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venerdì 12 febbraio 2021
MISTERI: LUOGHI INFESTATI-Villa Capriglio: la casa maledetta
TRATTO DA IL PARANORMALE.COM
Nei pressi di Torino, lungo la strada
che congiunge Chieri a Pino Torinese, c’è
un edificio ora abbandonato ma molto conosciuto
per la sua storia di ospiti regali e per le
feste sfarzose che per oltre un secolo
attiravano tutta la nobiltà del nord Italia.
Oggi è conosciuta come Villa Capriglio.
La sua storia inizia nel 1706, quando gli
allora proprietari del terreno, i Marchisio,
iniziarono la costruzione di “Vigna Marchisio”,
con tanto di palazzo da sfruttare residenza di
campagna dove ospitare tutta la grande nobiltà del
torinese. Purtroppo i lavori andarono a rilento e gli
stessi proprietari con il passare degli anni persero
interesse nel suo utilizzo, così nel 1746 (era ancora
da completare, fu terminata nel 1761) vendettero
l’intera proprietà a Giovanni Paolo Melina di Capriglio,
che le diede il nome che ha mantenuto fino ad oggi.
La leggenda racconta che quando era ancora Vigna
Marchisio qui si recava segretamente
Vittorio Amedeo II di Savoia per incontrarsi
con la sua amante e nel 1773 la casa fu
acquistata dal Regio Demanio, confermando
così l’interesse dei Savoia per questa villa.
Passò poi sotto altri proprietari fino al 1963
quando fu ceduta al comune di Torino, che nel 1971
avviò i lavori di restauro, ma che vennero interrotti
improvvisamente e mai più ripresi.
Villa Capriglio ha avuto l’onore di ospitare
le avventure di re e nobili dame, feste, fatte
di sfarzi e danze, storie della corte sabauda e
i segreti incontri, ma alcuni di quei segreti
ebbero risvolti macabri che ancora oggi avvolgono
l’edificio in un’atmosfera di paura: si raccontano
molte vicende sulla villa e i suoi antichi abitanti
e molte finiscono nel peggiore dei modi, con dame
uccise o svanita nel nulla, riti orgiastici e
satanici, sacrifici umani e scelleratezze di ogni genere.
Si dice che i lavori di restauro vennero interrotti
quando gli operai iniziarono a lavorare alle fondamenta
e trovarono dei cunicoli sotterranei che conducevano
ad una grande camera ottagonale: i sotterranei vennero
costruiti agli inizi del 1800 da un architetto
praticante sette sataniche che convinse i proprietari
ad unirsi al suo culto nei bassifondi della villa e a
partecipare attivamente a riti di magia nera e messe sataniche.
I nobili nei bassifondi di Villa Capriglio si divertivano
con giovani fanciulle, spesso prelevate dalle campagne
circostanti e che venivano eliminate per non screditate
il buon nome delle famiglie aristocratiche del tempo.
Probabilmente venivano torturate, costrette a giochi
macabri e perversi, ma alla fine la reputazione nobiliare
veniva sempre in qualche modo protetta, tant’è che quello
che vi sto scrivendo viene preso come un leggenda, come
dicerie locali di contadino o invidiosi.
Ma perché viene additata come casa maledetta? Più che
come casa maledette è conosciuta come “casa del diavolo”,
un po’ per ciò che si dice su di lei del passato, un po’
per alcuni fenomeni paranormali che sembrerebbero
concentrarsi dentro e nei suoi dintorni.
Pare che nella notti invernali di plenilunio quando
cala la nebbia (piuttosto comune nella zona), la casa
scompaia nel nulla per ricomparire solo al mattino. Certo,
chi crederebbe ad una cosa del genere? Molti di quelli che
sono cresciuti da quelle parti e sono anche soliti affermare
di luci all’interno dell’edificio di notte, di suoni di musica
di pianoforte, di risate agghiaccianti e di figure evanescenti
che si muovono nel selciato che spariscono se si punta solo
contro una fonte luminosa.
Gli abitanti del luogo preferiscono mantenersi alla
larga Villa Capriglio e sono restii dal parlarne,
quasi come se nelle loro menti cercassero di convincersi
che quella villa non esista.
FONTE: Misteri dal Mondo – Credere Per Vedere
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