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mercoledì 27 settembre 2023
paesi da visitare:Guardia Piemontese (CS)
CENNI STORICI
I VALDESI
Il movimento valdese, al pari di altri movimenti
di rinnovamento cristiano, nasce come tentativo
di riportare la Chiesa di Roma, corrotta dal
potere e nei costumi, agli ideali evangelici
e all’insegnamento di Gesù.
Questo movimento fu fondato in Francia,
a Lione, nel 1174 ad opera di un ricco mercante,
Valdès o Valdo (poi chiamato Pietro Valdo), il quale
utilizzò una parte delle sue ricchezze per far
tradurre le Sacre Scritture in lingua volgare.
I valdesi incominciarono a predicare gli insegnamenti
di Cristo in tutta la Francia meridionale denunciando
il degrado della Chiesa e la sua immoralità fino a
quando non furono condannati come eretici nel Concilio
di Verona (1184), condanna che divenne definitiva
nel IV Concilio Lateranense del 1215.
Dopo la scomunica, i loro seguaci si diffusero in
Italia settentrionale e da lì si estesero in Austria e
in Germania dove il movimento anticipò, più di ogni altro,
aspetti che in seguito avrebbero caratterizzato la
Riforma protestante del XVI secolo
Diffusione del movimento valdese
tra il XII e il XVI sec.
GUARDIA PIEMONTESE
Non si sa quando i valdesi giunsero
in Calabria, né se ne conoscono con
precisione i motivi.
Secondo alcuni studiosi, essi, vi giunsero
attorno al XIII secolo spinti dall’esigenza di
sfuggire alle persecuzioni in atto nelle valli
piemontesi; secondo altri, ed è questa l’ipotesi
più accreditata, il loro arrivo è da datarsi nella
prima metà del XIV secolo a causa della mancanza
di occupazione determinata dalla sovrappopolazione
delle Valli.
In Calabria i valdesi trovarono terre molto
fertili: essendovi colline e pianure ornati
da ogni sorta di alberi fruttiferi, come noci,
castagne, ulivi, melangole ecc. e di terreni atti
a ricevere ogni sorta di sementi, fecero colà convenzioni
che pagando un tributo dei terreni che possiederebbero,
potessero abitare a parte e fra loro costituire una
comunità o più, e stabilire regolatori, con facoltà
di imporre tagli e di esigerle senza essere obbligati
di prenderne altra permissione nè renderne conto alcuna,
eccetto fra di loro.
Di tutto ciò le genti delle Valli ottennero
regolare “istrumento” confermato dal Re di Napoli
Ferdinando di Aragona.
I valdesi, oltre che a Guardia Piemontese
(allora chiamata La Guardia), si insediarono
in altre località della attuale provincia di
Cosenza tra le quali occorre ricordare: Montalto Uffugo,
Vaccarizzo, San Vincenzo La Costa e San Sisto dei Valdesi.
Fra tutti questi insediamenti, Guardia Piemontese è
attualmente, e da moltissimo tempo, l’unico posto
in cui si è conservata l’antica lingua occitana e,
fino a non molto tempo fa, anche l’uso del costume
tradizionale.
Il luogo fu scelto probabilmente per la sua posizione
elevata (circa 514 metri sul livello del mare) e fu
cinto da mura a scopo difensivo, inglobando l’antica torre
d’avvistamento realizzata (assieme a molte altre sparse
lungo la costa tirrenica) tra XI e il XII secolo per
segnalare in anticipo le incursioni di pirati e saraceni.
Ecco come viene descritta Guardia dal Vegezzi –
Ruscalla nel suo “Colonia Piemontese in Calabria
” (Studio Etnografico – Torino 20 novembre 1862):
Nella estrema parte d’Italia, dove la gran catena
degli Appennini rasenta le tepide onde del Tirreno,
ai piedi dell’Alpe che ha nome la Cresta del Bitonto,
fra il rivo dei Vani a borea ed il rivo della Scala ad
austro, nel territorio già, negli antichissimi tempi,
della repubblica Turina ed ora della provincia della
Calabria citeriore, circondario di Paola, mandamento
di Cetraro, sorge sur una montagnuola un paesuccio,
che, giusta l’anagrafe data dalla statistica amministrativa
del 1861, contava 1517 abitanti dediti alle
pacifiche cure dei campi ed in ispecial modo
alla cultura dei bachi da seta, Alpestre ne è
il territorio, però bene vi allignano la vite,
il fico, l’olivo, il gelso ed i cereali, ma ciò
che fa meglio conosciuto questo paese si è una
sorgente termale di antica celebrità, le cui
acque sono un potente rimedio contro le affezioni
nervose da cui trasse il nome il vicino paese di
Fuscaldo (Fons Calidus). Esso Comune ha nome Guardia,
e la favella dei suoi abitanti è diversa da quella dei
Comuni circonvicini, come è diversa la foggia di vestire
delle donne, non che alcune costumenze rurali.
Guardia Piemontese Marina è un centro turistico del
Medio Tirreno Cosentino, sorto negli ultimi decenni
a seguito dello sviluppo turistico termale e balneare.
È dotato di spiagge attrezzate, locali di svago,
ricezione e ristorazione, per l'accoglienza turistica.
Con il centro storico di Guardia Piemontese è l'unico
borgo dell'Italia meridionale in cui si parla una
variante locale della lingua occitana: il guardiolo.
Da vedere: la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Goretti,
Piazza Cav. Saverio Rocchetti, il Parco Cittadino.
Dal punto di vista amministrativo è una frazione
del Comune di Guardia Piemontese.
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