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sabato 9 luglio 2016

Perché tradiamo e come possiamo uscirne

ARTICOLO TRATTO DA MARIE CLAIRE


Cos'è il tradimento? Perché si
 cade in tentazione? Chi viene
 scoperto e chi preferisce confessare? 
Cosa spinge un individuo a tradire? 
C'è una predisposizione?
Il tradimento nasce da una 
necessità di rivivere il 
corteggiamento. Naturalmente
 ha molteplici aspetti, perché
 si può parlare sia del
 traditore/traditrice seriale, che 
è incorreggibile, sia del
 traditore/traditrice occasionale 
che si trova nella circostanza 
favorevole e ne approfitta.
 Il primo caso è quasi fuori da 
ogni terapia o volontà di cura,
 il secondo potrebbe essere 
gestito agevolmente all'interno 
della coppia.
Come potrebbe essere 
gestito?
La casistica è molto varia e
 ci sono molte variabili. Se 
il rapporto si può recuperare,
 la strategia migliore è quella 
di spiegare il perché il fatto
 sia avvenuto, elencando con 
umiltà le possibili motivazioni.
 In questo bisogna anche dare
 rassicurazione che non 
avverrà mai più e che il
 fatto è stato di una trascurabile
 importanza. Il tempo poi farà 
il resto.
Il tradimento si può 
prevenire?
No, in quanto è il frutto 
della soddisfazione di 
un bisogno. Ma certamente
 se non c'è dialogo all'interno
 di una coppia è più facile che
 ciò accada.
Come vive l'uomo il 
proprio tradimento? E
 la donna?
L'uomo vive il proprio 
tradimento con leggerezza
 con la scusa che si tratta 
di una necessità psicofisica.
Al contrario, vive, però, 
il fatto di essere stato tradito
 con enorme sofferenza, 
perché viene messa in 
discussione la sua proprietà
 e il suo territorio. La donna
 tradisce in modo molto
 sportivo, considerandolo
 qualcosa che eventualmente
 le è dovuto. Il tradimento
 subìto, invece, è un attacco
 terribile alla propria autostima 
e, quindi, può produrre
 sofferenza e disagio fino 

alla malattia.
Tra le vittime soffrono 
di più gli uomini o le 
donne?
Gli uomini soffrono
 perché viene meno l'idea 
del possesso, della proprietà 
e anche la messa in 
discussione della propria 
virilità. Le donne, invece, 
subiscono un attacco frontale
 alla propria femminilità e 
seduttività e, quindi, è un'intera 
personalità che può venire
 messa in discussione.
Chi viene scoperto più
 facilmente? E chi preferisce 
confessarlo?
Gli uomini sono molto
 maldestri e, a volte,
 confessano quasi per liberarsi 
del senso di colpa. Le donne
 non confessano mai,
 nemmeno sotto tortura.
 O quasi mai.
Con che percentuale un
 tradimento porta alla fine
 di una relazione?
La percentuale è diventata 
molto alta negli ultimi tempi,
 perché i fondamentali del
 matrimonio o di una vita di
 coppia sono diventati molto 
fragili. Le unioni solide di una
 volta non esistono più o sono
 molto rare, quindi basta un 
nonnulla che porta alla fine
 di tutto.
Cosa serve per il benessere
 della coppia secondo lei?
A mio avviso, prima si toglierà
 alla sessualità quel suo spazio
 sacro di religioso tabù prima 
si farà un passo avanti verso 
la serenità della coppia. Non
 è impossibile, se si pensa che
 anni fa la convivenza era 
considerata un sacrilegio e
 adesso, invece, è un 
indispensabile passo 
propedeutico al matrimonio.
 Io personalmente sono convinto
 che bisognerebbe lasciare 
liberamente la sessualità anche
 fuori della coppia, ma mi
 rendo conto che è un 
pensiero prematuro.

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