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domenica 9 ottobre 2016

CESARE PAVESE,LA VITA.

Riassunto vita:

 Cesare Pavese


Riassunto:
Cesare Pavese (Santo Stefano
Belbo 1908-Torino 1950)
nasce nelle Langhe piemontesi
dove la sua famiglia possiede
 un podere, in cui ritorna ogni
 estate, ma trascorre quasi tutta
 la sua vita a Torino, rimpiangendo
 i luoghi della sua infanzia.
Dopo la laurea in lettere insegna
 per breve tempo. Scrive poesie
 e racconti e traduce per la casa
 Einaudi autori americani ancora
 poco conosciuti in Italia, favorendo
 la diffusione della letteratura
 statunitense. Arrestato nel 1935
con l’accusa di attività antifascista
 viene mandato al confino a
Brancaleone Calabro dove
 soggiorna per un anno.
Negli anni del dopoguerra
si dedica a un’intensa attività
letteraria pubblicando romanzi
e saggi sul rapporto tra letteratura
e società e ottenendo un ampio
 apprezzamento di pubblico e
 di critica, nelle sue opere si legge
 di un suo disagio esistenziale, e
una personalita' introversa votata
 alla solitudine, forse tutto cio' si
 presuppone, sia legato alla perdita
prematura del padre, e successivamente
 ad un comportamento alquanto
freddo e distaccato della madre,
che in  parte traumatizza lo scrittore
 e lo porta a desiderare la morte,
infatti
al culmine del successo, in seguito
a una grave crisi esistenziale, si
toglie la vita in un albergo a Torino
 a soli 42 anni.

Il mondo di Pavese

La produzione letteraria di 
Pavese si incentra sul rapporto 
città-campagna. Lo scrittore, 
non riuscendo a vivere nel mondo
 urbano disumanizza, in cui 
l’uomo si perde in una profonda
 solitudine, riscopre la campagna,
 mitico mondo della sua infanzia,
 idealizzato luogo di libertà dalle
 costrizioni dove spera di ritrovare 
le proprie radici.
Tra le sue opere ricordiamo le raccolte
 di poesie Lavorare stanca (1936) e
 Verrà la morte e avrà i tuoi occhi (1951);
 i romanzi Paesi tuoi (1941), Il compagno (1947),
 Prima che il gallo canti (1948)
 e La luna e i falò (1950). 

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