del giornalismo.
Nellie Bly giornalista
Nellie Bly scrive bene, non si tira
indietro: fa nomi e cognomi, non la
scalfisce nulla. Lei parla nei suoi articoli
di operaie sfruttate, di lavoro minorile,
di salari. È lei la donna che cambia
la storia del giornalismo.
Tutto comincia nel gennaio del 1885.
Esce sul Pittsburgh Dispatch un editoriale
firmato da Erasmus Wilson: "A cosa servono
le ragazze" (What girls are good for).
L'articolo parla con toni infiammati delle
donne.
Del fatto che le ragazze pretendono di
studiare, di andare a lavorare e che
puntano a crearsi una carriera, mentre
il loro ruolo naturale sarebbe quello di
crescere i figli e badare alle faccende
domestiche. Le reazioni all'articolo sono
diverse, tra adesioni e proteste. Tra queste
c'è una lettera firmata da una certa "Orfanella
Solitaria" (Lonely Orphan Girl), che il direttore
George Madden legge con curiosità e ammirazione.
Convinto che si trattasse di un uomo, subito
il direttore gli risponde per offrirgli un
posto al giornale.
Così si presenta al giornale davanti agli
occhi del direttore una giovane di 21 anni,
bella e anche molto agguerrita, pronta ad assumere
l'incarico. La donna si chiama Elizabeth Jane Cochran,
in arte Nellie Bly. La ragazza scrive bene e non
teme nulla, ma è quasi inevitabile che insieme ad
apprezzamenti per le sue parole e alla notorietà,
non tardino ad arrivare per lei anche i guai.
Infatti, tra i finanziatori dei giornali ci
sono molti industriali di Pittsburgh, che sono
infastiditi dalle inchieste della donna che
parlano di operaie sfruttate, di lavoro minorile,
di salari. Da qui arrivano le minacce al direttore
del giornale: non saranno più disponibili a finanziarlo
se la giovane donna continuerà ad impicciarsi con
inchieste varie.
È il motivo che spinge Madden a correre ai
ripari spostando la giovane al giardinaggio.
Ma Nellie, insieme ad un articolo su una dama
vincitrice del premio per il miglior fiorito,
presenta una lettera di dimissioni.
In Messico
Poi si trasferisce in Messico e da lì fa la
corrispondente estera sempre per lo stesso
giornale, il Pittsburgh Dispatch, e scrive
dei bellissimi reportage di viaggio. Ma solo
per poco. Sei mesi dopo dalla partenza e
permanenza in Messico, esce un suo articolo
su come il presidente messicano Porfirio Diaz
abbia fatto incarcerare un giornalista dissidente.
Un articolo che segna la sua probabile espulsione
dietro una minaccia di arresto.
Un nuovo giornale
La giovane donna per non restare relegata
dentro le pagine del giardinaggio, decide
di bussare alla porta del The New York World,
il giornale di Joseph Pulitzer, che la prende
subito a lavorare con sé. Le assegna il primo
incarico: un reportage sulle condizioni in cui
vivono i malati mentali internati.
L'esperienza in manicomio
Nellie Bly si finge pazza per farsi rinchiudere
nel manicomio di Blackwell's Island. Ciò le permette
di raccontare i fatti così come sono. È la prima
volta in assoluto che qualcuno fa un azione del
genere e soprattutto che lo fa una donna. Nasce
così "Dieci giorni in un manicomio". Si tratta
di un resoconto emozionante, crudo, onesto del
trattamento che viene fatto ai malati mentali.
Il suo impatto con il manicomio è spaventoso.
I medici che mi condannano per quello che ho
fatto dovrebbero provare a prendere una donna
in perfetta salute, a rinchiuderla e lasciarla
seduta dalle sei del mattino alle otto di sera
su panche di legno, senza permetterle di parlare
o muoversi durante queste ore, senza darle
qualcosa da leggere e senza dirle nulla del
mondo di fuori, a darle pessimo cibo e un
trattamento rude. Dovrebbero fare tutto questo
e vedere quanto ci vuole per vederla diventare
pazza. Io dico che due mesi così la renderebbero
un relitto umano.
Riesce a resistere dieci giorni e a farsi
salvare dal suo giornale, raccontando tutto
ciò che ha visto con i suoi occhi. Dal reportage
si va ad un'inchiesta approfondita. Grazie a Nellie
Bly le situazioni in manicomio migliorano e
vengono pure aumentate le sovvenzioni.
La nascita del giornalismo sotto copertura
Si tratta di vero giornalismo investigativo e
lei è una delle prime persone ad essersene
occupata. Nellie è una donna ostinata, determinata
e molto coraggiosa che ha scritto in libertà
contro un mondo fatto di pregiudizi. È stata
la prima donna a creare un genere di giornalismo,
quello "sotto copertura".
La donna si fa arrestare per raccontare la
situazione dentro il carcere oppure si fa assumere
per pochi centesimi in posti orribili per
raccontarne la situazione lavorativa.
Nellie Bly e il giro del mondo
È solo nel 1889 che passa ad un'impresa non meno
impegnativa: riesce a convincere Pulitzer a farle
provare l'impresa raccontata da Jules Verne ne Il
Giro del mondo in 80 giorni. Parte e impiega
72 giorni: un record per quell'epoca. Va da sola
con due valigie. Così diventa la più celebre
giornalista del suo tempo. Ma Nellie Bly al suo
rientro viene accolta con una pacca sulla spalla
e nessuna promozione. Ecco allora che si licenzia
dal giornale. Poi torna sui suoi passi.
Gli ultimi anni
Allo scoppio della prima guerra mondiale,
diventa corrispondente di guerra: è la prima
donna a farlo. Nellie Bly muore a New York all'età di 57 anni
a causa di una polmonite. Poche settimane prima di
morire disse:
Non ho mai scritto una parola che non provenisse
dal mio cuore. E mai lo farò.
Nel 2015 è uscito un film ispirato
alla sua vita, dedicato alla sua esperienza
in manicomio, dal titolo "10 Days in a Madhouse",
di Timothy Hines.
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