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Vi aspetta un viaggio nella Cultura, nella Filosofia, nella Poesia, nella Sociologia, nel Gossip......by Phil :-)
venerdì 11 marzo 2022
MISTERI:LA LEGGENDA DI RAYMOND ROBINSON (CHARLIE NO FACE) .
TRATTO DA IL PARANORMALE.COM
Raymond Robinson, aveva solo 8 anni quando
la sua vita cambio a causa di un terribile
incidente che gli cancello la faccia.
Raymond Robinson, all’età di 8 anni si recò
presso il ponte di Wallace Run, per giocare
insieme ad i suoi amici, quel giorno la sua
vita cambio a causa di un tragico incidente
che lo rese completamente sfigurato. Quando
le voci cominciarono a circolare nacque una
delle più famose leggende metropolitane: la
leggende di Charlie No Face.
Un pomeriggio del 1918, Raymond, esce di
casa per andare a giocare con i suoi amici.
Si recano nei pressi del ponte di Wallace Run,
dove l’anno precedente si era consumata una
tragedia: un bambino era rimasto folgorato
toccando alcuni cavi scoperti dell’alta tensione.
Gli amici di Raymond gli lanciano una sfida
che consisteva nell’arrampicarsi su un traliccio,
afferrare un nido e portalo a terra. Il piccolo
Raymond Robinson, accetta.
Il bambino accidentalmente tocca gli stessi
cavi che avevano ucciso l’anno precedente
un suo coetaneo, uno della potenza di 1.200 volt
continui, e l’altra di 22.000 volt di corrente
alternata il suo corpo prese letteralmente fuoco
prima di staccarsi dai cavi e precipitare giù.
Raymond, viene trasportato all’ospedale
in fin di vita, resta ricoverato per diversi
mesi ma riesce a salvarsi. Sta bene, il
suo corpo funziona normalmente, tutti gli
organi sono in buone condizioni ed il cervello
non è stato danneggiato.
Il volto del piccolo Raymond Robinson, però,
rimane irrimediabilmente sfigurato dalla scossa
elettrica: non ha più l’orecchio sinistro, il
naso e gli occhi, la bocca e gli zigomi si
sono fusi in un’unica parte.
La sua vita è stravolta, Raymond Robinson,
passa le sue giornate chiuso in casa, aiutando
i genitori e fumando qualche sigaretta. I
vicini ed i conoscenti lo descrivono come
una persona buona e gentile, a cui piaceva
ridere e scherzare. Amava molto i bambini
specie la sua piccola nipotina.
A causa del suo aspetto però, molti
erano terrorizzati da Raymond. Il quale
non usciva mai di giorno perchè temeva
di spaventare la comunità.
Amava la notte, quando tutti dormivano,
infatti, l’uomo usciva spesso a fare una
passeggiata, molto tardi quando nessuno
lo poteva vedere.
Non si allontanava mai molto da casa,
se udiva qualche auto passare o qualche
voce si nascondeva velocemente. Gli capitava
di incontrare dei ragazzi che gli offrivano
delle birre o delle sigarette per scambiare
due parole, o per potersi fare una foto
assieme a lui. Più di una volta tornò a
casa ubriaco, sconvolgendo la madre perché
in casa sua non si era mai consumata nemmeno
una goccia di alcol. Le passeggiate notturne
di Raymond divennero una vera e propria
attrazione ad un certo punto, tanto che
la fila di macchine sulla statale 351
alcune sere aveva addirittura richiesto
l’intervento della polizia. Fu più o men
o in questo periodo che vennero coniati i
nomignoli Charlie No Face e Green Man. La
sua famiglia non era affatto d’accordo con
queste uscite notturne: accadeva spesso che
l’uomo veniva investito da qualche auto o
trovato privo di sensi in un fosso
Raymond continuò a passeggiare quasi ogni
notte, dagli anni ’50 fino alla fine degli
anni ’70, incurante della leggenda che si
stava creando attorno alla sua figura.
Nel 1985, il signor Robinson morì all’età di
74 anni, dopo aver vissuto l’ultimo periodo
della sua vita in una casa di cura. Data
l’età, suo malgrado fu costretto ad interrompere
le passeggiata notturne che tanto amava.
Raymond Robinson, fu sempre considerato
un essere soprannaturale, una figura
spaventosa, una creatura mostruosa, un
uomo senza faccia che si aggira di notte
lungo le strade meno battute, alla ricerca
di una vittima a cui rubare il volto che
manca. Molti affermavano che in realtà fosse
la reincarnazione dello spirito di un operaio
impiegato presso una centrale elettrica e morto
a causa di un’incidente sul lavoro.
Ancora oggi la leggenda su Charlie No Face
oscura la tragica realtà dell’incidente di
Raymond Robinson
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