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giovedì 23 febbraio 2023

BIOGRAFIA DEI SANTI: SANTA MARIA GORETTI.

TRATTO DA "BIOGRAFIA DEI SANTI" Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia Santa Maria Goretti - Voglio che Alessandro venga con me in Paradiso Ora conoscerete una ragazza della vostra età, in tutto simile a voi, che però ebbe un grandissimo coraggio e una capacità di perdonare uguale uguale a quella di Gesù. La sua storia sembra un trihller, ma ha un inaspettato lieto fine. Si chiamava Maria Goretti, anzi Marietta, e nacque in provincia di Ancona, nel 1890; fu battezzata nello stesso giorno della sua nascita, come si usava in quei tempi, e a sei anni ricevette la Cresima. Un anno dopo i suoi genitori, che avevano altri quattro figli più piccoli di lei ed erano molto poveri, si trasferirono nel Lazio, per lavorare le terre dell’Agro Pontino. Insieme a loro partirono anche un papà e un figlio, i signori Serenelli. Mentre i suoi genitori lavoravano nei campi, Maria svolgeva le faccende domestiche e accudiva con tenerezza e bontà i fratellini più piccoli. Dopo alcuni anni, però, nel 1900, il papà di Maria morì. Per sopravvivere e poter restare nella casa in cui abitavano, le due famiglie, Goretti e Serenelli, si unirono: i Serenelli coltivavano i campi, mentre mamma Assunta pensava ai bambini, alle due case e ai lavori sull’aia, dove c’erano le galline, le oche e le anatre. Maria invece si dedicava alla vendita delle uova e dei colombi, al trasporto dell’acqua (allora non c’erano i rubinetti e bisognava andare alla fontana a prenderla) e ad altre varie attività. A scuola non andava più, perché c’era troppo bisogno di lei in casa. Amava molto Gesù e pregava volentieri. Volle a tutti i costi ricevere l’Eucaristia prima degli undici anni, invece di aspettare i dodici come facevano le sue compagne; per questo con grande gioia riuscì a frequentare il catechismo. Quando la Messa non veniva celebrata nei pressi di casa sua, andava in una chiesa lontana parecchi chilometri perdendo delle ore di sonno. Sapeva stare in silenzio e le sue parole erano misericordiose come quelle di Gesù. Tutti le volevano bene e dicevano che era buona come un angelo. Lei era molto felice, perché Gesù era sempre con lei. Purtroppo il signor Serenelli cominciò a diventare prepotente e a litigare con mamma Assunta, che invece era una donna onesta. Il figlio del Serenelli, che si chiamava Alessandro e aveva 18 anni, aveva invece messo gli occhi su Maria e voleva fare l’amore con lei. Glielo disse e Marietta naturalmente rifiutò: la proposta di Alessandro non era buona, non piaceva a Gesù ed era contro i Comandamenti. Per non aggravare i rapporti già tesi fra le due famiglie e per non causare problemi ad Alessandro, ella però non disse nulla alla mamma. Arrivò così il 5 luglio del 1902. Sull’aia i Serenelli e i Goretti sbaccellavano le fave secche, mentre Maria, seduta sul pianerottolo di casa, rammendava una camicia. L’aria era calma e tranquilla e tutto sembrava normale. Invece a un certo punto Alessandro lasciò il lavoro e si avviò verso casa con un pretesto. Giunto sul pianerottolo invitò Maria ad entrare in casa, ma lei non si mosse; allora il ragazzo la portò nella cucina, mentre Maria gli diceva: “Dio non vuole, se fai questo vai all’inferno!”. Il giovane si arrabbiò moltissimo e la colpì con un punteruolo. Le grida di Maria furono sentite dalla mamma, che accorse e subito la portò all’ospedale. Ormai però era troppo tardi e Maria non poté essere salvata. Prima di morire perdonò al suo assassino, come fece il Signore sulla croce. Disse alla mamma: “Per amore di Gesù gli perdono; voglio che venga con me in Paradiso”. Poi ricevette la Comunione e l’Unzione degli infermi e morì serenamente il giorno dopo. Alessandro naturalmente fu arrestato, condannato e messo in prigione. Nel 1910 si pentì di ciò che aveva fatto e, quando uscì dal carcere nel 1928, andò da mamma Assunta a chiederle perdono. In segno di riconciliazione entrambi ricevettero la Comunione: la misericordia di Dio, chiamata dal perdono di Maria, aveva raggiunto il suo assassino!

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