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domenica 24 settembre 2017

Addio acqua e limone: i benefici del caffè e limone in un drink (virale)

articolo tratto
da marie claire,


Cocktail ricette, segreti, 
degustazioni. I cocktail sono
 come la musica, o il Superenalotto: 
le combinazioni che si possono 
sperimentare sono infinite, tante
 da poterne assaggiare uno diverso
 al giorno ed essere sempre lontani
 dall’averli provati tutti. Avreste mai 
immaginato, infatti che esistono 
cocktail a base di caffè e limone?
E che sono anche buonissimi? Lo 
dimostra il lungo successo di un 
cocktail chiamato Black Magic,
 che scorre a fiumi in Florida. Anche 
perché, teoricamente, si potrebbe 
servire solo lì. Il suo copyright, 
infatti, lo detiene il Mai-Kai Bar,
 in una delle migliori catene di 
ristoranti tropicali al mondo, che
 il copyright lo ha posto anche su 
parecchie altre creazioni. Le 
versioni del cocktail Black Magic
che circolano al di fuori della 
Florida sono tutte un po’ improvvisate,
 come le imitazioni della Coca Cola
che non tirerà fuori la ricetta manco
in caso di rapimento del Ceo. Ma forse
 (forse), sbirciando fra i suggerimenti, 
un Black Magic possiamo provare a
farcelo in casa, a miglia di distanza. 
Provando. Ps. Se vi dicessimo che 
vi sono benefici del caffè e limone
vi potremmo convincere (di più)?
Il Mai-Kai Bar è uno dei più famosi 
ritrovi tikilo stile ispirato 
all’omonima divinità polinesiana
e ha servito il suo primo cocktail 
nel 1956. In quel periodo aveva in 
forze nello staff il leggendario 
Mariano Licudine, un bartender
filippino così famoso da essere
 soprannominato “l’Houdini dei 
liquidi”. Licudine miscelò il primo
 Black Magic intorno al 1959, 
nella prima sede del Mai-Kai di
 Oakland Park, e se si fosse trattato
 di un’intuizione notturna messa
in pratica o di un tentativo random,
 non si sa. Quello che conta è che
 funzionò. Proprio in questi giorni, 
il Black Magic, che è poi diventato 
uno dei suoi cavalli di battaglia, è
 tornato al top delle richieste, 
finalmente libero dall’equivoco 
di essere considerato, in un sacco
 di posti, un cocktail per Halloween
. «Il caffè, in realtà, è un accenno», 
spiega al sito punchdrink.com 
Jeff Berry, l’attuale proprietario
 del Mai-Kai, per rispondere a chi 
ha sempre obiettato (prima di
 assaggiarlo) che il caffè in un 
cocktail tropicale fa venire i brividi 
al solo pensiero. In realtà il Black 
Magic non è l’unico cocktail in cui
 l’aggiunta di caffè può sembrare
 strana. È presente anche in altri 
di cui l’ingrediente principale è il 
lime, o nel Mr. Bali Hai (un altro
 tiki che troveremo l’occasione di
 esplorare), che è a base di succo 
d’ananas. Ma fra tutti, il Black Magic
 è quello ritenuto la vera leggenda 
dell’uso del caffè come arma impropria.
Qual è la ricetta del cocktail Black 
Magic? Gli imitatori hanno provato a 
mixare vodka, succo di limone e
 liquore al caffè. Naaaa! Jeff Berry 
su Punchdrink.com suggerisce invece
 che la base alcolica è di rum bianco
 e nero (e come non potrebbe esserlo, 
ai tropici), mentre il caffè è quello fresco 
che si beve in tazzina. Considerato che
 si è lasciato sfuggire anche la faccenda 
"accenno", un tentativo domestico si può 
già fare. La dose più difficile da calcolare 
è probabilmente quella del succo di frutta 
fresco, e capire quale si accompagna
 meglio. Le voci del web puntano molto
 sui succhi agrumati (caffè e aranciata
 continuano a far pensare alla lavanda 
gastrica, evidentemente ci sbagliamo).
 Ma ogni singolaricetta del Black 
Magic che trovate sui forum e sulle 
pagine dedicate ai cocktail (qualcuna 
insinua anche la presenza dello sciroppo 
di miele) è segnalata come puro “tributo”. 
Insomma, se questa misterioso cocktail 
di cui l'unico certezza sono il ghiaccio
 (tanto) e quella fettina di limone 
sull'orlo del bicchiere che sembra
 un presagio per gusti forti, dovesse 
diventare la vostra ossessione, non 
vi resta che una cosa: prendere un 
aereo e andarvelo a gustare in Florida.
 In un Mai-Kai bar originale.

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