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Vi aspetta un viaggio nella Cultura, nella Filosofia, nella Poesia, nella Sociologia, nel Gossip......by Phil :-)
venerdì 18 giugno 2021
MISTERI: UFOLOGIA-IL MISTERO DELL’ISOLA DI COLARES.
TRATTO DA IL PARANORMALE.COM
Avete mai sentito parlare di
“incontri ravvicinati del VI tipo”?
Normalmente siamo abituati a notizie
che riguardano in contri del II, III
o IV tipo, cioè avvistamenti,
interazioni e rapimenti da parte
di creature extraterrestri, ma esistono
casi molto più “gravi” in cui i
testimoni vanno anche oltre.
Un incontro ravvicinato del VI
tipo è un contatto con UFO o creature
aliene i quali sono causa di danni
fisiologici a lungo termine, lesioni
gravi che mettono in pericolo al vita
delle vittime o addirittura nel causano
le morte. Casi del genere “documentati”
si contano sulla punta delle dita e tra
questi forse il più importante fu quello
avvenuto sull’isola di Colares dal 1977.
Colares è un piccolo comune brasiliano
nello Stato del Pará e viene definito
isola solo per il fatto che i fiumi
tagliano la regione facendone assumere
a tutti gli effetti la fisionomia. Siamo
in piena Amazzonia e, come si può immaginare,
la popolazione vive in piccoli villaggi
sul mare vivendo dei prodotti locali e
della pesca.
Già prima del 1977 gli abitanti della
regione avevano avvistato più volte
degli UFO (intesi proprio come oggetti
volanti non identificati), ma quell’anno
qualcosa cambiò e sembrò iniziare una
vera e propria invasione con tanto di
aggressioni a chiunque capitasse loro a
tiro. Secondo le testimonianze vennero
visti quasi tutti i tipi di UFO fino ad
allora conosciuti: grandi diversi metri
e piccoli come una mano, a forma di uovo,
di disco, di sigaro, lu
minosi e no, di giorno e di notte,
concreti ed evanescenti.
Giungevano da nord ogni giorno, sia
dal cielo che talvolta dal mare emergendo
dell’acqua, e la loro invasione massiccia
durò da mesi per poi attenuarsi notevolmente,
ma mai finire. Stando alle centinaia di
denunce alle autorità gli abitanti di
Colares furono aggrediti dagli oggetti
non identificati che li colpirono con
raggi luminosi ferendoli, bruciandoli,
rubando addirittura loro del sangue e
causando malesseri di diverso tipo ch
e durarono anche settimane. Intervennero
l’esercito, molte associazioni scientifiche
e, ovviamente, la stampa di tutto il Brasile.
Solo nell’agosto del 1977 furono ferite
35 persone, alcune di loro costrette al
ricovero in ospedale, e diverse centinaia
di abitanti fuggirono dall’isola terrorizzati.
Gli eventi si concentrarono principalmente
sull’isola di Colares e con maggiore intensità
sulla città di Colares, di circa 2.000 abitanti.
Il fenomeno degli UFO divenne talmente intenso
che gli oggetti nel gergo locale assunsero
il bizzarro nome di “chupa-chupa”.
Qui riporto alcune delle testimonianze
delle vittime di quei fenomeni.
La mattina del 10 agosto 1977 il pescatore
Manoel João de Oliveira Filho, di 44 anni,
passeggiava lungo la spiaggia di Rio Novo
con alcuni amici cercando un buon posto
dove pescare. Erano le 7 del mattino quando
vide un oggetto a forma di ombrello fermo
a circa 5 m dalla superficie dell’acqua a
pochi metri dal bagnasciuga. Da sotto
l’oggetto usciva un raggio di luce bianca
e l’oggetto non emetteva alcun suono. Era
largo circa 2 m e sembrava scandagliare il
fondale. Lentamente, ignorando il gruppo
di pescatori, si spostò verso il largo e
ad un certo punto “spense” il raggio e si
allontanò verso la località Machadinho.
Lo stesso giorno un falegname di nome João
Dias Costa e un pescatore, Joao da Cruz
Silva, entrambi nella città di Colares,
videro uno sciame di “sfere luminose”
sorvolare la cittadina a non più di 50 m
di altitudine e nelle due notti successive
in molti riferirono di oggetti luminosi a
forma di sfera fermi sopra il centro di
Colares anche per diversi minuti. Le sfere
poi si allontanarono in tempi diversi verso
ovest.
Qualche giorno dopo Carlos Cardoso de Paula,
il barbiere della cittadina, ebbe un incontro
molto ravvicinato con le “luci” che addirittura
scesero all’altezza della sue finestra e una
entrò in casa.
«Erano del 2 di notte e stavano tutto dormendo;
io stavo fumando la mia ultima sigaretta alla
finestra quando improvvisamente una “pallina
di fuoco” entrò nella nostra casa e cominciò
a girare freneticamente per la stanza. Poi
sembrò calmarsi e si avvicinò lentamente alla
mia gamba destra fino che risalì senza toccare
la mia pelle. Poco dopo ho cominciato a sentirmi
debole e sentivo gli occhi pesanti chiudersi.
Ho lanciato un urlo e la palla di fuoco rapidamente
uscì dalla stanza. Mentre mi ispezionava sentivo
una sorta di calore sulla parte vicina a lei,
ma sono certo che non mi abbia mai toccato.»
Il 27 agosto Raimundo Costa Leite, molto c
onosciuto per la sua abilità nel realizzare
e riparare reti da pesca, era su una barca
con il suo amico Orivaldo Malaquias Pinheiro
per pescare poco a largo dalla spiaggia a
Cajueiro. Erano le 4 del mattino quando un
oggetto a forma di sigaro delle dimensioni
di un elicottero giunse dal mare e si fermò
sopra la spiaggia illuminandola con una
sorta di riflettore che emetteva una luce
bluastra. Non faceva alcun rumore e sembrava
cercare qualcosa sul terreno. L’oggetto poco
dopo se ne andò ad altissima velocità verso
la foresta ad est.
Per tutta l’estate ci furono segnalazioni
del genere, ma quasi nessuno affermò di
essere stato aggredito da quelle strane
luci e quegli oggetti sconosciuti. Ad
ottobre le cose cambiarono e gli oggetti
divennero ostili, come se avessero studiato
il luogo e gli abitanti per organizzare un
attacco in piena regola.
Il 20 ottobre ben tre donne vennero colpite
al seno dai fasci di luce: tutte e tre
affermarono di essere state immobilizzate
da un raggio luminoso proveniente da un
oggetto a forma di disco che non avevano
nemmeno visto arrivare e che si era fermato
sopra la loro testa a pochi metri di altezza.
Quell’influsso sul loro corpo sviluppò una
tremenda tensione nervosa per diversi giorni
e tutte affermarono che sentivano come costanti
scosse elettriche al petto che rendeva loro
difficile respirare. Vennero ricoverate in ospedale
e ci volle una settimana prima che i sintomi
sparissero.
La sera del 29 ottobre Benedito Campos e sua
moglie Silvia Mara, incinta di 7 mesi, erano
seduti nel giardino di casa quando videro un
oggetto ovale e argenteo “accendersi” sopra
la loro casa e proiettare un fascio luminoso
all’interno della finestra al primo piano della
loro casa. La donna si mise ad urlare terrorizzata
e l’oggetto la colpì con un secondo raggio di luce
facendole perdere immediatamente i sensi e facendola
cadere in una sorta di trance. L’uomo cercò di
soccorrerla ma un terzo fascio di luce colpì
un braccio della donna. Benedito iniziò ad urlare
per richiamare i vicini e quando le prime persone
uscirono di casa l’oggetto si allontanò a grande
velocità.
«Le vene di Silvia sembravano pulsare
ed erano così gonfie che credevo scoppiassero
da un momento all’altro.»
Benedito si fece aiutare da un vicino
e assieme portarono al donna in casa
dell’amico per chiamare i soccorsi nel
timore che la donna perdesse il bambino.
Ma pochi minuti dopo l’oggetto tornò e
mentre l’uomo attendeva fuori dalla casa
un altro raggio lo colpì paralizzandolo per
diversi minuti. L’arrivo dei soccorritori
fece nuovamente scappare l’UFO, ma mentre i
due coniugi venivano condotti alla Clinica
Medica di Mosqueiro, l’UFO seguì il veicolo
per tutto il percorso. La moglie si riprese
dopo tre giorni, mentre Benedito, pur essendosi
ripreso dalla paralisi dopo pochi minuti, mostrò
una strana instabilità psichica e una grave
depressione per molti giorni.
Alfredo Bastos Filho, sindaco di Colares al
tempo degli attacchi, ha confermato che per
tutto l’anno non ci fu un momento di pace:
la popolazione era terrorizzata dai chupa-chupa,
la clinica si riempì in poco tempo di ustionati
o di persone semi-paralizzate o anche di gente
che presentava una strana anemia. Le persone
locali erano così spaventate che molte donne
lasciarono la città con i loro figli, mentre
gli uomini rimasti per lavorare accesero moltissimi
falò attorno alla città per montare la guardia
di notte e si diedero il cambio epr oltre 3 mesi
ogni notte portandosi dietro dei fuori fuochi
d’artificio per segnalare ogni volta che vedevano
che i chupa-chupa che si avvicinavano.
Nel novembre 1977 il medico Wellaide Cecim Carvalho,
responsabile dell’unità sanitaria dell’isola
di Colares, rese pubbliche le analisi sui principali
ricoveri del mese: le vittime hanno sofferto
di ipertermia generalizzata, cefalea cronica
superficiale, ustioni di primo e secondo grado,
nausea, tremori, vertigini, astenia e presentavano
piccoli orifizi nella pelle dove erano stati
colpiti dai raggi.
La maggior parte delle vittima dei chupa-chupa
avevano subito lesioni al viso o all’area toracica.
Le lesioni sembravano ferite da radiazioni,
cominciando con un intenso arrossamento della
pelle nella zona colpita, per poi degenerare
nella perdita dei capelli e in grosse macchie
nere sulla pelle.
Secondo lui le persone erano state vittima di
estreme ustioni molto simili a quelle prodotte
dall’irradiazione del cobalto. In alcuni casi
erano anche ben visibili piccoli fori sulla
pelle simili a punture di aghi.
La prima morte legata agli UFO avvenne
i primi di novembre: verso l’1 di notte
una signora 60enne giunse alla clinica
con gravi problemi cardiaci. Sul il seno
sinistro c’erano due buchi molto strani
della dimensione di un pisello e lei si
lamentava di vertigini, mancanza di respiro.
Alle 3 il dottor Wellaide, intuendo la
gravità della situazione, la fece trasferire
in un ospedale a Belém, molto più attrezzato
per casi del genere, tre ore dopo il medico
legale Renato Chaves gli comunicò l’avvenuto
decesso della donna per arresto cardiaco.
Il giorno seguente il COMAR (Comando Regionale
dell’Aeronautica Brasiliana) arrivò a Belém e
iniziò una serie di ricerche in tutta la regione
sotto il nome di “Operation Plate” (Operazione
Piattino). Durante le indagini l’Air Force scattò
centinaia di fotografie di dischi volanti nel bacino
di Marajó e trascorse oltre un mese e mezzo nei
pressi di Colares, installando diversi dispositivi
vicino alla spiaggia di Bacurí.
Dopo la conferenza stampa rilasciata dal
COMAR molti giornali cominciarono incredibilmente
a sostenere e confermare le dichiarazioni dei
militari secondo ciu i presunti UFO erano in
realtà palloncini meteo o satelliti segreti,
e che non c’era stata alcuna aggressione ne
danno ai civili. A nulla valsero le centinaia
di dichiarazioni degli abitanti dell’isola di
Colares e dei medici che si occuparono di loro:
le autorità obbligarono al silenzio lo stesso
sindaco del paese sotto pesanti minacce e i giornali
locali per più di 5 anni non presero nemmeno in
considerazione un articolo sulle testimonianze
dei locali.
Durante l’ondata di avvistamenti dei “chupa-chupa”
ci furono anche altre zone colpite, come Pinheiro
e São Bento nello Stato di Maranhão e Viseu e
Bragança nello Stato di Pará. Uno di quegli “epicentri
ufologici” fu la Baía do Sol sull’Isola di Mosqueiro.
Secondo alcuni membri della GUA (Amazonian Ufological
Group) esisterebbe , una base extraterrestre nascosta
sott’acqua a largo della baia e la dimostrazione sarebbero
le migliaia di segnalazioni e avvistamenti anche negli
ultimi anni di oggetti volanti non identificati che
provengono dal mare.
Nel 1981, una seconda donna colpita da un raggio
luminoso nella periferia di Colares morì di infarto,
anche se non fu mai chiaro se la sua morte fosse
correlata all’attacco. Nel maggio del 1986 due
pescatori nei pressi dell’Isola de Granchi (poco
distante da Colares) vennero trovati morti sulla
loro barca con ustioni di secondo e terzo grado su
metà del loro corpo: la sera prima ci furono numerosi
avvistamenti di “palle di fuoco” nel cielo.
Nella stessa zona nel 1988 una “palla di fuoco”
ustionò gravemente tre uomini che tagliavano
degli alberi sull’isola. Uno di loro morì e uno
dei due sopravvissuti, Edmundo, presentò un
danneggiamento elettrico sul petto che lo rese
invalido a vita.
Secondo Ufologo Bob Pratt, nonostante l’informazione
venne del tutto repressa fino a metà degli anni
’90, almeno 10 persone morte nella regione hanno
qualche relazione con gli incontri ravvicinati
di UFO di quel periodo. Alcuni stimano che migliaia
di persone abbiano subito gli attacchi dei
chupa-chupa negli anni tra il 1970 e il 1980 e
che questi si verifichino ancora oggi, anche
se meno frequentemente.
FONTE: Misteri dal Mondo –
Credere Per Vedere
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