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mercoledì 24 luglio 2024
POLIGNANO A MARE : STORIA
TRATTO DA PRO LOCO.
La frequentazione antropica dell’antica Neapoleis
Pauceta risale al paleolitico medio e superiore,
come attestano i numerosi ritrovamenti in località
Ripagnola – Grotta del Guardiano e Grotta dei Ladroni
e soprattutto nella contrada Scorza di Santa Barbara
con l’ipogeo Manfredi che costituisce uno dei più
rilevanti insediamenti nella paleostoria neolitica
della Puglia centrale.
Secondo alcuni, l’antica città di Neapolis
sarebbe una delle due colonie fondate nel IV
secolo A.C da Dionigi II di Siracusa, detto il
giovane, dipendente dalla madre patria Corinto;
altri, affermano che sarebbe stato Giulio Cesare in
persona a fondare la città di Polignano, snodo
centrale lungo la via Traiana che collegava
Brindisi alla capitale.
Vero è che Polignano divenne fiorente
centro di commercio, favorita dalla vicinanza
alle rotte commerciali e dalle presenza di cale
che, come nel caso dell’odiena San Vito, fungevano
da approdi naturali. Prospera fino a coniare moneta
di stampo greco recante l’iscrizione “NEAII”
come attestano i ritrovamenti condotti a seguito
di scavi operati nel XVIII secolo nella mensa
vescovile, attualmente Piazza Aldo Moro.
Nel VI secolo fu sotto la giurisdizione
dell’impero Bizantino, la città sviluppò una
vera e propria struttura municipale che la rese
sede di diocesi, già forse nel 672 e fino al 1818.
La presenza dei popoli stranieri si sussegue con
la dominazione normanna del XI secolo che rilanciò
la produzione dell’olio d’oliva e rese fervidi i
commerci. Alla dominazione degli Angioini si deve
l’opera di fortificazione del borgo per garantire
la difesa dalle incursioni dei turchi e dalle
epidemie che spesso arrivavano proprio dal mare.
Divenne sempre più fitta e fervida rete commerciale
in epoca Aragonese. Mercanti e uomini d’affari
di ogni dove, soprattutto sotto l’egida del dominio
veneziano che durò vent’anni, si davano appuntamento
a Polignano. Ciò nonostante, Polignano non può essere
annoverata tra i più importanti porti rinascimentali,
a causa della sua ubicazione a strapiombo sul mare
che le impedì di dotarsi di un porto efficiente –
ecco così spiegata la vocazione per lo più agricola
della città dedita, ieri come oggi , ai commerci
con l’entroterra.
Retta da famiglie illusti come gli slavi Rodolovich
ed i napoletani Leto, il feudo di Polignano fu poi
venduto nel 1795 al barone Pasquale La Greca. Con
fervore Polignano aderì ai moti risorgimentali, e
fra reazione e brigantaggio, fu terra di patrioti
e briganti.
Nel 1862 il sindaco Bartolomeo Nicola Giuliani
in consiglio municipale, deliberò di aggiungere
al nome di Polignano la dizione “a mare” che
il re Vittorio Emanuele II sancì con decreto
regio nel 1864
CON QUESTA BELLA STORIA DEL COMUNE DI POLIGNANO A MARE
IL BLOG DI SMINZ AUGURA BUONE VACANZE, E A RILEGGERCI IL 7 SETTEMBRE
2O24.
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