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mercoledì 15 maggio 2024
BIOGRAFIE:Isabella d'Este
TRATTO DA BIOGRAFIE
Biografia • Diplomazie rinascimentali
Isabella d'Este nasce a Ferrara il 17 maggio
1474 da una nobile famiglia: il padre è Ercole
I d'Este, mentre la madre è Eleonora d'Aragona,
una delle figlie del re di Napoli Ferdinando I e
di Isabella di Clermont. La giovane Isabella riceve
un'educazione umanistica grazie ai suoi insegnanti,
tra cui si ricordano Nicolò Cosmico e Jacopo Gallino.
Isabella in giovane età è molto acculturata e intelligente,
intrattiene molte corrispondenze epistolari nella città
di Mantova e colleziona sculture in stile romano e moderno.
Il 12 febbraio 1490 sposa Francesco II, figlio
di Federico I Gonzaga, il marchese di Mantova.
È stata promessa sposa al giovane il 28 maggio di
dieci anni prima in seguito a un accordo stipulato
tra la famiglia estense e la famiglia dei Gonzaga.
In quel periodo è ancora una bambina, mentre
Francesco II Gonzaga non ha ancora compiuto
quattordici anni. Il matrimonio viene celebrato
per rafforzare l'alleanza tra la famiglia Este
e la famiglia Gonzaga. Dopo il matrimonio con
il giovane Gonzaga, Isabella giunge a Mantova
il 14 febbraio 1490, dove viene accolta calorosamente
dagli abitanti della città, che rimangono
colpiti dal suo portamento garbato e raffinato.
La marchesa inizia a invitare a corte molti
intellettuali e artisti dell'epoca rinascimentale,
tra cui si ricordano: Leonardo da Vinci, Mantegna,
il Perugino, il Correggio, Ludovico Ariosto,
il musicista Tromboncino, il musicista Cara,
Tiziano, Raffaello.
Il suo portamento cordiale e leggiadro non passa
inosservato a corte. Molti artisti decorano per
lei i suoi appartamenti, ma in particolar modo
la Grotta e lo studiolo. Isabella d'Este è amante
dei gioielli e, avendo buon gusto nel vestirsi,
è considerata come un modello e come un punto
di riferimento nel mondo occidentale dell'epoca
rinascimentale.
Con il suo stile impeccabile incarna la perfezione
e la bellezza così da essere considerata la
"Prima donna" del Rinascimento italiano. Con i
suoi modi di fare cordiali riesce a stringere forti
legami d'amicizia con duchi, principi, re, artisti,
musicisti, poeti e studiosi.
Ma Isabella d'Este è anche musicista, non
solo una grande intellettuale. La marchesa
di Mantova sfrutta anche le sue innumerevoli
qualità in ambito politico, in particolar modo
nei momenti in cui il marito è assente per
svariati motivi. La dote che la contraddistingue
è la grande diplomazia che utilizza per condurre
gli affari politici. Con grande coraggio, ad
esempio, prende le redini del potere quando il
marito Francesco II è prigioniero a Venezia per
lungo tempo. È questo un periodo molto difficile
e Isabella lo supera con grande forza e abilità
politica. Nel 1519 muore Francesco II Gonzaga e
Isabella governa il marchesato come reggente del
figlio Federico, ancora minorenne.
Sotto la sua reggenza politica Mantova
viene elevata da marchesato a ducato,
ottenendo una posizione di grande prestigio
in Italia. Inoltre riesce ad avviare delle
trattative politiche con il temuto cardinale
e arcivescovo Cesare Borgia per riavere il
Cupido realizzato da Michelangelo, rubato
dal Borgia in occasione della presa del ducato
di Urbino; la presa del ducato avviene nel 1502
ai danni di Guidobaldo di Montefeltro e della
consorte Elisabetta Gonzaga.
Isabella, dopo essere riuscita nell'intento
di far diventare Mantova un ducato, riesce
a far diventare Ercole, uno dei suoi sette
figli, cardinale. Dopo aver condotto con grande
abilità gli affari politici dei possedimenti
territoriali della sua famiglia è costretta a
lasciare la città per una decisione politica
presa dal figlio Federico che controlla ormai
da solo il ducato di Mantova.
Si rifugia così a Roma nonostante i disordini
politici che si verificano in seno alla città
controllata dal papa. Nel 1527 è protagonista
del sacco di Roma ed è circondata dai cardinali
legati al papa Clemente VII, che la vogliono rendere
prigioniera. In questa circostanza però riesce
a scappare per rifugiarsi nel proprio palazzo,
all'interno del quale offre ospitalità a circa
duemila persone. Ancora una volta, facendo uso
della sua abilità diplomatica e della sua
intelligenza, riesce a non far occupare il
suo palazzo e a non farlo saccheggiare.
Dopo essere tornata a Mantova, risolve
i problemi causati dal figlio Federico.
Isabella d'Este muore il 13 febbraio 1539 all'età
di sessantaquattro anni; viene sepolta a Mantova,
nella Chiesa di San Francesco.
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