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mercoledì 30 aprile 2025
ITINERARI NAPOLETANI STORIA:I QUARTIERI SPAGNOLI.
tratto da FAI FONDOAMBIENTE
I Quartieri Spagnoli nascono nel XVI secolo
su iniziativa di don Pedro da Toledo, vicerè
di Napoli al fine di ospitare i suoi soldati
che avevano il compito di reprimere eventuali
ribellioni napoletane. Inoltre, in questi palazzi
erano anche ospitate le truppe spagnole dirette
su altri fronti di guerra, che facevano tappa a Napoli.
E sin da allora sono stati luoghi di contrabbando e
prostituzione, fino alla violenta faida camorristica
degli anni Ottanta. Al di là della cattiva fama I
Quartieri sono un’importante testimonianza della vita
del popolo napoletano. Un luogo dove i panni stesi
fanno da cornice al quartiere. Qui le traverse sono
chiamate vichi, la segnaletica stradale spesso è
scritta a mano e con frasi che spesso scatenano
l’ilarità dei passanti. I Quartieri Spagnoli
sono un luogo che non smette di stupire i napoletani
stessi, per i suoi colori, per il continuo vociare.
Le finestre sempre aperte sembrano quasi invitare
i passanti a guardarci dentro. Recentemente, i
vicoli del quartiere si sono colorati dei disegni
della Street-art. Parliamo dei 200 e più lavori
di Cyop e Kaf, che illuminano le mura malconce e
le porte delle case dei Quartieri. Leggi anche Street
art a Napoli, i Quartieri Spagnoli omaggiano Totò
e altri grandi artisti. Le strade dei Quartieri
Spagnoli sono o parallele a via Toledo o salgono
in alto verso corso Vittorio Emanuele, la strada
che collega Mergellina con il Museo Nazionale.
Passeggiando per questi vicoli è facile imbattersi
in piccole attività di artigianato che ruota intorno
a mestieri vecchi e nuovi o trattorie dove si possono
gustare specialità napoletane in ambienti molto semplici,
come la famosissima trattoria da Nennella. Camminando
per le stradine dei Quartieri spagnoli è impossibile
non notare i celebri bassi napoletani, l’anima
popolare di Napoli. Una grande camera, comprendente
angolo cottura, bagno e letto, che dà sulla strada
e che dona a chi passeggia uno scorcio di vita
domestica. L‘origine spagnola dei Quartieri vive
ancora nel nome di molte strade come via della
Trinità degli Spagnoli su cui si trova la chiesa
omonima dedicata dagli Spagnoli a Santa Maria del Pilar.
O ancora nei resti di antichi complessi conventuali
oggi destinati ad altri usi. Uno di questi è il
convento Trinità delle Monache che nel 1806 diventò
l’Ospedale militare di Napoli. Alcune chiese sono
addirittura diventate meta di pellegrinaggio.
In Vico Tre Re a Toledo c’è un piccolo santuario,
dedicato a Santa Maria Francesca delle cinque piaghe,
prima santa napoletana della Chiesa e Compatrona
di Napoli. Qui si recano numerosi fedeli,
soprattutto giovani coppie che affidano alla
speranza e alla fede la possibilità di procreare.
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