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Vi aspetta un viaggio nella Cultura, nella Filosofia, nella Poesia, nella Sociologia, nel Gossip......by Phil :-)
giovedì 21 luglio 2022
MISTERI: FANTASMI-LA CORRIVEAU E LA SUA STORIA.
TRATTO DA IL PARANORMALE.COM
Di spiriti maligni ce ne sono moltissimi
e fanno parte del folclore di ogni paese
del mondo. Alcuni tormentano le persone,
alcuni gli edifici e altri luoghi in cui
si sono verificati spiacevoli episodi.
La Corriveau è una delle leggende più
famose del Québec, in Canada, e sarebbe
lo spirito malvagio e vendicativo di una
donna che nel 1700 uccise ben 7 mariti
prima di essere arrestata a e condannata
a morte.
Marie Josephte Corriveau nacque nel
1733 nel villaggio di Saint-Vallier,
in Quebec, dove crebbe e visse fino
alla sua morte. A soli 16 anni fu data
in sposa ad un contadino di nome Charles
Bouchard, con cui ebbe 3 figli. Marie
era bella e non si lamentava per la vita
pesante, ma aveva un pessimo difetto:
era molto gelosa. Il suo matrimonio durò
ben 11 anni, ma negli ultimi tempi in
lei si insinuò il sospetto che il marito
la tradisse con una contadinella del
villaggio.
Una notte, dopo una sfuriata a cena in
cui il marito negò ogni relazione fedifraga,
versò nel suo orecchio dello stagno fuso,
ovviamente uccidendolo all’istante.
La mattina successiva, dopo aver recuperato
il metallo, andò lei stessa alla polizia
dicendo che suo marito era morto misteriosamente
nel sonno. I controlli furono grossolani e
la morte fu archiviata come naturale.
Dopo aver tumulato Charles, Marie Corriveau
era libera di sposarsi nuovamente. Il suo
secondo marito fu un medico e per un certo
periodo la coppia andò d’amore e d’accordo.
Ma la gelosia della donna ebbe di nuovo la
meglio e, dato che suo marito aveva molte
clienti femminili, Marie si convinse che
avesse una relazione con una di loro. Una
sera aggiunse alla cena del marito del veleno
per i topi; poi per allontanare i sospetti,
mise il veleno in un barattolo delle spezie
e nuovamente andò a denunciare la morte del
suo congiunto. Il coroner concluse che era
stato un incidente e la povera donna non
sapeva di aver avvelenato involontariamente
il marito.
Marie Corriveau ebbe ben 7 mariti, tutti
morti in maniera atroce:
– soffocò il suo terzo marito dopo averlo
fatto ubriacare, poi legò un capo al collo
e lo appese alle travi per farlo sembrare
un suicidio;
– colpì il quarto marito con un attrezzo di
ferro mentre faceva un pisolino sotto un albero,
poi con una corda fece cadere un grosso ramo e
lo mise sopra la testa in modo da simulare un
altro incidente;
– infilzò il quinto marito con un attizzatoio,
poi rovesciò su di lui molti pezzi di legna
simulando un crollo improvviso della catasta
per la stufa;
– probabilmente avvelenò o fece ubriacare il
sesto per poi dargli fuoco nella legnaia e
andare disperata a chiamare i vicini affinché
l’aiutassero a spegnare il fuoco.
L’errore lo fece con il suo settimo marito, o
almeno non fece così attenzione da non destare
sospetti come i precedenti. Il suo ultimo marito
era un altro contadino di nome Louis Étienne
Dodier e tra i due non fu facile fin dall’inizio:
l’uomo era burbero e prepotente e a Marie ben
presto iniziò a litigarci sempre più spesso;
dopo l’ennesimo litigio il marito decise di
dormire nel fienile per la notte, ma la donna
ne approfittò per inscenare un altro incidente.
Prese l’ascia con cui l’uomo tagliava la legna
e fece scempio dell’uomo; poi, per creare una
scena credibile, andò nella stalla, prese il
cavallo e lo fece passare più volte sul
corpo malandato del marito in modo che
sembrasse che l’animale imbizzarrito lo
avesse travolto. Punse il cavallo che
iniziò a scalciare e pestare il cadavere,
ma non si rese conto che il nitrito del
cavallo aveva attirato uno dei vicini.
Venuto a controllare, l’uomo vide la donna
completamente sporca di sangue che aizzava
il cavallo sul corpo dell’uomo e lui corse
a denunciare la donna.
Sicuramente con metodi poco ortodossi la
donna fu costretta a confessare tutti i
suoi omicidi e per il giudice fu facile
condannarla a morte. Per punizione alla
donna con un fero rovente fu marchiata la
mano sinistra con la lettera M (“murder”,
ovvero omicida) e poi venne trascinata sul
patibolo dove venne preparata per l’impiccagione.
Alla domanda se aveva delle ultime parole, Marie
Corriveau gridò: “Mi vendicherò!”
Dopo la sua esecuzione, il cadavere di Marie
non venne seppellito, ma venne messo in una
gabbia di ferro e appeso da un palo ad un c
rocevia fuori dal villaggio, in modo da fungere
da monito a chiunque avesse osato sfidare le
autorità della zona. Le persone che passavano
di là assistevano ad uno spettacolo
raccapricciante: i corvi e molti altri rapaci
si ammassavano per banchettare con la carne
in putrefazione del cadavere e il vento di
tanto in tanto scuoteva la gabbia rilasciando
un inquietante cigolio che spaventava i passanti.
Dopo la sua morte Marie rimase nella memoria
della gente semplicemente come “La Corriveau”e
la vista del suo cadavere o del suo scheletro più
tardi (il cadavere rimase appeso a lungo) fecero
nascere nella gente probabilmente una suggestione
di massa.
Alcuni iniziarono a dire che il cadavere della
Corriveau apriva gli occhi e che le mani decadenti
si allungavano e cercavano di afferrare
chiunque passava nei paraggi; molto viaggiatori
sostenevano di averla sentita sussurrare i loro
nomi al loro passaggio; altri addirittura di
averla vista trapassare le sbarre per scendere
in strada ed inseguire i carri che transitavano.
Sta di fatto che presto tutti quelli a conoscenza
della sua presenza non osarono più percorrere
la strada, specialmente dopo il tramonto. In
lungo e in largo si sparse la voce che nei
pressi di Saint-Vallier c’era uno spirito
malvagio e che si faceva sentire con rumori
di ossa, cigolii e urla e aggrediva le
persone che si avvicinavano, a volte
attraverso una forza invisibile, a volte
sotto forma di feticcio maleodorante.
I commercianti della zona iniziarono a
lamentarsi che le persone che andavano
a Quebec City preferivano andare in barca
anziché prendere la strada e che i loro
ommerci stavano crollando; alla fine le autorità
furono costrette a tirare giù la gabbia e a
seppellire Marie Corriveau. Le voci che
il suo spirito fosse libero di vagare lungo
la strada richiesero un esorcismo da parte
del prete; infine il corpo martoriato venne
seppellito, ma sempre rinchiuso nella gabbia
e nella zona del cimitero riservata a persone
sconosciute (nella speranza che tutta la
storia venisse dimenticata).
Ma a quanto pare il fantasma della donna
malvagia continuò a infestare il villaggio
e non più solo lungo la strada dove venne
esposto il suo corpo, ma pressoché ovunque.
Circa 80 anni dopo la morte di Marie Corriveau
la gabbia venne incredibilmente trovata in un
cimitero vicino: del corpo era rimasto solo
un osso della gamba. La gabbia fu venduta al
famoso showman americano P.T. Barnum che la
espose più volte nel suo circo come parte dei
freak show.
Ancora oggi nella piccola cittadina di
Saint-Vallier di tanto in tanto si sentono
strani cigolii nel vento e c’è chi è pronto
a giurare di essere colpito, graffiato o spinto
da una forza invisibile lungo le strade meno
frequentate.
FONTE: Misteri dal Mondo –
Credere Per Vedere
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