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Vi aspetta un viaggio nella Cultura, nella Filosofia, nella Poesia, nella Sociologia, nel Gossip......by Phil :-)
giovedì 8 settembre 2022
MISTERI: I MOSTRI DEL LAGO MAGGIORE.
TRATTO DA IL PARANORMALE.COM
I mostri del Lago Maggiore
Ogni lago che si rispetti nasconde misteri
e segreti, e se anche così non fosse li si
deve creare per il suo buon nome. Immaginate
una creatura di almeno due metri e simile ad
un serpente, descrivetela come mostruosa e
pericolosa per la gente, aggiungete qualche
scatto sfocato di qualche increspatura della
superficie e il gioco è fatto.
In questo modo più o meno sono nate quasi
tutte le leggende sui mostri lacustri in giro
per il mondo, dove luoghi turistici in difficoltà,
spargendo la voce di un mostro nel lago, sono
tornati ad ingenti guadagni attirando curiosi
intenzionati a catturare o a riprendere il
fatidico “mostro”. E forse per lo stesso motivo
negli ultimi anni si è fomentata la leggenda
che vuole un mostro marino aggirarsi nel Lago
Maggiore, pronto a ribaltare barche e ad assalire
i turisti.
Storielle quindi, dicerie studiate a tavolino
da persone fantasiose o semplicemente burlone.
Beh, quasi… Per quanto riguarda il Lago Maggiore
forse non esisterà un “Nessie” italiano, ma
qualcosa di strano sta succedendo già da
un po’ di tempo
Dai primi anni del 2000 già in molti,
sia pescatori locali che turisti, hanno
affermato di aver visto una grossa ombra
seguire la loro barca o la loro canoa e
molti tedeschi, abituati a fare il bagno
nella zona di Arona, ogni hanno si sentono
minacciati da enormi pesci che si spingono
spesso fino a riva spesso affiancandoli e
urtandoli. Fino a qui non c’è nulla di strano,
potremmo dire che sono casi di allucinazioni
o burle, ma i misteri negli anni si sono
moltiplicati.
Nel 2003 alcuni pescatori segnalarono un
mostro che per due giorni consecutivi
aveva lacerato le loro reti e divorato
tutti i pesci raccolti. Nel 2004 due
sub avvisarono un pesce siluro gigante
di oltre 2,5 m davanti a S.Caterina, a
circa 50 m dalla riva. Altri due avvistamenti
vennero segnalati l’anno dopo nei pressi
di Ghiffa e un altro nel 2007 di nuovo
a largo di S.Caterina.
Ci sono diverse ipotesi sul fenomeno,
che in mancanza di foto significative
e di prove scientifiche molti considerano
basato esclusivamente su esagerazioni e
mistificazioni. Alcune teorie parlano
di anguille giganti, alcuni dicono si
tratti di storioni giganti, altri
ancora pensano che i mostri avvistati
siano una rara forma adulta di una
specie di salamandre giganti.
Pesci giganti quindi? Non solo.
Il 25 ottobre 2010 nei pressi di
Stresa una famiglia di turisti francesi
disse che la loro barca era stata
affiancata da un mostro lungo almeno
10 m e largo mezzo metro. Lo descrissero
di colore marroncino con la scaglie sul
dorso e piccole zampe, unica cosa che fece
loro credere che non fosse un tronco o un
enorme serpente. Quella non fu l’unica
testimonianza di un mostro simile a Nessie
e da molti decenni c’è il mito di Maggi.
Eh sì, se Nessie è il nome familiare del
mostro di Loch Ness, Maggi è il nome del
biscione che si trova nel Lago Maggiore,
o almeno così lo chiamano a Baveno. Proprio
a Baverno, sul lungolago, è stata costruita
una scultura del mitico mostro che
infesterebbe le acque: troppo simpatico
per poter essere definito “mostro”, è una
realizzazione in granito rosa che permette
di sviluppare la fantasia, oltre che
i muscoli dei bambini che fanno a gara
per arrampicarcisi sopra.
Ma non è finita qui. Ci sarebbe
il “giallo delle vongole giganti”.
Il 20 settembre del 2012 molte conchiglie
giganti, grandi anche fino a 16 cm,
sono state trovate sulla sponda angerese
del lago creando curiosità tra i passanti
e i turisti della zona. Una che ha suscitato
anche un grande interesse. In molti si sono
chiesti di cosa si trattasse e per quale motivo
ne fossero presenti in così grande quantità
proprio sulla sponda di Angera. Chi le ha
notate spuntare dall’acqua non ha potuto
non restare impressionato dalle loro dimensioni.
A giustificarne la presenza sono intervenuti
alcuni studiosi che l’hanno definita una mutazione
della Anodonta woodiana, un mollusco bivalve
asiatico che è stato immesso in Europa
Nord Italia non è rarissimo. Peccato che nel
Lago Maggiore non sono mai state avvistate prima…
Non basta? Torniamo per un attimo ai pesci allora.
Il 15 maggio 2013, nei pressi di Gambarogno,
Giampaolo Codispoti, documentarista e sub
esperto, era immerso ad una decina di metri
di profondità per riprendere i molti relitti
di barche e motoscafi inabissati.
<>
L’ultimo avvenimento misterioso in ordine
di tempo è avvenuto il 18 ottobre 2013, quando
un ragazzo che faceva una passeggiata sul
lungomare ha avvistato nell’acqua strane macchie
luminose. La segnalazione è stata riportata sul
quotidiano novaratoday.it che ha pubblicato alcune
immagini di un USO (Unidentified Submerged Objects,
ovvero oggetto sottomarino non identificato) vist
o nelle acque del lago Maggiore davanti ad Arona.
Ecco quanto riportato dal testimone:
<>
Ora pare facile saltare alla conclusione
di presenze aliene, ed è infatti così:
l’entroterra del Lago Maggiore sembra
essere al centro delle attenzioni di una
intensa attività UFO e USO dagli anni ’90
in avanti. Quella del 2013 non è la prima
volta che nella zona si parla di avvistamenti
del genere. E’ di pochi mesi fa un’altra
segnalazione ai giornali di una signora di
Giffa che ha raccontato di aver visto nei
cieli aronesi strane presenze nel cielo.
Pesci giganti, molluschi sproporzionati,
serpentoni e alieni. Le cose qui sono due:
o la gente della zona è molto burlona oppure
c’è davvero qualcosa di strano nelle acque del
Lago Maggiore.
FONTE: Misteri dal Mondo –
Credere Per Vedere
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