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Vi aspetta un viaggio nella Cultura, nella Filosofia, nella Poesia, nella Sociologia, nel Gossip......by Phil :-)
venerdì 4 dicembre 2020
misteri:ST. ELMO E IL FANTASMA DI ANNABELLE
TRATTO DA IL PARANORMALE.COM
In Italia non ce ne sono tantissime,
ma chi vive in regioni dove una volta
si lavorava in miniera sa anche che
nei pressi dei siti un tempo si
costruiva case che velocemente venivano
occupate così come abbandonate quando
la miniera cessava di produrre.
In America, ed in particolare
nell’ovest degli Stati Uniti, c’erano
centinaia di miniere e cave, oggi
in stato di abbandono per esaurimento
delle vene produttive, di conseguenza
sono anche centinaia le cittadine
abbandonate che oggi sono lasciate
alle intemperie e allo sfacelo. Una
di queste è St. Elmo, una cittadina
fantasma del Colorado che ha visto
la prosperità a partire dal 1880.
St. Elmo si trova nel cuore della
Sawatch Range, circa 35 km a sud-ovest
di Buena Vista e si trova ad
un’altitudine di 3.036 m. La scoperta
dell’oro e dell’argento nelle montagne
nel 1880 portò ad una veloce
urbanizzazione e qui si stabilirono
quasi 2.000 persone, tutte minatori,
familiari o investitori dei giacimenti.
Una della donne che fece una certa
fortuna a St. Elmo fu Anna Stark
che ebbe l’idea di aprire in centro
un saloon cha ai piani superiori faceva
anche da hotel; proprio per questo fu
chiamato “Home Comfort Hotel”.
Il marito di Anna morì giovane e la
donna dovette crescere i suoi tre
figli Annabelle, Roy e Tony da sola
e non senza correre pericoli data la
sua attività: dove c’è flusso di denaro
e di pepite (molti pagavano con oro e
argento) per forza di cose giunge anche
la criminalità e a St.Elmo le sparatorie
in stile Far West furono piuttosto frequenti.
Ad ogni modo la fortuna di Anna e dei
cittadini iniziò a calare all’inizio
degli anni ’20, quando i filoni di
oro e argento iniziarono ad esaurirsi.
Lentamente anche la le famiglie dei
minatori iniziarono a spostarsi in
altre zone più proficue e nel 1930
a St. Elmo rimasero solo più Anna
con i suoi figli.
La miniera continuò a lavorare fino
ai primi anni ’40, ma nella cittadina
giungevano solo pochi viaggiatori e
benchè Anna avesse deciso di trasferirsi
altrove in cerca di fortuna, suo
figlio Roy nel 1934 cadde da cavallo
e morì. La donna non si riprese dalla
perdita e poche settimane dopo morì
anch’ella di crepacuore.
Gli unici residenti di St.Elmo
rimasero Annabelle e Tony che,
sono si al motivo, scelsero di restare
nella cittadina fantasma e vivere alla
giornata di quel poco che essa poteva
offrire. St di fatto che vivere in un
luogo abbandonato, senza impianti idraulici,
senza elettricità e senza le comodità della
città iniziò lentamente a minare le loro
menti e ben presto i due iniziarono a
comportarsi in modi piuttosto bizzarri.
I gestori degli impianti, qualche timido
viaggiatore e alcuni proprietari ancora
attaccati alle loro case iniziarono a
spargere la voce a valle di “Dirty Annie”
(Annie sporca) perche la ragazza iniziò a
non lavarsi più e nemmeno a cambiarsi di
abito: si diceva che per quasi dieci anni
indossò la stessa veste.
Di Tony si persero notizie verso il 1950
e nessuno sa se morì a St. Elmo o se ne
andò altrove; Annabelle invece continuò
l’attività della madre, sebbene i clienti
fossero pochissimi. Di certo quei pochi
non restavano a lungo nel saloon, anche
perchè i vestiti sporchi e i capelli
scompigliati della donna facevano sorgere
il sospetto anche nei più bonaccioni che
la donna avesse problemi psichici.
Annabelle morì nel 1960 e da allora a St. Elmo
iniziarono strani fenomeni che fecero gridare
al fantasma. Un’ombra spettrale fu più volte
vista vagare nel saloon e al primo piano
della locanda, ma anche una figura vestita
di bianco fu spesso segnalata nelle
viuzze del paesino e nei pressi del pozzo.
Negli anni ’80 un gruppo di turisti si
fermò a pernottare nell’hotel abbandonato
e molti di notte furono testimoni della
chiusura a chiave di tutte le porte del
primo piano e di un abbassamento delle
temperatura drastico che perdurò diversi minuti.
Tempo dopo alcuni operai mandati da
valle per la manutenzione ordinaria del
paesino (che intanto era diventata metà
turistica a tutti gli effetti) videro i
loro attrezzi ammassarsi al centro del pavimento
del saloon e per quanto tentarono di riprenderli
ogni volta venivano trascinati da una forza
invisibile al centro delle stanza.
Verso la fine degli anni ’90 un visitatore
vide una donna in un vestita bianca affacciata
alla finestra del secondo piano del vecchio
hotel. La donna lo fissò, annuì e scomparve.
L’uomo entrò nell’edificio, ma lo trovò
completamente vuoto e solo quando tornò a
valle e vide un quadro che raffigurava
Annabelle si rese conto di aver visto
il suo fantasma.
Negli ultimi anni la vicenda di Annabelle
e del suo fantasma sta cadendo nel
dimenticatoio, ma tutti quelli che
scelgono St. Elmo come meta turistica
vengono sempre avvertiti preventivamente
che lassù potrebbero non essere soli e
che qualcuno potrebbe spiarli dal fondo
di un vicolo o da una finestra accostata.
FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere
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