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giovedì 17 novembre 2022
MISTERI : UFOLOGIA-L’umanoide di Fuengirola
TRATTO DA IL PARANORMALE.COM
Questo è uno di quei casi di incontri
ravvicinati quasi del tutto sconosciuti,
se non nelle zone limitrofe a dove successe.
Eppure, a differenza di altri casi di
presunti avvistamenti di umanoidi extraterrestri,
questo ha qualche piccolo riscontro, sebbene
non fu mai dimostrato il legame tra ciò che
accadde durante l’incontro e ciò che fu trovato
nei giorni a seguire.
I protagonisti furono Manuel Linares,
Miguel Peyro, Emilio Linares, Inés Pérez,
Ignacio Benvenuty, Ricardo Lineros e Manuel
Ontivero, 7 amici di Siviglia facenti parte del
CIEPE, un gruppo di appassionati di fotografia.
Il 9 luglio del 1976 partirono per passare qualche
giorno in riva al mare presso la casa di uno di loro
vicino alla città di Fuengirola, in provincia
di Malaga, e ne approfittarono per portarsi
a il 9 e il 10 luglio faticarono ad addormentarsi.
Poco dopo mezzanotte il gruppo fu richiamato
all’esterno della casa da Manuel Linares che
disse di aver visto nel cielo una scia luminosa
preceduta da una”macchia luminosa” che era svanita
poco oltre la loro casa; nessuno di loro diede
conto di quella affermazione e liquidarono la
cosa come una stella cadente.
Il gruppo andò a letto, ma poco dopo l’una di
notte alcuni di loro sentirono un profondo sospiro,
qualcosa di molto simile all’ansimare di un animale
ferito: quel rumore proveniva dal cortile della casa
ed era perfettamente udibile da chi era vicino alla
finestra. Tre di loro si alzarono e, temendo che
fuori dalla casa ci fosse un male intenzionato,
si armarono di un machete e dei coltelli da cucina
e un paio di asce da esposizione appese ad una parete.
Presero poi una torcia per fare luce nella direzione
da cui proveniva quel sospiro, ma come uscirono dalla
porta il rumore cessò e non trovarono nulla di sospetto.
Qualunque cosa fosse era scomparso e il giro di
ispezione non portò a nulla di strano.
Tornarono tutti a dormire, ma verso le 5 del
mattino Manuel Linares venne svegliato di nuovo
da quel rumore: questa volta il respiro sembrava
più profondo, e quello che sembrava un ansimare
era scandito da un fischio simile rumore prodotto
dalle pastiglie dei freni di un’automobile.
Nuovamente tre di loro si alzarono, ma questa
volta per prima cosa si sporsero dalla finestra e
intravidero la fonte del rumore: in piedi accanto
all’albero del cortile è stato una creatura umanoide
molto alta, più alto l’albero stesso che superava i
3 m, con due fonti molto luminose al posto degli
occhi. Il contorno della figura non era bene
definita perché era scura e si confondeva nel buio,
ma i ragazzi giurarono che fosse avvolta in una
veste nera.
Dopo alcuni istanti di panico, i tre svegliarono
gli altri e tutti si armarono di ciò che trovarono,
ma nuovamente quando uscirono di casa la creatura
si era dissolta nel nulla. Due di loro, i più coraggiosi,
si avvicinarono all’albero e avvertirono immediatamente
un forte odore di zolfo e una temperatura molto elevata,
superiore si 40 gradi; sia l’odora che la temperatura
sembravano essere confinati in poco più che una decina di
metri quadrati.
Manuel Linares tornò nella sua stanza per
prendere la sua macchina fotografica, ma
dalla finestra, che dava sul retro della casa,
vide qualcosa di enorme passargli davanti.
«Ho visto un’ombra passare davanti alla finestra.
Ho acceso la luce e ho cercato di nascondermi
dietro la tenda. L’ombra, emettendo rumori
simili ad una respirazione profonda, ha camminato
di fronte a me e poi ha scavalcato la cancellata
per correre nel campo e svanire nel buio.»
Linares e suoi compagni si chiusero in casa, ma
circa una decina di minuti dopo sentirono dei
rumori sul tetto, come se qualcuno stesse
camminando sulle tegole e poi “qualcosa” iniziò
a battere sulle persiane chiuse della finestra
del bagno. I colpi e i rumori svanirono pochi
secondi dopo e infine tutto tornò nel silenzio
più assoluto. Il gruppo, terrorizzato, ritornò
a Siviglia quella stessa mattina.
All’inizio dell’articolo ho parlato di riscontri:
in realtà non si p mai capito se le cose
fossero collegate, ma i giornali nei giorni
a seguire riportarono due cose molto strane
avvenute a Fuengirola: la prima vu una meteora
avvistate da moltissimi abitanti nella notte
tra il 9 e il 10 luglio, a conferma di ciò
che aveva visto Linares; la seconda, un po’
più macabra, fu il ritrovamento di centinaia
di uccelli e piccoli animali morti lungo
le strade della città; tutti risultati avvelenati
da una sostanza acida probabilmente
respirata quella notte.
FONTE: Misteri dal Mondo –
Credere Per Vedere
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