
Il suo nome tutt’oggi resta un mistero:
non si sa quale sia. Una monaca,
di un convento nei pressi di Caserta.

Era poco più di una novizia.
Appena entrata in quel convento.
Conobbe un giovane. Sentì quell’impulso
che, come le avevano insegnato,
le spose del Signore avrebbero
dovuto combattere, reprimere,
ignorare.Lei ci provò. Per molto
tempo ci riuscì. Ma non per sempre.
Fu solo un caso. O magari entrambi
si cercarono, costruirono insieme
l’occasione in cui incontrarsi.
Si unirono. Con la consapevolezza
che per loro era proibito. Ma proprio
questo lo rese ancora più dolce.
Dopo quel loro primo incontro non
si rividero più. Colpa e appagamento
si mescolavano nei loro animi.
Ancora non sapevano quali conseguenze
avrebbe avuto la loro unione.
Trascorsero quattro mesi.
Ben presto alla monaca fu
impossibile nascondere alle consorelle
il suo stato di gravidanza. Nascosero
la cosa. Il ragazzo non seppe mai
niente dell’accaduto. Di quel suo
figlio segreto e vietato.
Il bambino nacque sano e forte.
Superò i pericoli del parto. Ma non
poteva restare in convento.
Fu dato subito in affidamento
ad alcuni contadini: dissero
loro che si trattava di un orfanello,
lasciato sulla soglie del convento.
Diversi anni si susseguirono.
Un giorno, nel convento arrivò
la terribile notizia: il bambino,
divenuto ormai un giovinetto,
era morto di una malattia
incurabile. I contadini riportarono
il corpo proprio al convento,
perché le spose del Signore
lo seppellissero.
Con la morte del cuore, se ne
incaricò la monaca, colei che
lo aveva partorito. E volle farlo da
sola, senza che nessuno potesse
vederla.
A Caserta, c’è un sottopassaggio
che unisce viale Lincoln a viale
Lincoln 2. Qui, al tempo della
monaca, sorgeva un maestoso
albero secolare. Oggi non c’è più.
Ma molti automobilisti di passaggio
giurano di aver visto, di notte,
la figurano di una donna incappucciata.
Spesso la figura si para dinanzi
alle auto. Causando gravi incidenti.
Vuole la leggenda che quello sia
il fantasma della monaca. La donna
si sarebbe impiccata a quell’albero.
Subito dopo aver seppellito lì il proprio
figlioletto. Secondo un’altra versione,
ora sarebbe alla ricerca proprio
della tomba del figlio.
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