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mercoledì 7 febbraio 2024
Carnevale: le origini della festa più matta dell’anno
TRATTO DA FOCUS JUNIOR
IL CARNEVALE
Il Carnevale è una festa legata al mondo
cattolico e cristiano, ma se le sue origini
vanno ricercate in epoche molto più remote,
quando la religione dominante era quella pagana.
La ricorrenza infatti trae le proprie origini
dai Saturnali della Roma antica o dalle feste
dionisiache del periodo classico greco.
Durante queste festività era lecito lasciarsi
andare, liberarsi da obblighi e impegni, per
dedicarsi allo scherzo e al gioco. Inoltre mascherarsi
rendeva irriconoscibili il ricco e il povero, e
scomparivano così le differenze sociali. Una
volta terminate le feste, il rigore e l'ordine
tornavano a dettare legge nella società.
Il proverbio associato al carnevale, derivato
dall'antico detto latino «semel in anno licet insanire»
- "una volta l'anno è lecito impazzire" - la dice lunga!
ORIGINI DEL NOME
La parola "carnevale" deriva dal latino
carnem levare ovvero "eliminare la carne" poiché
anticamente indicava il banchetto che si teneva
l'ultimo giorno di carnevale (il martedì grasso)
prima del periodo di astinenza e digiuno dettato
dalla Quaresima durante la quale poi a nessuno
era concesso di mangiare carne!
QUANDO SI FESTEGGIA IL CARNEVALE?
Il Carnevale non ha una data fissa:
ogni anno dipende da quando cade Pasqua.
Il tempo di Carnevale infatti inizia la prima
domenica delle nove che precedono quella di Pasqua.
Raggiunge il culmine il giovedì grasso e termina
il martedì successivo, ovvero il martedì grasso,
che precede il Mercoledì delle Ceneri, inizio della Quaresima.
Dove si osserva il rito ambrosiano, nell'Arcidiocesi
di Milano, la Quaresima inizia di domenica.
In questo modo la festa dura di più, terminando
il sabato dopo le ceneri, ritardando così di 4 giorni
il periodo del "Carnevalone".
COME MAI CI SI MASCHERA?
Secondo numerose fonti, tra cui Apuleio,
il "travestimento" deve essere fatto risalire
a una festa in onore della dea egizia Iside,
durante la quale erano presenti numerosi gruppi
mascherati. Questa usanza venne importata anche
nell'impero Romano: alla fine del vecchio anno un
uomo coperto di pelli di capra veniva portato
in processione e colpito con bacchette.
In molte altre parti del mondo, soprattutto
in Oriente, c'erano molte feste con cerimonie
e processioni in cui gli individui si travestivano:
a Babilonia , ad esempio, non era strano vedere grossi
carri simboleggianti la Luna e il Sole sfilare
per le strade rappresentando la creazione del mondo.
In generale però lo spirito della festa è quello
di livellare l'ordine delle cose, ribaltare la
realtà con la fantasia e travestirsi da ciò che
non si è. Nel Medioevo, ad esempio i popolani
potevano per poche ore divertirsi senza pensieri
e sentirsi al pari dei potenti: persino lo scemo
del villaggio poteva indossare una corona!
IL CARNEVALE ITALIANO
In Italia ogni regione festeggia il
Carnevale a suo modo, ma colori e voglia
di divertirsi accomunano le feste di tutto lo Stivale.
A Venezia, ad esempio, si festeggia uno dei
"Carnevali" più famosi del mondo, dove regnano
sfarzo e costumi bellissimi, lasciti di una
tradizione secolare; a Viareggio invece sono
i carri allegorici a rendere tutto magico,
così come ad Acireale, in Sicilia; a Ivrea
poi c'è la celeberrima Battaglia delle Arance,
mentre a Sciacca vengono
realizzate SPLENDIDE OPERE IN CARTAPESTA.
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