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sabato 6 aprile 2019

La lettera d’amore di Franz Kafka a Milena Jesenskà

Dalla corrispondenza dell'autore
 ceco emerge la figura di Milena, 
una donna per cui l'autore
 prova un amore fortissimo che, 
però, non verrà mai corrisposto.
Lo ricordiamo con la lettera che 
indirizzò all’amata Milena. Il personaggio
 di Milena occupa gran parte della
 produzione epistolare dello scrittore
 ceco Kafka, autore de La Metamorfosi.
 Leggiamo insieme la lettera che
 l’autore scrisse all’amata. Una lettera in 
cui traspaiono tutti i sentimenti
 contrastanti che vivono nel suo
 animo.
Ancora sabato. Questo incrociarsi
 di lettere deve cessare, Milena, 
ci fanno impazzire, non si ricorda 
che cosa si è scritto, a che cosa
 si riceve risposta e, comunque 
sia, si trema sempre. Capisco
 benissimo il tuo ceco, odo anche
 la risata, ma m’ingolfo nelle tue
 lettere tra la parola e il riso, poi
 odo soltanto la parola, poiché 
oltre a tutto la mia natura è 
angoscia. Non so rendermi conto se
 dopo le mie lettere di mercoledì-giovedì
 tu voglia ancora vedermi. So 
il rapporto fra te e me, (tu 
appartieni a me, anche se non 
dovessi vederti mai più), 
lo conosco in quanto non sta
 nel territorio confuso
 dell’angoscia, ma non conosco
 affatto il rapporto tuo verso di
 me, questo appartiene tutto 
all’angoscia. E neanche tu mi
 conosci Milena, lo ripeto) (a). 
Ciò che accade è per me qualcosa
 di mostruoso, il mio mondo crolla, 
il mio mondo risorge, vedi come tu
 (questo tu sono io) ne possa dare
 buona prova. Non mi lagno del 
crollo, il mondo stava crollando,
 mi lagno del suo ricostruirsi mi
 lagno delle mie deboli forze, mi 
lagno del venire al mondo mi lagno 
della luce del sole. Come 
continueremo a vivere? Se dici
 di sì alle mie lettere di risposta, non
 devi più vivere a Vienna, è impossibile.
 Milena, non si tratta di questo, tu 
non sei per me una signora, sei una
 fanciulla, non ho mai visto nessuna
 che fosse tanto fanciulla, non oserò
 porgerti la mano, fanciulla, la 
mano sudicia, convulsa,unghiuta,
 incerta e tremula, cocente e fredda.

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