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Vi aspetta un viaggio nella Cultura, nella Filosofia, nella Poesia, nella Sociologia, nel Gossip......by Phil :-)































sabato 2 agosto 2014

Veronesi: 5 cure che ci guariranno domani.

 TRATTO DA
 "MARIE CLAIRE"
ultimi aggiornamenti
in fatto di cure anticancro.

Tutto comincia, come sempre, 
da una visione: una grande 
cascina lombarda attorno a 
cui far crescere idee, studi,
 innovazioni terapeutiche, 
squarci di futuro per medici
e ricercatori, ma soprattutto per
 i pazienti. Da quella visione
Umberto Veronesi è partito
 per costruire, insieme a un 
gruppo di imprenditori, banchieri,
 scienziati e premi nobel, il 
luogo che da 20 anni a questa 
parte è diventato uno tra i 
primi centri d'eccellenza per
 lo studio e la cura dei tumori
 a livello internazionale. 
Parliamo dell'Istituto Europeo
 di Oncologia  di Milano, 
non a caso molto simile a 
quella grande cascina lombarda
 in cui il prof è nato e cresciuto.
Vent'anni che tradotti in cifre 
significano oltre un milione e 
700mila persone visitate o
 curate fino al 2013. E 
innovazioni che sono
diventate pietre miliari della
 senologia (vedi la chirurgia
 mininvasiva, la tecnica del
 linfonodo sentinella, la radioterapia
 intraoperatoria), della pneumologia,
 della radiologia. Ma più dei 
successi del passato, per
 celebrare questo compleanno 
il direttore scientifico dell'Ieo 
ci tiene a indicare, ancora una
 volta, le strade più promettenti
 per il futuro. E le strategie che
 ci cureranno nei prossimi
 vent'anni.
«La conoscenza sempre più 
completa del nostro Dna, 
cambierà il modo di curare
 i tumori: intanto diremo 
progressivamente addio
 ai tagli chirurgici estesi e
 ai farmaci tossici per il
 nostro organismo,  per
 lasciare spazio alla chirurgia 
microinvasiva e alla 
personalizzazione delle 
cure con nuove particelle
 e molecole», spiega Veronesi.
 «Eccone cinque, tra le 
più promettenti».
Non solo ecografia  
Hifu (High intensity focused
 ultrasound): è una tecnologia
 che indirizza sull'area da
 trattare fasci di ultrasuoni ad
 alta intensità (simili a quelli 
utilizzati dall’ecografia), 
 riscaldando le cellule  tumorali - 
e solo quelle -  fino a un
 temperatura sufficiente a
 eliminarle. Attualmente questa
 tecnologia viene già utilizzata
 per trattare alcuni tumori molto
piccoli, oltre che patologie
 benigne dell’utero.
Un detective infallibile
RM Total Body: in poco più 
di 30 minuti questa nuova
 tecnologia di imaging (senza
 radiazioni ma con un'innocua
 esposizione a un campo 
magnetico) è in grado di 
individuare tumori invisibili 
con altre tecniche. E non solo: 
scopre infezioni, infiammazioni,
 lesioni vascolari, fratture, 
offrendo un’immagine inedita 
del nostro corpo. Perché farla?
 I tumori trattati agli stadi primitivi
 (quelli che la RMN Total Body
 potrà rivelare) hanno una
 probabilità di guarigione 
altissima, vicina alla totalità 
dei casi.
Artiglieria pesante
Radioterapia con protoni
 e adroni: queste particelle
 pesanti sono molto più potenti
 degli elettroni comunemente
 utilizzati in radioterapia. A
 parità di effetti collaterali, 
la loro efficacia sulla lesione
da curare è decisamente 
maggiore: un po' come
 scagliare una pietra, 
anziché dei sassolini. 
Il super esame del sangue
Diagnosi attraverso il MicroRna 
presente nel sangue: tra le 
ultime conquiste della ricerca
 c'è l'identificazione del
 MicroRna, frammenti di 
materiale genetico che il 
tumore può rilasciare quando
 è in fase di formazione e 
che quindi possono agire da
 marcatori per la diagnosi 
precoce di alcune forme
 tumorali. Per ora si parla 
di tumori al polmone, al seno, 
 ovaie. Ma l’ipotesi affascinante 
(e futuribile) è quella di poter
 diagnosticare ogni tipo di 
tumore in fase iniziale, grazie 
a un semplice esame del
 sangue, in grado di 
individuare i famosi
 frammenti.
Missili intelligenti
Farmaci molecolari: sappiamo
 che il tumore è causato da
 uno o più geni che subiscono 
un danno e per questo smettono
 di svolgere la loro funzione,
 mandando in tilt il programma
 biologico della cellula. Lo 
studio del genoma umano
 ha permesso  di identificare
 con crescente precisione
 molti di questi geni.
E quindi di individuare 
molecole in grado di 
riportarli a un normale 
funzionamento, riportando
 le cellule tumorali a una
 condizione di normalità 
senza però distruggere le 
altre cellule. Questo è il
 principio d’azione dei farmaci 
molecolari, chiamati anche
 farmaci intelligenti perché,
 come missili moderni, 
colpiscono esclusivamente
il bersaglio. Questa nuova
 generazione di farmaci è
 destinata a sostituire
 progressivamente la 
tradizionale "chemio".

CON QUESTO ARTICOLO IL
BLOG DI SMINZ CHIUDE E AUGURA
BUONE VACANZE (INVERNALI!!!!????)
CI LEGGEREMO A SETTEMBRE.


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