ARTICOLO TRATTO DA
MARIE CLAIRE.
Okay ci siamo capitati
quasi tutti, almeno una
volta nella vita. Ovvero:
paghiamo la palestra/scuola
di danza moderna/spinning/yoga
e poi non ci andiamo mai.
MAI. Continuiamo a dirci
non riesco a fare palestra.
Poi scade l’abbonamento e
arrivati all’estate il nostro
fiato è rimasto lo stesso, così
come la nostra tonicità muscolare.
L’unica differenza è che il
nostro conto in banca ha
qualche euro in meno. C’è
chi capisce subito l’antifona
e non ci prova più, e chi invece
ripete l’errore anche un altro
paio di volte. Ci riprova e dice
che pagare la quota prima o
poi lo spingerà ad andare. O
meglio, ci sono molte più
probabilità che lo faccia
spinto dai sensi di colpa,
che senza. I motivi per cui
non si riesce a stabilire una
routine per mantenersi in
forma possono partire da
tante cause: la pigrizia, okay,
che non è ancora diventata un
reato. La stanchezza che rende
il divano allettante come un
miraggio nel deserto, dopo
una giornata di lavoro. La
mancanza effettiva di tempo
che non ci lascia spazio
sufficiente nella giornata
per incastrare un ora di
workout. La perdita di
allenamento di lunga data,
che ci ha fatto dimenticare
quanto sia bello sentirsi
pieni di endorfine mentre
si usa il corpo. E poi c’è la
possibilità che soffriate di
una vera e propria allergia,
appena dimostrato da uno
studio pubblicato dal National
Center for Biotechnology
Information. Sì, quando
dite di essere “allergici alla
palestra” potreste aver detto
qualcosa che non è affatto
ironico, ma la pura verità.
No, non è uno scherzo:
si chiama anafilassi indotta
dall'esercizio fisicoed è
una condizione genetica
vera e propria. Si manifesta
durante o dopo l'esercizio fisico,
e ha fra i suoi sintomi vampate,
dispnea, orticaria, gonfiore e
nausea. Chi ne soffre può ignorarlo
per tutta la vita e chiedersi
cosa succede quando ne prova
gli effetti, particolarmente
accentuati con attività come
il jogging, il tennis e il ciclismo.
Ma c’è chi la sperimenta anche
in azioni che richiedono meno
energia, come camminare a
lungo o fare i lavori domestici
più pesanti. In alcuni soggetti,
invece, si manifesta in modo
imprevedibile, in alcune
occasioni ma non in altre.
E fra i sintomi più rari,
qualcuno si trova anche a
combattere contro prurito,
orticaria, rossori, un
affaticamento esagerato
per quello che si è fatto,
addirittura nausea, crampi
addominali e diarrea. I
sintomi in genere smettono
a pochi minuti dall’interruzione
degli esercizi o dell’attività,
e con una indagine fra familiari
si scopre spesso che altri hanno
sperimentato la stessa sindrome
almeno una o due volte.
La percentuale di chi soffre
di anafilassi indotta dall'esercizio
fisico non è bassissima: il 2%.
Ci sono in corso delle ricerche
per capire le cause scatenanti
e se esiste un modo per evitare
che si manifestino. Per ora, si
sa soltanto che questa condizione
è sensibile a dei food trigger,
dei cibi che ne favoriscono la
manifestazione, come frutti
di mare o farinacei se mangiati
poco prima degli esercizi. Nel
frattempo, possiamo sentirci
(finalmente!) un po’ meno in
colpa per quell’abbonamento
pagato e scaduto, senza aver
mai messo un piede nella palestra.
Nessun commento:
Posta un commento