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mercoledì 3 luglio 2024
BIOGRAFIE:Alda Merini La Poetessa.
TRATTO DA BIOGRAFIE.
Biografia • Più bella della poesia
Alda Merini, poetessa milanese,
nasce nel capoluogo lombardo il 21 marzo 1931.
Minore di tre fratelli, le condizioni
della famiglia sono modeste. Alda frequenta
le scuole professionali all'Istituto
"Laura Solera Mantegazza"; chiede di essere
ammessa presso il liceo Manzoni, ma - sembra
incredibile - non supera la prova di italiano.
In questi anni dedica molto tempo anche allo
studio del pianoforte.
Spinta da Giacinto Spagnoletti, suo vero
scopritore, esordisce come autrice alla tenera
età di quindici anni. Spagnoletti sarà il primo
a pubblicare un suo lavoro, nel 1950:
nella "Antologia della poesia italiana 1909-1949"
compaiono le sue poesie "Il gobbo" e "Luce".
Nel 1947 incontra quelle che definirà come
"prime ombre della sua mente": viene internata
per un mese all'ospedale psichiatrico di Villa Turno.
Nel 1951, anche su suggerimento di Eugenio Montale,
l'editore Scheiwiller stampa due poesie inedite
di Alda Merini in "Poetesse del Novecento".
In questo periodo frequenta per interesse di
lavoro ma anche per amicizia Salvatore Quasimodo.
Sposa Ettore Carniti, proprietario di
alcune panetterie di Milano, nel 1953.
Esce poi il primo volume di versi intitolato
"La presenza di Orfeo". Due anni dopo publica
"Nozze Romane" e "Paura di Dio". Sempre nel 1955
nasce la primogenita Emanuela: al medico pediatra
dedica la raccolta "Tu sei Pietro" (pubblicata nel 1961).
La poetessa inizia poi un triste periodo di
silenzio e di isolamento: viene internata
al "Paolo Pini" fino al 1972, periodo durante
il quale non manca comunque di tornare in
famiglia, e durante il quale nascono altre
tre figlie (Barbara, Flavia e Simonetta).
Dopo alternati periodi di salute e malattia,
che durano fino al 1979, la Merini torna a
scrivere; lo fa con testi intensi e drammatici
che raccontano le sue sconvolgenti esperienze
al manicomio. I testi sono raccolti in "La Terra Santa",
pubblicato da Vanni Scheiwiller nel 1984.
Nel 1981 muore il marito e, rimasta sola,
la Merini dà in affitto una camera della sua
abitazione al pittore Charles; inizia a comunicare
telefonicamente con il poeta Michele Pierri che,
in quel difficile periodo del ritorno nel mondo
letterario, aveva dimostrato numerosi apprezzamenti
sui suoi lavori.
I due si sposano nel 1983: Alda si trasferisce
a Taranto dove rimarrà tre anni. In questi anni
scrive le venti "poesie-ritratti" de "La gazza ladra"
(1985) oltre ad alcuni testi per il marito. A
Taranto porta a termine anche "L'altra verità.
Diario di una diversa", suo primo libro in prosa.
Dopo aver nuovamente sperimentato gli orrori
del manicomio, questa volta a Taranto, torna a
Milano nel 1986: si mette in terapia con la
dottoressa Marcella Rizzo alla quale dedicherà
più di un lavoro.
Dal punto di vista letterario questi sono
anni molto produttivi: naturale conseguenza
è anche la conquista di una nuova serenità.
Negli anni, diverse pubblicazioni consolideranno
il ritorno sulla scena letteraria della scrittrice.
Nel 1993 riceve il Premio Librex-Guggenheim
"Eugenio Montale" per la Poesia, come altri
grandi letterati contemporanei prima di lei,
tra i quali Giorgio Caproni, Attilio Bertolucci,
Mario Luzi, Andrea Zanzotto, Franco Fortini.
Nel 1996 le viene assegnato il "Premio Viareggio"
per il volume "La vita facile"; l'anno seguente
riceve il "Premio Procida-Elsa Morante".
Nel 2002 viene pubblicato da Salani un piccolo
volume dal titolo "Folle, folle, folle d'amore per te",
con un pensiero di Roberto Vecchioni il quale
nel 1999 aveva scritto "Canzone per Alda Merini".
Nel 2003 la "Einaudi Stile Libero" pubblica
un cofanetto con videocassetta e testo dal
titolo "Più bella della poesia è stata la mia vita".
Nel febbraio del 2004 Alda Merini viene
ricoverata all'Ospedale San Paolo di Milano
per problemi di salute. Un amico della scrittrice
chiede aiuto economico con un appello che le farà
ricevere da tutta Italia, e-mail a suo sostegno.
La scrittrice ritornerà successivamente nella sua
casa di Porta Ticinese, vicino ai Navigli.
Nel 2004 esce un disco che contiene undici
brani cantati da Milva tratti dalle poesie
di Alda Merini.
Il suo ultimo lavoro è datato 2006: Alda Merini
si avvicina al genere noir con "La nera novella"
(Rizzoli).
Alda Merini muore a Milano il giorno 1 novembre
2009 nel reparto di oncologia dell'ospedale San
Paolo a causa di un tumore osseo.
In memoria della sua persona e della sua opera,
le figlie Emanuela, Barbara, Flavia e Simonetta,
hanno dato vita al sito internet www.aldamerini.it,
un'antologia in ricordo della poetessa,
un elogio all'"ape furibonda", alla sua
figura di scrittrice e madre.
Nel 2016, in occasione della ricorrenza
della sua nascita, Google le ha dedicato
un logo.
Nel 2024 esce in tv il film biografico
"Folle d’Amore-Alda Merini" per la regia
di Roberto Faenza, interpretato da Laura Morante.
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