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giovedì 1 dicembre 2022
MSTERI:UFOLOGIA-ZEROIDS: GLI UFO ORGANICI
TRATTO DA IL PARANORMALE.COM
Nel suo lungo cammino evolutivo l’uomo ha
sviluppato una fervida fantasia e ha sempre
descritto i luoghi difficili da raggiungere
come popolati da incredibili creature. Ancora
oggi si crede che negli abissi vivano mostri
giganti, che sulle cime di alcuni monti si
possa parlare con gli dei, che sotto terra
ci siano popoli ancestrali…
Sicuramente un luogo misterioso e al
centro di molte credenze è il cielo: noi oggi
abbiamo bucato la volta celeste per concentrarci
sull’osservare più lontano, ai confini dell’universo,
ma ancora non abbiamo ben chiaro chi o cosa abiti
i piani alti della nostra atmosfera.
Di certo oggi non crediamo più alle favole del
popolo che vive sopra le nuvole, però molte religioni
identificano il paradiso sopra le nuvole, molte
credenze nordiche vogliono che vi siano fate eteree
nell’atmosfera più alta, molti credono che tra
i banchi di nubi si nascondano misteriose astronavi
extraterrestri… E che dire delle città che appaiono
in Cina nel cielo?
Ma parliamo di UFO… Cosa sono gli UFO? Non sono,
come pensiamo, astronavi aliene, ma oggetti di
cui non riusciamo a comprenderne la natura (oggetti
volanti non identificati, appunto). Sinceramente
non so se esistano astronavi da altri mondi nei
nostri cieli, ma so per certo che gli UFO, nel
senso letterale della parola, esistono; questo
perchè nonostante negli ultimi anni stiamo
volgendo una maggiore attenzione ala composizione
dei vari strati della nostra atmosfera, ancora
non conosciamo tutto quello che ci vive al loro
interno.
A prima lettura questa ultima frase può sembrare
insensata, ma la verità è che gli organismi
viventi non vivono solo a livello del suolo
o sott’acqua, ma anche in cielo, sia in modo
stabile sia spostandosi attraverso le correnti.
Alcuni li conosciamo benissimo: ragni e insetti
che si fanno trascinare dalle correnti; batteri
e microrganismi che rimangono in sospensione dopo
tempeste o forti venti; spore, larve e uova di
insetti trovate addirittura ai limiti della nostra
atmosfera; altri invece sono ancora in fase di identificazione
e c’è chi afferma che si tratta di esseri viventi
anche di grandi dimensioni.
Oggi si usa chiamare queste forme di vita ancora
sconosciute “Zeroids”, un termine dato dall’ufologo
Dr. Franklin Ruehl a misteriose creature avvistate
negli strati più esterni della nostra atmosfera e
che molti astronauti affermano di aver visto nelle
varie missioni anche nello spazio esterno. In realtà
hanno anche un nome scientifico: EBANI, cioè Entità
Biologica Aerea Non Identificata.
Gli Zeroids sono ipotetiche creature (perché
sono stati studiati solo tramite strumenti
ottici finora) che secondo i più fervidi sognatori
potrebbero abitare addirittura i remoti recessi dello
spazio interstellare. Queste creature riuscirebbero a
sopravvivere a temperatura e pressione atmosferica
quasi pari a zero, il che fa scuotere il capo agli
scettici poiché certe condizioni non permetterebbero
al vita così come la conosciamo. Ma a sostegno dei
biologi che avvallano la loro esistenza intervengono
recenti scoperte davvero sorprendenti, come gli
organismi estremofili (per lo più batteri in grado
di vivere in condizioni estreme) e i famosi tardigradi,
capaci perfino di sopravvivere alcuni giorni nel
vuoto cosmico.
Vitalii Iosifovich Goldanskii, professore l’Accademia
delle Scienza della Russia, sin dal 1997 sostiene la
possibilità che apprezzabili quantità di materiale
prebiotico possano accumularsi ai bordi delle nebulose
o nelle gigantesche nubi di gas che stazionano
nell’universo. Secondo il suo pensiero con il passare
del tempo quel materiale, per le stesse leggi che hanno
consentito la nascita della vita sul nostro pianeta,
potrebbe essersi evoluto in qualche forma di vita,
adattandosi a condizioni di vita estreme come
quelle dell’universo. A sostegno della sua teori
a grazie ai telescopi e a diverse missioni della
stazione internazionale sappiamo che esistono
composti organici nello spazio (formaldeidi, acido
cianidrico e addirittura la cellulosa) e che
questi sono presenti anche in altri sistemi
stellari. In poche parole la teoria porta alla
conclusione che là fuori, nello spazio profondo,
ci sarebbe un’abbondanza di elementi organici
tali da consentire l’evoluzione della vita
anche nella forma di Zeroids. Considerando che
il nostro universo ha un’età di quasi 14 miliardi
di anni si può addirittura pensare che gli Zeroids
siano state le prime forme di vita apparse nel
cosmo e che nel tempo, attraverso diversi stadi
evolutivi, si siano sviluppati in unità biologiche
microscopiche e che abbiano colonizzato perfino
il nostro pianeta dando inizio alla vita così
come la conosciamo.
Sì, ma tutto questo cosa centro con gli UFO
che vediamo nei nostri cieli?
Torniamo al nostro ufologo Franklin Ruehl.
Ruehl in un articolo pubblicato sul The
Huffington Post nel 2012 ipotizza che gli
Zeroids possano essere migrati in tutti
i settori dello spazio e che probabilmente
siano dotati di una forma di intelligenza
primitiva che oggi li porterebbe a stazionare
nei nostri cieli dove troverebbero il loro
nutrimento. Questi esseri, che possono vivere
come piccoli esseri singoli o enormi colonie
anche di 20 m, vagherebbero nello spazio
alla ricerca di cibo e brucherebbero
l’atmosfera dei pianeti, compresa la nostra.
Spingendosi oltre ipotizza che potrebbero aver
sviluppato una sorta di scudo protettivo
naturale che permette loro di attraversare
tranquillamente la nostra atmosfera in cerca
di cibo e che alcuni di essi, scendo ad una
quota visibile ad occhio nudo, sarebbero
alcuni di quelli che noi chiamiamo UFO!
La maggior parte degli avvistamenti di queste
enigmatiche forme viene effettuata in Messico,
(grazie all’attivissimo gruppo di ricercatori
chiamati “Vigilantes”), ma sono molti gli
avvistamenti anche in Canada, Regno Unito
e USA. Avvistamenti di Zeroids sono stati
effettuati anche da satelliti e stazioni
orbitanti intorno alla Terra, che li hanno
descritti come misteriose sfere di luce o
oggetti sigariformi che sembrano provenire
dallo spazio esterno.
Sui Zeroids oggi non si praticamente nulla,
ma quelli che spesso stazionano nei nostri
cieli danno l’impressione agli studiosi di essere
“vivi” perchè in molti casi risultano pulsare
o ondeggiare in modo anomalo.
Che davvero siano i tanto ricercati extraterrestri
che affanniamo a cercare sui vari pianeti
extrasolari?
FONTE: Misteri dal Mondo –
Credere Per Vedere
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