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venerdì 13 novembre 2020
MISTERI:FUGA DA ALCATRAZ
TRATTO DA IL PARANORMALE.COM
Ancora oggi di tanto in tanto in TV
proiettano il film “Fuga da Alcatraz”,
uscito nei cinema nel 1979 e diretto da Don
Siegel. Il film, oltre ad essere stato girato
proprio nella prigione di Alcatraz, si basa
sulla vera storia dell’evasione di tre detenuti,
Frank Morris e i fratelli John e Clarence Anglin,
avvenuta nella notte dell’11 giugno 1962.
Alcatraz è un’isola a 2 km dalla terra ferma
situata nella baia di San Francisco divenuta
famosa perché accoglieva uno dei carceri di
massima sicurezza più famosi del mondo. Dal
1933 l’intera isola fu chiusa al pubblico per
diventare prima un carcere militare e poi
prigione per i peggiori criminali degli Stati
Uniti. Il carcere fu chiuso il 21 marzo 1963
per gli elevati costi di gestione.
Il carcere di Alcatraz è ricordato per
l’estrema rigidità con cui venivano trattati
i detenuti: i criminali mandati sull’isola
erano molto pericolosi oppure noti per
aver tentato già la fuga dai precedenti
carceri. Al Capone fu uno dei criminali
famosi ospitato ad Alcatraz.
Chi finiva ad Alcatraz era costretto
a celle singole, spesso in isolamento
al buio e al freddo; i prigionieri
avevano pochissimi diritti e l’unica
possibilità di uscire per lavorare
all’esterno era guadagnata con una
disciplina ferrea. Una delle peggiori
regole della prigione concedeva la
facoltà di uccidere coloro che
avessero tentato una rivolta o la
fuga. La punizione per le guardie era
identica, soprattutto se i detenuti
fossero riusciti a raggiungere il mare:
anche nel caso che fossero annegati
nelle gelide acque della baia,
le guardie di turno rischiavano
la pelle per la loro negligenza.
Nonostante questo in due casi
alcuni detenuti sono riusciti a
scappare e di loro non si è più
avuta alcuna traccia.
La prima evasione con successo
da Alcatraz avvenne il 16 dicembre 1937:
Theodore Cole e Ralph Roe riuscirono
a calarsi da una finestra passando
attraverso le sbarre della prigione e,
approfittando della nebbia, riuscirono
a raggiungere l’acqua e a scomparire
nella Baia di San Francisco.
I due detenuti vennero dichiarati
affogati.
La seconda fu quella che ispirò
il celebre film e avvenne la notte
dell’11 giugno 1962. Tre detenuti,
Frank Morris e i fratelli John e
Clarence Anglin, per mesi scavarono
un cunicolo in una delle pareti delle
loro celle con cucchiai e forchette;
per non dare nell’occhio utilizzarono
della cartapesta con cui coprivano
il buco dello stesso colore delle
pareti.
Prepararono la loro fuga nei minimi
particolari, impossessandosi pian
piano di diversi capi di vestiario
che trasformarono in una zattera e
tre salvagente e sempre con la
cartapesta costruirono delle teste
uguali alle loro, dipingendole e
incollando dei capelli rubati dal
barbiere della prigione.
Quella notte misero le teste e
alcuni indumenti nelle brande in
modo da simulare i loro corpi
distesi e poi attraverso il buco
che avevano scavato seguirono
le tubature della prigione fino
a trovare l’uscita per la spiaggia.
La mattina del 12 giugno 1962 le
guardie scoprirono la fuga dei tre
carcerati, ma i fuggitivi non verranno
mai più ritrovati. Le tracce giungevano
fino all’acqua e da quel punto non fu
più possibile capire che fine avessero
fatto.
Nella baia venne trovato un
impermeabile con alcuni effetti
personali dei fratelli Anglin e
ciò portò a pensare che i tre
fossero annegati poiché difficilmente
i detenuti si sarebbero separati dai
loro oggetti; ma negli anni non venne
mai trovato nessuno corpo, il che
porterebbe a pensare che ce la fecero
e a dimostrarlo ci sarebbero diverse
segnalazioni dei tre fuggitivi
nell’area di San Francisco.
In particolare i fratelli Anglin
avrebbero riallacciato i contatti con la
famiglia inviando cartoline non firmate
e fiori alla loro madre ad ogni festa
della mamma; si dice anche che quando
morì al suo funerale furono notate
due strane signore che si dileguarono
subito dopo la funzione.
Il mistero dei tre fuggitivi da Alcatraz
rimane e sebbene l’FBI ritiene che i
tre siano annegati c’è chi addirittura
afferma di averli incontrati e fotografati
in Brasile.
FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere
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